Discussione:Manoscritto di Lucca

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Scusa se mi sono permesso di cancellare la frase da te scritta. Tuttavia penso che la presenza di una copia o di più copie di un testo sia del tutto irrilevante. Ci sono autori famosissimi (oggi veri e propri classici) che ci sono pervenuti proprio in un solo manoscritto. Altri autori, oggi dimenticati, sono presenti in decine di testimoni. Si tratta di una questione di gusti e di eventi storici messi insieme. Spero che tu voglia valutare meglio quest'aspetto ed eventualmente rivederlo. Saluti --Eflaia 22:17, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Mah, direi che la questione è tutt'altro che irrilevante... di teofilo esistono decine e decine di copie in tutta europa, di eraclio tre copie, di mappae clavicula quattro-cinque... è anche un metro della diffusione di un testo in europa, il mio professore ce l'ha fatto ben notare. ciao --SailKoFECIT 23:13, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Non so chi sia il tuo professore ma posso dirti che anche di alcune opere di Tacito ci rimane un solo manoscritto, stesso dicasi di una buona parte di Petronio. Il fatto che non esistano altri manoscritti del testo di Lucca potrebbe implicare (ma neppure necessariamente) che il testo ha avuto scarsissima diffusione. Ma manca ogni prova. Né mi risulta sia mai stata fatta una comparazione tra i materiali esistenti e le ricette di Lucca. Tanti manoscritti potrebbero essere andati perduti... o qualche altro potrebbe essere scoperto anche domani (Non sto farneticando, pensa alla recentissima scoperta del Marziale di Boccaccio). Al massimo si potrebbe teorizzare che il testo di Lucca ha avuto scarsa diffusione. Questo significherebbe essere sintetici. E sbaglieremo pure visto che sembra ci siano forti influenze del testo di Lucca con la Clavicula mappae che è un testo di origine insulare. Ma essere semplicemente analitici affermando che esiste un solo manoscritto (senza neppure specificare: NOTO) significa poco a mio parere. Il testo di Teofilo, a dispetto delle molte copie (e forse di 4 edizioni a stampa), fu del tutto dimenticato visto che nel 1774 fu considerato un inedito. Limitarsi a dare il numero dei manoscritti di un testo significa imporre un criterio di diretta proporzionalità con la cultura. E questo non avviene sempre. Mi permetto poi di farti notare che del testo di Eraclio rimangono molto più di tre copie. Me ne risulterebbero almeno 20, di cui 7 di importanza tale da entrare nello stemma codicum. Una discreta diffusione quindi... che infatti aiuta a spiegare la sua influenza su testi successivi altrimenti difficile poter giustificare se i manoscritti fossero stati così pochi. Scusa lo sproloquio. Ciao --Eflaia 01:03, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Forse ho dato troppa enfasi a un mero dato enciclopedico... guarda di sistemare un po' tu il testo, anche attingendo da quello che hai scritto qui. Per quanto riguarda eraclio, mi sn sbagliato con la mappae clavicula! E pensare che oggi ho un esame su questa roba! ^___^ --SailKoFECIT 08:20, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Pontetetto[modifica wikitesto]

Questo paper, liberamente consultabile su DOAJ, esamina 8 manoscritti custoditi alla Biblioteca Feliniana che attesterebbero fra l'XI e il XIII l'esistenza di un’officina grafica all'interno del monastero benedettino femminile di Pontetetto, nell'odierno comune di Lucca. Forse è pertinente e collegato all'origine/riproduzione del soggetto della voce. Saluti, --Micheledisaveriosp (msg) 16:43, 2 apr 2020 (CEST)[rispondi]