Discussione:Gottfried Wilhelm von Leibniz

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Gottfried Wilhelm von Leibniz
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiafilosofia
Dettagli
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

La scrittura della voce risente di essere una traduzione dall'inglese. L'esposizione del pensiero di Leibnitz appare disorganica e confusa; ne faccio una nuova trattazione nella voce Pensiero di Leibnitz.--Gierre 18:01, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Curiosa idea, questa:siccome una voce è scritta male, invece di perfezionarla se ne fa un doppione altrove. Francamente è un'idea che mi lascia molto perplesso.--Antiedipo 11:45, 25 mar 2007 (CEST)[rispondi]


Salve, vi è un errore nella pagina su leibnitz, dove si afferma : "...François Marie Arouet de Voltaire, che parodiò Leibniz nella sua novella Candide, dove Leibniz appare come un certo Dottor Pangloss". La maggior parte dei germanisti è concorde sul fatto, come osserva il Mittern, che Voltaire"intendeva in fondo combattere non Leibnitz stesso, ma la degenerazione wolffiana del leibnitzismo"( cfr. Storia della Letteratura Tedesca pag.84). Forse qualcuno dovrebbe rivedere quella parte


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La frase "Molti studiosi si sono chiesti a cosa si sarebbe potuti giungere se Leibniz fosse riuscito a combinare le sue scoperte di aritmetica binaria con le sue realizzazioni nel calcolo meccanico." mi sembra campata in aria. Evoca solo pareri molto discutibili, a mio avviso del tutto privi di valenza enciclopedica.

La relazione tra calcolo numerico e aritmetica binaria nasce con l'elettronica. Ossia quando si ha la possibilità di gestire dei flussi velocissimi di 0 e 1. Con le calcolatrici meccaniche l'uso di una base diversa dalla decimale non ha ricadute significative.
Per chi si occupa di queste cose, l'uso di una base più piccola in una calcolatrice meccanica comporta solo una maggiore complessità costruttiva (più ordini di grandezza e quindi più registri) e la necessità di convertire dati e risultati. Un conto in più non ha peso su un calcolatore elettronico (milionesimi di secondo), pesa molto su una calcolatrice del '700 (parecchi minuti)
Quindi non credo proprio che Leibniz, in quell'epoca, avrebbe potuto cavarci qualcosa.

L'unico esperimento interessante di questo tipo riguarda l'uso della "base 3 bilanciata" introdotta da Thomas Fowler a metò dell'ottocento. Essa effettivamente semplifica alcune cose, ma non ebbe nessun seguito pratico!

Ovviamente, per i paesi anglosassoni venivano realizzate calcolatrici non in base decimale per effettuare conti in sterline/scellini/pence o piedi/pollici.

Per il momento mi sono limitato a correggere il link.

--Ancelli 18:55, 6 gen 2008 (CET)[rispondi]

Ho apportato le modifiche necessarie su calcolatrice e sistema binario.
Le ho inserite nello stesso punto. Forse andrebbero spostate per organizzare meglio il discorso generale.

--Ancelli 11:50, 11 gen 2008 (CET)[rispondi]

Leibniz o Leibnitz?[modifica wikitesto]

La voce principale è Gottfried Leibniz però c'è una voce Pensiero di Leibnitz. Entrambe le grafie sono corrette. Direi che bisognerebbe creare dei redirect. --Ancelli (msg) 10:01, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]

gia dopo qualche parola un errore. leibinz è nato il 21 giugno. correggo


A chiunque dica che Leibniz è nato il "21 giugno": si tratta di un banalissimo errore, la data, 21 giugno, si riferisce al VECCHIO calendario. Di fatti Leibniz è nato il 1 luglio 1646: ecco le fonti (ne cito solo alcune): Vittorio Mathieu, Introduzione a Leibniz, Laterza. Maria Rosa Antognazza, Leibniz an intellectual biography. G.W. Leibniz, Monadologia, a cura di S. Cariati, Bompiani. Roger Ariew, "G. W. Leibniz, life and works", in N. Jolley (ed.), The Cambridge Companion to Leibniz, pp.18-42. e non dimentichiamo i testi "classici": K. Müller e G. Krönert, Leben und Werk von G. W. Leibniz. K. Moll, Der junge Leibniz.

