Discussione:Localizzazione audiovisiva

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NOTA SULLO SCORPORO[modifica wikitesto]

lo scorporo non è stato un semplice copia-incolla, nella prima aggiunta ho anche messo informazioni nuove scritte da zero, più la modifica e riassunto delle parti che ho copiato dalla voce doppiaggio. Ho scritto da zero (spero di non dimenticare niente, nel caso valgono le cronologie di doppiaggio):

  • Tecniche di localizzazione
    • Doppiaggio
  • Sottotitolatura
  • Lettore (voce fuori campo)
    • Cambiamenti arbitrari
Inoltre: "localizzazione con lettore" e "differenza di resa tra i vari metodi" li avevo scritti nella voce doppiaggio (la tabella io completamente, il testo introduttivo l'ho scritto modificando quanto c'era in doppiattio: vedere le cronologie). Tutto il resto l'ho rivisto, a parte l'ultimissima parte sotto la tabella (per motivi di tempo). --Francescost (msg) 11:16, 30 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Attendendo altri utenti...[modifica wikitesto]

C'è da riassumere le parti sulla tecnica del doppiaggio che in questa pagina sono troppo dettagliate (io toglierei tutti gli esempi relativi ai film, che rimarranno in doppiaggio) inoltre non ho ancora trovato la versione nelle altre wikipedie di questa voce, chi la sa la aggiunga. Personalmente aspetterò alcuni giorni prima di agire, per non fare tutto da solo. Similmente si deve ripulire la voce doppiaggio dalle parti che riguardano le altre tecniche di localizzazione (lasciando magari qualche accenno). --Francescost (msg) 12:20, 30 apr 2011 (CEST)[rispondi]
PS. Fatto, anche se qualche limatura, aggiunta (ecc.) si può ancora fare, come per ogni articolo di wikipedia

"Tecniche di localizzazione" è una locuzione che ha una base accademica o comunque scientificamente utilizzata? Mi risulta che il concetto di cui parla questa voce (che peraltro avrei atteso ancora risposte per aprirla non avendone ricevute, ma ok nessuna violazione di alcunché, son scelte) sia noto nel campo della traduzione come adattamento. Posso sbagliare, la mia è davvero una domanda (magari non sono aggiornato), senza polemica ma per la correttezza dei contenuti. Saluti --Kal - El 16:07, 8 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Ciao Ka-el. Credo che "adattamento" sia una storia adattata da una forma d'arte ad un'altra, come del resto spiega bene il dizionario (a. (o riduzione) teatrale di un’opera letteraria, rielaborazione per il teatro, sotto forma dialogica, di un’opera di narrativa o di poesia; a. cinematografico di un’opera letteraria...). Localizzazione invece è il termine che dovrebbe significare l'adattamento "meramente" linguistico (anche se ovviamente tiene conto di criteri artistici). È spesso usato anche nella traduzione di un programma (ad esempio: si parla di localizzazione di Linux). Il Treccani con localizzazione indica solo "il situare" o "l'individuare dove è". Comunque ho trovato questo sito che pare essere d'accordo, sebbene meno autorevole del Treccani: localizzazione, da dove copio «In ambito traduttivo, il termine localizzazione assume due significati. Nel suo primo significato la localizzazione consiste nell'adattamento e nella modifica dei testi tradotti in base a specifiche esigenze culturali, in modo da garantire che il significato sia comprensibile in una determinata lingua o in un determinato Paese. Nel secondo significato questo termine si riferisce invece alla traduzione dell’interfaccia di programmi, software di macchinari industriali o attrezzature, nonché di software di prodotti informatici.». Forse c'è un termine più adatto, e magari il significato di localizzazione come è usato nell'articolo è un neologismo, però per ora non mi viene in mente una parola migliore. --Francescost (msg) 22:26, 8 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Ciao a te. Sono un po' perplesso. L'ambito informatico non è IMHO (forse è un'opinione, ma forse no) da prendere a riferimento perché l'operazione di traduzione di un programma è cosa affatto diversa dalla traduzione di un romanzo o dal doppiaggio di un film, serie TV, ecc. Su questo mi pare ci siano pochi dubbi. Scartato per scarsa attinenza l'ambito informatico (senz'altro rilevante per altri motivi, ma questa non è voce sull'informatica, se non sbaglio), ammetto che nemmeno la definizione della Treccani serve a dirimere, tuttavia in ambito di versioni di opere straniere ho sempre sentito parlare di traduzione e adattamento (con riferimento all'operazione di rendere fruibile al pubblico di un'altra lingua determinati riferimenti politici/culturali/geografici/ecc.) mai di localizzazione. Poi, essendo la mia affermazione empirica, non insisto, però se non eri sicuro nemmeno tu non era meglio pensare di più al titolo? Senza offesa per il tuo considerevole impegno (la voce è comunque utile, anche se con un titolo che mi lascia più che dubbioso). --Kal - El 15:03, 10 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Sul titolo ci ho pensato abbastanza, solo che hai visto anche tu che non è facile. Devo inoltre ammettere che non sapevo che il termine "localizzazione" fosse usato soltanto nell'informatica, per questo senso; di sicuro sarà usato in molti altri campi in futuro, a causa del ruolo sempre più importante (talvolta invasivo) dell'informatica nel quotidiano. Forse il problema dell'assenza (o poca diffusione) del termine adatto è da ricercarsi nell'uso delle parole "doppiare", "sottotitolare" piuttosto che di un termine generale da usare per l'insieme di queste tecniche. Cercando su internet "traduzione e adattamento" ho avuto conferma che con "adattamento" si intende una rifinitura della traduzione, per sincronizzarla al labiale degli attori (doppiaggio), e alle esigenze dei sottotitoli o del lettore. Tra i vari siti che si trovano (da qui -> servizi -> adattamento): «La qualifica di traduttore-adattatore designa l'autore che, dopo un'analisi del filmato e del testo originale traspone, elabora e adatta in sincronismo ritmico e labiale i dialoghi delle opere destinate al doppiaggio, al fine di rendere nella lingua di destinazione lo spirito dell'opera» (ovvero: la traduzione e l'adattamento sono una fase che precede - ma non include - il doppiaggio). Comunque cercherò di informarmi ulteriormente. --Francescost (msg)
Io credo (e così mi risulta che sia) che traduzione e adattamento siano una parte del doppiaggio. Precedono senz'altro l'atto vocale compiuto in sala dai doppiatori, però senza di esse lo stesso atto non è possibile. Sono inscindibili. In ogni modo, come dicevo ho espresso un dubbio sulla base di mie conoscenze empiriche, magari infondate. Per cui non insisto e ti ringrazio -sinceramente- per l'attenzione e la cortesia dimostrata. --Kal - El 23:54, 12 mag 2011 (CEST)[rispondi]
Su questa pagina si usa la locuzione "mediazione audiovisiva". Non mi convince molto, perché non sembra facile da capire, ne sai qualcosa? --Francescost (msg) 09:19, 21 mag 2011 (CEST)[rispondi]