Discussione:Mario Musumeci

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Mario Musumeci (1778-1852)[modifica wikitesto]

Cofondatore dell’Accademia Gioenia, ingegnere provinciale, componente della commissione di Antichità e Belle-Arti di Catania e studioso eclettico, entrò in contatto con numerose personalità italiane ed estere, fu autore di pubblicazioni e relazioni scientifiche. Realizzò in città opere quali il carcere provinciale, l’ospedale-medico e in parte il quartiere militare, oltre a numerose infrastrutture territoriali. Quando nel 1829 fu istituita presso l’università di Catania la scuola di architettura, venne invitato a reggere la cattedra di Architettura civile. Il suo insegnamento fu fondamentale per diverse generazioni di architetti e consentì la formazione di giovani provenienti da classi sociali meno agiate, oltre a quelli provenienti dall’hinterland catanese. Con la scuola di architettura di Catania si poté ovviare al problema del reclutamento di progettisti provenienti da altri bacini culturali, che innalzava, e non di poco, i costi di realizzazione delle opere. La scuola di architettura di Catania ebbe fine nel 1871 a vantaggio dell’università di Palermo.

Alla morte di Mario Musumeci, avvenuta nel luglio del 1852, i discendenti ottennero di seppellire il loro congiunto nella chiesa di Sant’Agata la Vetere e incaricarono Carmelo Sciuto-Patti di redigere il progetto del monumento funebre. Oggi nel vestibolo della chiesa si conserva soltanto il busto del Musumeci, realizzato in quella circostanza, e donato da Antonio Calì, collocato all’interno di una nicchia scavata nella muratura, e al di sotto, l’iscrizione in latino composta dal canonico Turrisi della Cattedrale di Catania, incisa su una lastra di marmo bianco. Sull’architettura originariamente progettata e realizzata rimane la ricca relazione che pubblica lo Sciuto-Patti in occasione dell’inaugurazione del monumento, dalla quale possiamo immaginare forme, ornamenti e riferimenti progettuali. --Pervit (msg) 13:54, 20 feb 2023 (CET)[rispondi]