Discussione:Logo

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Ho sostituito le occorrenze di loghi con logo, dal momento che logo è accorciamento di logotipo e, in quanto tale, invariabile al plurale. La voce però mi sembra che vada rivista, in quanto all'inizio recita: Un logotipo non è composto da disegni o da immagini e poi riporta come esempio un logo di una scuola superiore italiana chiaramente rappresentato da un'immagine.--Saveriocolacicco 18:05, 1 set 2006 (CEST)[rispondi]

Logo è abbreviazione di Logotipo, quindi il plurale resta invariato.


Per quanto il dizionario Garzanti includa la voce loghi come plurale della parola logo, ritengo che sarebbe meglio continuare ad utilizzare la forma logo anche per il plurale. In caso di controversie a mio avviso è sempre meglio seguire le indicazioni di altri dizionari, certamente più quotati del discutibile Garzanti, come per esempio il Devolo Oli. --Angelo Mascaro (msg) 15:13, 7 mar 2011 (CET)[rispondi]

Pur rispettando tutte le posizioni non sono d'accordo: terminando in -o il temine si presta perfettamente alla pluralizzazione in italiano (il logo, i loghi), guadagnandone senza dubbio in chiarezza e, a mio parere, in orecchiabilità. Detto questo, dato che entrambe le forme sono accettate, ognuno può usare quella che preferisce. --155.185.68.18 (msg) 09:16, 6 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Concordo...in fondo anche palco è l'abbreviazione di palcoscenico, ma nessuno si sognerebbe di lasciarlo invariato al plurale! Il plurale di palco è palchi...usare loghi come plurale di logo è solo questione di abitudine (d'orecchio). --155.185.29.231 (msg) 13:47, 14 lug 2011 (CEST)[rispondi]
Palco non è l'abbreviazione di palcoscenico. Palcoscenico è una parola composta, come cassaforte. --130.25.67.15 (msg) 18:35, 3 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Modifiche del 12/4/2016[modifica wikitesto]

Scusate, vorrei capire il motivo dei dislike relativi alle modifiche effettuate il 12/04/2016 che concernono l'utilizzo del termine marchio. Chiunque si occupi di grafica sa che questo è il termine corretto per definire quello che comunemente e impropiamente viene chiamato "logo". Sono infinite le fonti (manuali, saggi, ecc.) passati e presenti in cui si utilizza la parola "marchio" e se ne spiega l'origine. Non vorrei essere polemico, ma sembra che le persone che si prendono la briga di dare voti negativi alle modifiche, siano poi proprio quelle che non fanno nulla per modificare o implementare le voci, ma si sentono in dovere di giudicare. Bene, sarei curioso di sapere le loro ragioni. Peraltro la divisione presente prima della modifica tra "pittogramma" e "logotipo", appariva quantomeno inadeguata visto e considerato che "pittogramma" in ambito pubblicitario è passato a definire la segnaletica, pertanto ho ritenuto giusto definire la parte figurativa con il termine generico "simbolo". Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Supaboy243 (discussioni · contributi) 13:44, 12 aprile 2016 (CEST).

[@ Supaboy243] Le tue modifiche mi sembrano corrette, tanto che sono ancora presenti nella voce. Credo che tu abbia interpretato come "dislike" il numerino rosso che compare accanto alla modifica, che invece indica soltanto il numero di kb rimossi (come in questo caso) o aggiunti al testo (e in tal caso appare come un numero positivo colorato di verde). Nessun giudizio di merito, quindi. Tuttavia sarebbe utile, a completamento della modifica, citare alcune fonti che confermino quanto da te affermato. Buon proseguimento, --Mari (msg) 15:05, 12 apr 2016 (CEST)[rispondi]

la voce è completamente inesatta e soprattutto fuorviante...io credo che chiunque si occupi di design della comunicazione si d'accordo..."LOGO" è solo una abbreviazione anglofona di logotipo il che significa che "LOGO non esiste!"

Confusione Logo vs Marchio[modifica wikitesto]

Almeno per quanto riguarda la registrazione dei marchi, il logo è sempre e solo una parola pronunciabile, composta da lettere, che in fase di registrazione possono essere anche con lettering diversi, non un simbolo o un pittogramma non pronunciabile. Molti confondono logo con il marchio che se non è una parola non è un logo. Es. Fiat è il logo registrato come marchio , comunque scritto, mentre le 4 barrette inclinate sul muso della UNO di qualche anno fa erano il pittogramma registrato come marchio. Con logotipo invece normalmente si intende la trasposizione grafica del logo che comporta l'utilizzo di font o grafiche specifiche. La voce attuale non distingue chiaramente logo e marchio Rodolfo Baraldini (msg) 07:31, 16 feb 2019 (CET)[rispondi]

Concordo pienamente. Il logotipo propriamente detto dovrebbe essere composto di lettere appositamente create, non semplici caratteri tipografici; tuttavia anche una semplice modifica può rendere creativo e riconoscibile un logotipo da una composizione tipografica. Per esempio, la scritta PEUGEOT è il logotipo mentre il leone araldico ne è il marchio. Ma stante la continua confusione, anche da parte di addetti ai lavori, è difficile dare validi riferimenti bibliografici in merito. --130.25.67.15 (msg) 19:02, 3 apr 2020 (CEST)[rispondi]

Attenzione a payoff[modifica wikitesto]

Il termine "payoff" è uno dei tanti anglicismi usati in un senso tutto... "italiano".
Quello che in Italia è spesso detto "payoff" in inglese è la "tag line".
Quel che è peggio, in inglese payoff sta invece per:

  • compenso, nel senso generale di "che cosa ci guadagno" (what's the payoff?)
  • soprattutto: tangente o "bustarella" (he wanted a payoff)
  • occasionalmente, e per lo più colloquialmente, momento cruciale di qualcosa (es. film) (that was the payoff scene)


Credo sarebbe il caso di ricordarlo per evitare malintesi quando il creativo va all'estero e decide di chiedere al cliente se ha già un payoff...