Discussione:Ierocrazia

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mi rendo conto, ora, che la versione precedente non era redatta in forma adeguata ad un enciclopedia. Ma per essere corretti è giusto riportarla, poichè era il frutto delle ricerche di un vero esperto di storia dell'antichità. Anche perchè la definizione con cui è stata rimpiazzata rispetta solo i canoni enciclopedici, ma è storicamente e concettualmente una fandonia.Così intesa è solo una variante della teocrazia, ma molti studi danno un profilo assai più complesso; è quindi giusto assegnare un certo valore anche ai punti di vista che non godono di un approvazione, per così dire, di "Massa". ecco la versione redatta inizialmente, quando ancora nessuno aveva mai pensato di doverlo pur fare:

IEROCRAZIA[modifica wikitesto]

La "Ierocrazia",(da Hyeròs,"Sacro", e Cratòs,"Governo"), contrariamente a quanto farebbe pensare l'etimologia della parola (peraltro coniata in tempi recenti), non è una forma di governo il cui potere era affidato a un Clero.Con il termine Clero ,sorto durante il Cristianesimo,si indicava quella parte di fedeli nell'ambito di una Religione cui spettava il compito di esercitare una funzione direttiva nei confronti della parte restante dei fedeli.Ma per quanto riguarda il Clero, non ci è dato sapere attraverso quali meriti e quali riconoscimenti fosse possibile accedere a tale responsabilità.(vedi Teocrazia)


Storia

Nel lontano tempo antico, i popoli si organizzavano per la vita sociale in comunità, sotto la direzione di individui che avevano meritato oggettivamente, non solo ereditariamente, attraverso sforzi coscienti e sofferenze volontarie, la carica di ministri. Intorno al 3000 a.c. sorsero delle confraternite nel cuore dell'Asia centro orientale, composte di individui suddetti che tra di loro intrattenevano rapporti sinceri volti ad un unico scopo comune.

Diventava degno di aderire a queste confraternite solo colui che dimostrava di aver acquisito il potere di dirigere coscientemente il funzionamento del proprio "psichismo" fino a mettersi in grado di indirizzare verso lo stesso risultato un altro centinaio di esseri ordinari. Chi si rese degno di diventare membro di tali organizzazioni per la prima volta laggiù ricevette il titolo di sacerdote o grande iniziato. Per un certo periodo le comunità di allora presero ad organizzare le forme della vita esteriore in comune, sotto la direzione di queste organizzazioni. In quel tempo pare che la divisione degli esseri in quelle che vengono chiamate "caste" o "classi" scomparve di comune accordo fra tutti. Il rispetto dell'autorità non era testimoniato a nessuno se non secondo i meriti personalmente acquisiti da ognuno per mezzo di alcuni doveri esserici fondamentali. Gli esseri di quel tempo che si erano distinti in tal modo sceglievano al proprio interno, cioè fra altri esseri di pari merito, quello che si era spinto più in là, e quest'ultimo diventava automaticamente, senza diritti ereditari, il capo di tutti.

Tuttavia,come sempre accadeva,tutte le buone acquisizioni relative a quell'era, furono spazzate via e distrutte dal periodico processo di reciproca distruzione che ancora oggi sempre periodicamente si verifica; e all'orecchio degli uomini attuali non è giunta nient'altro che l'eco più remota di tali eventi effettivamente verificatisi in epoche assai lontane.Gli uomini attuali sulla base di queste informazioni hanno creato una definizione per quell'"organizzazione di stato": l'hanno chiamata appunto ierocrazia (dal greco "hyeros", sacro).

Da una fonte di pubblico dominio, testo conservato in numerose biblioteche a cura di Georges Ivanovitch Gurdjieff.

[..mi scordo sempre.. DERVISCH , qualche mese fa, non ricordo bene.]