Discussione:Ministero del commercio internazionale

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1. Non si può dire «è un dicastero con portafoglio» in quanto dicastero e portafoglio sono sinonimi! I ministri senza portafoglio, infatti, sono posti a capo di DIPARTIMENTI e non di ministeri. Cioè non sono segretari di Stato, ma semplicemente delegati dal presidente del Consiglio dei ministri a svolgere funzioni proprie di altri ministeri (compresa la presidenza del Consiglio dei ministri). Infatti la nomina di ministri senza portafoglio non richiede un intervento legislativo ma solo un DPCM. E infatti i ministri senza portafoglio possono avere dei viceministri, ma non esistono sottosegretari poiché i sottosegretari sono preposti ai ministeri (esiste un segretario, che è il ministro, ed esistono dei sottosegretari), mentre i ministri senza portafoglio non hanno ministeri.
2. Il Ministero del commercio internazionale è stato istituito sotto il governo Prodi II, ma non fa parte del governo Prodi II, perché in quanto ministero (c'è la riserva) è stato istituito con atto avente forza di legge. Questo significa che quando Prodi cesserà dalla carica il prossimo governo, a meno da non abrogarlo con decreto-legge, se lo ritroverà lì tal quale e dovrà nominarvi un ministro. I ministeri infatti fanno parte dello Stato, non del governo. Sono i ministri che fanno parte del governo.
3. Il dipartimento delle Politiche comunitarie è un dipartimento della Presidenza del Consiglio, non del mninistero del Commercio internazionale. La Bonino, che è ministro del commercio internazionale, è stata nominata anche ministro senza portafoglio con delega alle politiche comunitarie: si tratta di due uffici diversi ricoperti dalla stessa persona. Cioè una carica riveste la Bonino nella funzione di ministro del commercio internazionale e un'altra in quanto ministro senza portafoglio. Anche sotto un vecchio governo d'Alema il ministro della Pubblica istruzione e quello dell'Università e della ricerca erano la stessa persona, ma si trattava di due ministeri diversi.

Ministero e Dipartimento[modifica wikitesto]

Sono d'accordo con l'anonimo qui sopra: non ha senso descrivere il Dipartimento per le Politiche Comunitarie nella stessa voce del Ministero del Commercio Internazionale solo perché entrambi sono retti da Emma Bonino. Si tratta di un'unione estemporanea, dovuta alla scelta di Prodi di affidare due incarichi distinti ad una stessa persona. Tra le due strutture non c'è nessun altro legame, come del resto ben evidenziato nel corpo della voce: al limite la Bonino potrebbe, volendo, dimettersi da uno dei due incarichi e conservare l'altro. Mi sembrerebbe più consono creare una nuova voce a parte, Dipartimento per le politiche comunitarie, come già esistono Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie locali e Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive. MFG 02:49, 2 feb 2007 (CET)[rispondi]