Discussione:Ivo Saglietti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Salvo, scusate questa è la mia prima voce su Wikipedia, per la quale ho visto che è stato espresso il "dubbio di enciclopedicità". Accetto volentieri consigli e suggerimenti su come superare il problema, ma cercherò comunque di fare riferimento in qualche modo a fonti terze. Debbo dire peraltro che tutta la bibliografia citata, con indicazione dei relativi editori, dovrebbe già essere considerata quale riferimento a fonte esterna e verificabile. Aggiungo che per redigere la voce ho preso esempio da altre voci di grandi fotografi (v. in particolare Berengo Gardin). Ho ceraato di essere molto preciso e consequenziale delle mostre (anch'esse verificabili) e nella cronologia delle pubblicazioni. Faccio presente, per chi non lo conoscesse, che Ivi Saglietti è considerato uno dei più importanti fotografi italiani (e non solo) nel campo del reportage e del fotogiornalismo. Anzi il fatti che mancasse una sua pagina Wikipedia mi ha indotto a scriverla.

Grazie fin d'ora per i suggerimenti che mi arriveranno. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Fediss (discussioni · contributi) 18:02, 9 ott 2013‎ (CEST).[rispondi]

Effettivamente le fonti sono ancora pochine, tuttavia la sua produzione è stata oggetto di varie pubblicazioni, quindi credo che l'enciclopedicitèà di Ivo Saglietti possa essere confermata.
Quel che ho anche voluto segnalare con l'avviso è però la presenza di informazioni a volte promozioanli o celebrative, chiarisco con alcuni esempi:
  • «Nel 1975 inizia ad occuparsi di fotografia, scoprendo il valore delle immagini di Henri Cartier-Bresson e William Eugene Smith, che considera suo maestro e mentore.»
    Ivo Saglietti ha lavorato con Smith o con questa frase si vuole invece affermare che ha preso ispirazione da lui? In che senso ha scoperto il valore? Si è avvicinato alla fotografia ammirando le opere di questi grandi maestri?
  • «Dopo una riflessione sul valore e sulla vocazione umanistica della fotografia, sul significato della dignità e del destino dell'Uomo, nel 1986 si "converte" al B&N, i "colori della speranza e della disperazione"»
    Cosa significano una riflessione sul valore e sulla vocazione umanistica della fotografia? sul significato della dignità e del destino dell'Uomo? Il concetto non è spiegato.
Insomma, la voce è ben strutturata, qualche fonte in più e la ricerca di un linguaggio più semplice, ma efficace, potrebbero sicuramente portare ad un suo miglioramento. --Harlock81 (msg) 19:22, 30 ott 2013 (CET)[rispondi]

Grazie mille per i suggerimenti. Quanto prima interverrò ulteriormente sulla voce. Fediss

Ho trovato una nuova fonte significativa: Storia culturale della Fotografia di Einaudi, che ho inserito nell'ultima revisione. Ho anche espunto alcuni aspetti poco enciclopedici da te segnalati, intervenendo sulla voce. Continuerò ad aggiornare la voce. Spero però di averla già resa compatibile con le linee guida di Wikipedia.

disorfanizzazione voce[modifica wikitesto]

Buon giorno, ho aggiornato la voce con sulla base di quanto contenuto in recente libro in cui il fotografo è menzionato. Al contempo ho creato un wikilink inserendo un collegamento esterno dalla voce "Paolo Dall'Oglio". No ho capito però come fare a rimuovere l'avviso sulla voce. Potete aiutarmi? Grazie FM