Ancora una nota: la grafia "Leibnitz" entrata, purtroppo, in uso in qualche ambiente è palesemente sbagliata (su questo punto si può vedere il testo di Ariew citato sopra). Si potrebbe menzionare tuttavia che "Leibniz" è il prodotto di una leggera modifica al proprio nome apportata dal filosofo stesso verso i venti anni: il nome originario era Leibnütz o Leubnütz - non si sa quale fosse la forma corretta. Saluti, Alf. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 92.206.64.111 (discussioni · contributi) 01:09, 23 gen 2010 (CET).[rispondi]

Ho corretto la data di nascita con quella esatta secondo il calendario gregoriano, come giustamente segnalato. Quanto alla grafia Leibnitz, non è palesemente sbagliata, piuttosto deriva da una passata francesizzazione del nome, forse derivata da un ibrido tra la forma Leibniz e quella latinizzata Leibnitius. Tuttavia, dev'essere notato che lo stesso Leibniz si firmava da giovane "Leibnitz", decidendo poi in seguito di rimuovere a lettera "t", in quanto poco corretta dal punto di vista grammaticale e ininfluente da quello fonetico (z = t+s). In ultimo Couturat ne La logique de Leibniz d'après des documents inédits (Parigi, 1901, p. 1, nota) afferma giustamente che la grafia ultima e corretta del nome del grande filosofo è Leibniz. Quanto alla grafia originaria, c'è effettivamente da dire che la forma Leibnütz compare su un ritratto del padre del grande filosofo. --Maitland (msg) 21:32, 17 feb 2010 (CET)[rispondi]

Un utente ha rimosso Leibniz da diverse categorie ("filosofo cristiano", "sinologo tedesco", "pioniere dell'informatica"), pretendendo che attribuire queste qualifiche all'illustre filosofo sassone sia un'assurdità. Di assurdità, al contrario, c'è soltanto la pretesa dell'utente, che mostra di non conoscere affatto il pensiero di Leibniz. Basterebbe leggere le sue opere (il primo e vastissimo volume degli Opera omnia, contenente l'intera opera theologica leibniziana, è eloquente), nonché consultare qualsiasi studioso accreditato del grande filosofo, per apprendere che Leibniz è stato un grande filosofo cristiano, e tale è considerato. L'intera sua opera filosofica è cristiana. La sua teologia è stata universalmente riconosciuta come strettamente ortodossa (basti rammentare la sua difesa della transustanziazione eucaristica, le confutazioni di Spinoza, dei socianiani, e di molti altri nemici del Cristianesimo, brillantemente operate da Leibniz); in vita, fra i vari incarichi, ricevette perfino l'offerta della Curia Romana di divenire direttore della Biblioteca Apostolica Vaticana. Cercò la riunificazione delle Chiese, affermando che i luterani dovevano tornare sotto l'autorità del Papa. "Predicò" addirittura una crociata contro l'impero ottomano al cospetto di Luigi XIV (cfr. il Consilium Ægyptiacum). L'intero sistema monadistico è una risposta contro il cartesianesimo e, soprattutto, lo spinozismo. Ovunque Leibniz è stato lodato da teologi e filosofi cristiani che ne hanno subìto l'influenza. Per quanto concerne l'appellativo di "sinologo", è perfettamente vero. Leibniz fu un pioniere degli studi sulla filosofia, la lingua e la cultura cinesi (cfr. l'intero corpus di scritti sulla Cina contenuti nel volume IV, parte prima, degli Opera omnia). Assieme ai missionari cattolici (gesuiti, domenicani, francescani) Leibniz fu la persona che più di tutti si impegnò nello studio della Cina. Tant'è che, proprio approfondendo la lettura dell'I Ching, scoprì, primo fra gli occidentali, che i cinesi già conoscevano il calcolo binario, quel calcolo che fu proprio scoperto da Leibniz (cfr. Dissertatio de Arte combinatoria). Tale calcolo, assieme a tutte le altre ricerche matematiche (fra cui la scoperta del calcolo infinitesimale e l'invenzione della notazione oggi divenuta ufficiale) ne fanno a giusto titolo un pioniere dell'informatica (da ricordare che Leibniz inventò anche il primo prototipo di calcolatrice moderna). Credo di essere stato abbastanza chiaro nell'esporre le ragioni che a titolo completo inseriscono Leibniz fra i filosofi cristiani, fra i primi sinologi e fra i pionieri dell'informatica moderna. Saluti, --Maitland (Scrivimi) 13:33, 26 set 2010 (CEST)[rispondi]

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