Discussione:Idroformilazione

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Non sono sicuro che la figura del cicloesene sia attinente, per due motivi:

  • l'idroformilazione può essere svolta anche su catene chiuse? Io sapevo che veniva svolta solo su catene a aperte di olefine contenente da 2 a 20 atomi di carbonio.
  • il catalizzatore a base di rodio mi pare differente da quelli descritti altrove.

Non dico che la figura sia errata, ma che probabilmente fa riferimento ad un processo chimico differente da quello descritto in questa voce. Se avete qualche fonte, aggiungetela. --Aushulz (msg) 04:08, 26 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Da rivedere anche il ciclo catalitico col Cobalto carbonile..

Perché? cosa c'è che non va? --Aushulz (msg) 01:09, 5 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Magari sembrano delle sottigliezze inutili ma secondo me hanno un senso:

1) Se si parte dal cobalto-H-tetracarbonile il meccanismo di coordinazione dell'olefina entrante è di tipo dissociativo (prima se ne va CO, portando alla specie effettivamente attiva, quella H-tricarbonile, poi entra l'olefina). Questo succede perchè il composto H-Co(CO)4 è coordinativamente saturo (18 e sullo strato di valenza). Dividerei insomma i due "step" per correttezza evidenziando l'importanza maggiore della specie tricarbonilica su quella tetra.

2) Si ha quindi il composto di coordinazione pi-greco che è in equilibrio col sigma. E' la specie sigma che permette alla reazione di andare avanti sennò non si avrebbe il posto libero nella sfera di coordinazione del Cobalto. Infatti la formazione del sigma-Cobalto-alchile riporta il complesso a 16 elettroni sullo strato di valenza. Si ha il Prop-Co(CO)3. Entra il CO e si ha la carbonilazione della catena alchilica. Nel disegno quindi evidenzierei la formazione del complesso Prop-Co(CO)3 e quindi l'entrata del monossido di carbonio. Nel disegno c'è anche un CO in più nel complesso che reca la catena già carbonilata (5 CO di sotto contro i 3 di sopra dopo l'entrata di una sola molecola di CO)

3) Anche se non metto in dubbio che esista, non ho capito cosa vuol mettere in evidenza l'equilibrio evidenziato (quello che coinvolge la specie RCO-Co(CO)3 e RCO-Co(CO)4 ), visto che poi è la specie tetracarbonile a dare l'aldeide finale per reazione con l'idrogeno. Tra l'altro non trovo che quest'ultimo punto sia corretto. Come dicevo sopra la specie RCO-Co-(CO)4 è satura (18 e) e non avrebbe modi di coordinarsi ad una molecola di idrogeno per ridare la specie attiva H-Co(CO)3 e l'aldeide. Credo quindi sia la specie RCO-Co(CO)3 a reagire con l'idrogeno.

Grazie mille per la spiegazione. Controllo nei libri a mia disposizione e poi ti faccio sapere. --Aushulz (msg) 12:26, 22 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Catalizzatori[modifica wikitesto]

"Per aumentare la selettività dei catalizzatori a base di rodio, al catalizzatore a base di rodio vengono quindi aggiunti (oltre ai gruppi carbonile, presenti anche nel catalizzatore a base di cobalto) dei leganti ..."

I leganti di cui si parla vanno a sostituire i carbonili, non ad aggiungersi. Patrizio --93.150.83.188 (msg) 18:00, 6 set 2022 (CEST)[rispondi]

Seconda figura[modifica wikitesto]

Nella figura (Idroformilazione#/media/File:Catalizzatore al Rodio.png), che è presente anche nella voce Trifenilfosfina, i legami fosforo-rodio appaiono ionici, con il risultato che l'atomo metallico avrebbe acquistato una tripla carica negativa, abbastanza poco credibile; sono classici legami di coordinazione con metalli in basso stato di ossidazione, simili a quelli con i carbonili. Patrizio --93.150.83.188 (msg) 18:14, 6 set 2022 (CEST)[rispondi]