Discussione:Guerriero di Capestrano

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Così era un tempo la statua "il guerriero di Capestrano"[modifica wikitesto]

[1] da: [2]Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Paolo Sarpi II (discussioni · contributi) 09:01, 6 gen 2009 (CET).[rispondi]

interessante. Se puoi inseriscilo nella voce. --Wento (msg) 20:07, 6 gen 2009 (CET)[rispondi]
Bisognerebbe prima capire da dove viene la foto che hanno inserito, perché da nessuna parte si menziona una perdita del "cimiero" dell'elmo: potrebbe trattarsi di una ricostruzione? MM (msg) 15:37, 10 gen 2009 (CET)[rispondi]

Marina Di Santo Lettura STORICO- ANTROPOLOGICA del GUERRIERO DI CAPESTRANO che si trova a Chieti al Museo Archeologico Nazionale.

...Di Marina Di Santo

vorrei dare una mia interpretazione, e quindi una breve lettura del Guerriero di Capestrano, la nota scultura Preromana che si trova al Museo Archeologico di Chieti. La mia lettura parte dalla ripresa fotografica che lo ritrae da dietro, e che ci dice, secondo una visione mia personale, che i tratti fisici sono quelli di una donna, vedi il “vitino di vespa” e il sedere che assomiglia a quello delle donne, con i fianchi larghi e le natiche grandi. Il davanti invece, presenta una fisicità di un guerriero con placche, dischi, e spade tipiche di un guerriero della sua epoca, però anche il davanti presenta i fianchi, ma meno accentuati, quasi una “grazia”per addolcire la figura. Anche le braccia sembrano delicate come quelle di una donna. Che fosse, in realtà una guerriera, o, magari, una sciamana? Noi non lo sappiamo, ma molti popoli di oggi hanno questa figura femminile, ossia la sciamana, per riti magici, che sono anche prereligiosi.

Questa che segue è un'altra interpretazione.

Il guerriero rappresenta in realtà, una sublimazione della figura umana, con un uomo, il guerriero, che viene idealizzato e rappresentato nell'altra metà come figura femminile, il che significa che una donna è, in realtà, la quintessenza della bellezza, ma a differenza dei Greci, che dividevano nettamente le figure in maschili e femminili, con una esaltazione ora dell'una, ora dell'altra, ossia il maschio e la donna. Il popolo che si rappresentava nelle figure come il Guerriero, abbiano, nella parete femminile, esaltato in effetti la figura umana, semplicemente sublimandola e trascendendola attraverso l'uso di due parti, maschile e femminile. E' quindi, una figura unica, particolare. Una figura che tra l'altro, è molto moderna. Infatti molta scultura di oggi si richiama a queste figure tipo il Guerriero di Capestrano e le altre opere preromane trovate nel territorio della Marrucina. L'arte contemporanea deve molto alle scoperte archeologiche, pensiamo all'Uomo senza volto di De Chirico o al recupero dell'arte Africana di Picasso.

Marina Di Santo Pescara, 24/01/2011