Discussione:Le Scienze

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Ippolito contro il nucleare??[modifica wikitesto]

Quello che c'è scritto nel testo non ha senso:

Ippolito era reduce da una vicenda giudiziaria che negli anni precedenti l'aveva visto contrapporre (come presidente del CNEN) la sua idea di ricerca pubblica, finalizzata all'autonomia energetica nazionale, contro gli interessi particolari dell'industria e di poteri politici che intendevano speculare sullo sviluppo della nascente industria nucleare italiana[2]. Per questo volle creare una rivista (ispirata ai modelli di divulgazione americani) che mettesse al primo posto il progresso scientifico e tecnologico. Alcuni affermano che però in questo modo furono trascurate le ricadute politiche e sociali della scienza, che non sempre può essere vista come neutrale.

Se si va a leggere la pagina di Felice Ippolito si legge che lui era un grande sostenitore del nucleare, e che ebbe problemi di confronto con le aziende del settore petrolifero, con tanto di grande processo, il Caso Ippolito.

Andrebbe spiegato molto meglio.

--Davide Raghnar (msg) 18:36, 18 gen 2016 (CET)[rispondi]

Due commenti che avevo inserito nel corpo dell'articolo, ma che sono stati rimossi perchè valutati pov. Poichè mi sembrano utili a caratterizzare il tipo di rivista, li lascio qui. Chi ne ha voglia può provare a renderli meno POV (sempre nel caso lo siano)

Ai tempi della direzione di Ippolito la rivista sosteneva lo sviluppo dell'energia nucleare.

Anche con la nuova direzione, permane nella rivista una visione sostanzialmente acritica della scienza, così come viene vista negli USA in cui viene in qualche modo accettata un'idea di progresso illimitato, pilotato dalla scienza e dalla tecnologia. (insomma una scienza priva del contesto).

Aggiungerei anche che la vicenda subita da Ippolito certamente è stato un valido movente per promuovere il tipo di rivista che Le Scienze rappresenta. Penso che la frase in questione, riformulata in questa chiave, potrebbe essere utile ed NPOV. A proposito, occorrerebbe scrivere Felice Ippolito. --Guam 10:42, Mag 14, 2005 (CEST)

Visto che ho cancellato io le due frasi, spiego la mia motivazione, così magari aiuto a riformularle in modo che vadano bene anche a me. Premetto che non so nulla della vita di Ippolito.

La prima frase, ovviamente, non è NPOV, ma è priva di contesto e non ne capisco lo scopo. Perché il fatto che all'epoca la rivista sostenesse l'energia nucleare è così importante? se c'è stata un'evoluzione per cui è passata da una posizione contro a una pro o viceversa, e viene spiegato, non ho più nulla da obiettare. Ma così da sola la frase mi sembra stigmatizzare una sorta di "peccato originale" contro l'ambiente (qualcosa del tipo ai tempi di Lincoln la rivista X sosteneva lo schiavismo), cosa che non mi sembrerebbe neutrale. Magari lo scopo non era questo, ma penso che una riscrittura più estesa risolva facilmente il problema.

La seconda frase mi andrebbe bene se riformulata in modo più sfumato. L'atteggiamento de Le Scienze verso la scienza non è il mio, tuttavia dire che sia "sostanzialmente acritico" verso la scienza mi pare esagerato, così come dire che negli Stati Uniti esista soltanto quell'atteggiamento mi pare superficiale. Forse il problema si può risolvere spostando l'enfasi dalla filosofia di fondo agli argomenti trattati (per esempio, si concentra prevalentemente sulle scienze naturali e più sui progressi delle conoscenze scientifiche che sui problemi dell'impatto della tecnologia sulla società e sull'ambiente, o qualcosa del genere). Sono d'accordo comunque che qualcosa per definire l'atteggiamento della rivista andrebbe detto. ciao --Andrea.gf 20:52, Mag 14, 2005 (CEST)

Ho provato a reintrodurre i concetti contesi in una forma contestualizzata. Per quanto riguarda il punto di vista assolutamente acritico degli USA effettivamente mi sembra un po' tirato e l'ho limitato ai loro modelli di divulgazione scientifica. Che ne pensi ? --Guam 18:22, Mag 15, 2005 (CEST)

Adesso è molto meglio. Se siete d'accordo anche voi, al posto di sostanzialmente acritica preferirei decontestualizzata o separata dal contesto, o qualche altra espressione che spieghi che cosa si intende per acritico. Per il resto è perfetto. Molto interessante la toria di Ippolito, non la conoscevo, grazie anche per quell'articolo. ciao --Andrea.gf 20:52, Mag 16, 2005 (CEST)

Non avendo scritto io le frasi non saprei cosa l'autore intendesse esattamente. Io lo intento come una presentazione dei risultati scientifici senza appunto contestualizzarli in bene o male, utile o dannosa ecc, quasi una scienza fine a se stessa. Ti dirò che decontestualizzata non mi piace molto. Suggerirei termini come non strumentalizzata oppure indipendente. Grazie per l'articolo su Ippolito, comunque occorrerà ancora qualche revisione. Su internet comunque non ho trovato molto e devo rileggere meglio l'art. su Le Scienze. --Guam 09:11, Mag 18, 2005 (CEST)

Tolta, all'incipit, la frase "considerata assieme a Darwin la più prestigiosa in Italia", inserita da IP anonimo 93.36.192.223, perché inopportuna F.chiodo (msg) 05:21, 6 ott 2009 (CEST)[rispondi]

La scienza acritica, cioè lo scientismo[modifica wikitesto]

Rispondo con un po' di ritardo alla domanda su cosa intendessi esattamente con la mia frase dove definivo "acritica" la visione di "Le scienze". Mi sembra che la prospettiva sia ben descritta nella voce scientismo alla quale rimando. Insomma "Le Scienze" propone una visione scientista della scienza - e non sto scrivendo una tautologia. Comunque la considero ancora oggi la rivista scientifica italiana più autorevole. --Truman (msg) 16:29, 18 mag 2012 (CEST)[rispondi]