Discussione:Magnololo

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Il magnololo è un neolignano identificato in molte piante medicinali utilizzate nella medicina tradizionale cinese per il trattamento di numerose problematiche, tra cui disturbi gastrointestinali, asma, allergia, ansia. Principalmente si estrae dalla corteccia della Magnolia officinalis, pianta che viene comunemente chiamata Hou Po, e da altre specie appartenenti alla famiglia ''Magnoliaceae'' [1]. Oltre al magnololo nella corteccia della Magnolia è presente un altro neolignano, strutturalmente molto simile al primo: l'honokiolo.

Struttura chimica[modifica wikitesto]

Il magnololo è un neolignano appartenente alla famiglia dei polifenoli. Strutturalmente la molecola presenta due gruppi fenolici, ognuno legato ad una catena allilica.

Contenuto[modifica wikitesto]

Il contenuto di magnololo e honokiolo nella corteccia della Magnolia officinalis dipende da una serie di fattori. Tra questi riconosciamo: specie, area di origine, età della Magnolia; si è visto infatti che la concentrazione delle due molecole è massima quando la pianta raggiumge un’età di 27 anni. Altri fattori che influenzano la concentrazione in principi attivi sono la parte della pianta (le radici sembrano contenere la percentuale più elevata) e il metodo di estrazione utilizzati [2].

Effetti terapeutici[modifica wikitesto]

Il magnololo è da anni utilizzato nella medicina tradizionale cinese in quanto ha dimostrato avere una serie di importanti effetti benefici. Primo tra tutti, presenta azione anticancerogena, dovuta principalmente all’induzione di meccanismi di apoptosi e alla contemporanea inibizione della proliferazione di cellule tumorali. Ha dimostrato avere poi effetti antinfiammatori, in quanto agisce inibendo molecole che attivano la risposta infiammatoria. Inibisce l’enzima iNOS (isoforma inducibile dell’ossido nitrico sintasi), enzima che catalizza la formazione di monossido di azoto (NO), un importante vasodilatatore. Inibisce il fattore di trascrizione NF-kB, il quale promuove la formazione di geni coinvolti nella risposta pro-infiammatoria. Sopprime l’azione dell’enzima COX-2, riducendo di conseguenza la liberazione di prostaglandina E2 (PGE2) e trombossano B2 (TxB2), importanti mediatori della risposta infiammatoria. Infine si è visto che il magnololo apporta effetti antinfiammatori per la riduzione della produzione del leucotriene B4 (LTB4). Il magnololo ha effetti benefici anche a livello dell’apparato nervoso, gastrointestinale, respiratorio e cardiovascolare. A livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC) ha dimostrato avere effetti ansiolitici per l’attivazione del sistema GABA-ergico, effetti antidepressivi in quanto aumenta i livelli di serotonina e noradrenalina, effetti anti-Alzheimer perché previene il danneggiamento della memoria e dell’apprendimento correlati all’avanzamento dell’età. A livello dell’apparato gastrointestinale la molecola porta al rilassamento muscolare e al rallentamento della peristalsi per un effetto antagonistico sui canali dello ione Ca2+. Ha un effetto benefico in patologie respiratorie come allergia e asma. Questo è dovuto alla capacità della molecola di sopprimere la reazione allergica di tipo IV mediata dai linfociti e di bloccare l’afflusso di Ca2+ a livello della muscolatura liscia tracheale. A livello cardiovascolare è importante perché riduce lo stress ossidativo legato alla produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS). Le specie reattive dell’ossigeno promuovono l’infiammazione, l’aggregazione piastrinica e la morte delle cellule endoteliali. Tutti questi eventi portano alla formazione di lesioni cardiovascolari. Il magnololo agisce con azione antiossidante; questo meccanismo è importante in quanto può essere utilizzato come potenziale strategia terapeutica per ridurre l’aggregazione piastrinica e fenomeni aterosclerotici. (DOI: 10.1016/j.pharmthera.2011.01.010)