Discussione:Materia e forma sacramentali

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--151.82.107.92 (msg) 12:44, 13 giu 2022 (CEST)[rispondi]

Purtroppo, la fonte inglese non presenta citazioni all'interno del testo. La traduzione italiana è limitata di conseguenza. --151.82.107.92 (msg) 12:48, 13 giu 2022 (CEST)[rispondi]

@revisore: grazie per la tempestiva risposta.
  • La categoria teologia sacramentale potrà essere ricreata qualora la voce passi nel namespace principale
  • L'attribuzione a Guglielmo d'Auxerre non è una mia incertezza, bensì della voce originale inglese. Meglio limitarsi al dato di fatto per il quale la distinzione è presente negli scritti di quest'ultimo e di san Tommaso d'Aquino
  • La distinzione è indipendente dai concetti di "In persona Christi" e di "ex opere operato". Ad esempio, la materia e la forma del sacramentale esistono e sono distinte anche nel caso dell'esorcismo, la cui efficacia dipende dalla santità di vita del suo celebrante.

Più che una somma matematica di altre voci, si tratta di una voce introduttiva. Il contenuto è in parte già trattato in Sacramenti#Materia e formula sacramentale essenziale.

note puntuali

@ revisore: Purtroppo le fonti della Catholic Encyclopaedia indicate nella versione inglese non supportano i contenuti dell'articolo, a parte un'unica nota relativa al Catechismo del Concilio di Trento. In assenza di fonti secondarie disponibili, si è quindi fatto ricorso alle citazioni dirette di una fonte primaria quale è la Parte III del Compendio della Summa Theologiae. Ora la voce potrebbe probabilmente essere trasformata in uno stub..

Sbozzare la voce? No[modifica wikitesto]

I catechismi tridentino e di Pio X danno molto spazio a forma e materia come "cose sensibili" che si richiedono per fare un sacramento (per la teologia tradizionale, l'elemento materiale e sensibile del sacramento è dotato del potere di causalità in rapporto alla Grazia). Il catechismo di Giovanni Paolo II e il Dizionario teologico enciclopedico PIEMME (I edizione 1993) trattano l'argomento in maniera molto più sfumata. Credo (ma non è la mia materia) che ciò dipenda dal nuovo orientamento della teologia, che ha sostituito il linguaggio della causalità con quello simbolico (Gerardi, in Dizionario teologico enciclopedico, s.v. Sacramento/sacramentali, pp. 909-911). Detto questo: per il modo vago, lacunoso e confuso con cui è trattato l'argomento nella bozza e per l'assenza di fonti recenti, organiche e autorevoli citate, io penso che la bozza possa essere cestinata. Si può parlare di forma ministro e materia dei vari sacramenti nelle voci specifiche (anche qui se ne parla). --Mountbellew (msg) 12:05, 31 lug 2022 (CEST)[rispondi]