Discussione:Globalizzazione

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Globalizzazione
Argomento di scuola secondaria di II grado
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Progetto Wikipedia e scuola italiana

Ciao.

Il live aid ha avuto risonanza mondiale, come le olimpiadi, come tanti altri avvenimenti.

La manifestazione contro la guerra in iraq e il live 8 invece secondo me fanno parte di un altro fenomeno che è la presa di coscienza dei popoli della globalizzaione e dei problemi su scala mondiale e l'impegno concreto per un mondo migliore.

Il primo evento globale se vuoi è stato lo sbarco sulla luna, ma anche in questa occasione i popoli sono stati spettatori e non si può parlare di partecipazione attiva.

Qui invece si sta parlando che i popoli non si animano più per faccende e problematiche nazionali o localistiche, ma per probleamtiche globali.

Si può trovare altre parole per esprimere il concetto, qualcuno dirà che già dei pioneri in precedenza si animarono per problematiche globali. Anche il 68 ebbe risonanza mondiale, ma erano pionieri che si scontrvano contro la mentalità dominante.

Il concetto che volevo esprimere era che mai prima nella storia centinaia di milioni , addirittura miliardi di persone si erano animate insieme contemporaneamente per problematiche che riguardavano tutti. O no? A me sembra sia così.

È difficile stabilire quanti tra le centinaia di milioni di telespettatori del Live 8 si sono animati per problematiche globali e quanti si sono semplicemente visti le esibizioni dei loro beniamini. Sulle manifestazioni contro la guerra in Irak il discorso è diverso. --Snowdog Lug 5, 2005 21:06 (CEST)

se la metti su questo piano è difficile stabilire anche quanti siano andati alle manifestazioni contro la guerra in iraq nella speranza di cuccare e quanti per sincero interesse sulle problematiche. Quello che volevo dire io è che sicuramente chi assisteva ai concerti o andava alle manifestazioni contro la guerra in Iraq sapeva di cosa si stesse parlando e fra le infinite possibilità di scelta che gli venivano offerte ha scelto queste. Credo sia abbastanza chiaro come concetto. Il World Social Forum invece come il Forum di Davos ed altri di questo genere sono invece evidentemente dei raduni internazionali di appartenenti a stesse lobbie di potere ed hanno a che vedere con un altro fenomeno della globalizzazione che non sono le manifestazioni su scala globale ma le mire di potere su scala globale (secondo me)

Accomunare il WSF a Davos è molto divertente. Visto che le associazioni che vi partecipano sono composte in gran parte da persone che hanno gli stessi ideali di quelli che attribuisci a chi è andato a vedersi il Live 8. Magari è meglio se prima di continaure a scrivere ti leggi cos'è il punto di vista neutrale. Che è becessario rispettare quando si scrivono articoli su wikipedia. --Snowdog Lug 5, 2005 21:46 (CEST)

Questa parte l'ho tolta: Di pari passo alla diffusione di notizie su scala mondiale ed alla progressiva presa di coscienza delle problematiche globali, cominciano a svolgersi grandi manifestazioni con la partecipazione contemporanea in numerose località di decine di milioni di persone come le manifestazioni contro la guerra in Iraq ed il Live 8.

Infine cambia anche la concezione di conquista del potere e le lobbie politiche, economiche, criminali e religiose vanno via via puntando sempre più alla conquista del potere su scala mondiale organizzando raduni per studiare linee di pensiero e strategie d'azione comuni come il Forum di Davos, i G8 ed il World Social Forum.

Se la seconda parte è vera mi chiedo chi ha organizzato le manifestazioni contro la guerra in Iraq, Sopntanee vero? Sul live 8 ti dico solo che finora è servito a MTV. Quando elimineranno il debito ne riparliamo. --Snowdog Lug 5, 2005 22:41 (CEST)

- che strano tipo che sei. io sono nuovo di wikipedia e tu sei vecchio e dai per scontato che io sia favorevole al live 8. Il live 8 l'ho contestato alla stessa stregua del g8 e del social forum e del forum di davos. Dovresti leggerla tu quella cosa. Io non sto parlando di ideologie, ma di fenomeni di massa. Puoi anche non mettere il nome di questi fenomeni se hai problemi ideologici, però esistono. Anche al forum di davos nessuno è obbligato ad andarci. Posso non aver descritto bene con le parole quelle che volevo dire, posso aver male interpreato dei dati in mio possesso, ma quello con il punto di vista ideologico ed i pregiudizi sei tu non io. Sorry, fattela da sola la tua enciclopedia.

io non ho capito questa parte:

"Nell'immaginario collettivo la "globalizzazione" è spesso percepita come un fenomeno progressivo, che si è andato sviluppando linearmente nel tempo in modo naturale, e che vede la condizione attuale nei suddetti ambiti come una fase intermedia tra il generico passato ed il futuro."Cos'è questo immaginario collettivo? L'immaginario colettivo di chi? Ci sono studi sull'immaginario collettivo nei riguardi della globalizzazione? Fino a chiarimenti lo tolgo .

Ma dov'è che hai contestato il Live 8? fammi il piacere. --Snowdog Lug 6, 2005 00:11 (CEST)

E ripeto leggiti NPOV e Wikipedia:Niente ricerche originali prima di parlare di lobbie politiche, economiche, criminali e religiose. --Snowdog Lug 6, 2005 00:18 (CEST)

ma ogni tanto esci da casa tua o vai anche all'estero o sei sempre dentro il tuo sogno: lobbie ha un accezione negativa solo nella tua mente, in tutto il mondo loobbie significa gruppo. È la cosa più normale il termine lobbie. mentre mi sembra alquanto dubbio il concetto di sviluppo lineare in modo naturale che cerchi di proporre. Ma ti rendi conto? Mi dispiace ho riprovato, se non vengono altri, te la lascio fare a te, grazie, ma a discutere con i ciarlatani chi ti guarda potrebbe non capire chi lo sia. Buon lavoro.

Sei tu che sostieni che: i gruppi politici, economici, criminali e religiosi vanno via via puntando sempre più alla conquista del potere su scala mondiale organizzando raduni per studiare linee di pensiero e strategie d'azione comuni come il Forum di Davos, i G8 ed il World Social Forum (???). Non mi hai detto in che modo hai contestato il Live 8, anzi credo to lo abbia glorificato più di quanto non meriti. Comunque vai pure a fare il troll da un'altra parte. Ciao ciao.--Snowdog Lug 6, 2005 11:21 (CEST)

Per favore non eliminate la mia inserzione sul documento dell'Università di Bologna..[modifica wikitesto]

E' un documento che raccoglie dati statistici internazionali e solo conseguenzialmente ne trae strettamente le conclusione. Non so se lo avete levato perché non segue la logica dell'"ipse dixit" (per altro l'Università di Bologna è tra le 200 università più quotate al mondo.. andate nella pagina di Wikipedia dedicata ad essa e verificate da voi stessi) o perché siete accecati dall'ideologia antiglobalista. Fino ad adesso nessuno a parte me ha pubblicato dati statistici integrali: se non li condividete prima di tutto confutateli e dopodiché siete pregati di procurarne altri.

RISPOSTA Ciao a tutt* Ho appena tolto (per la seconda volta) il documento dell'Università di Bologna. Perché? Perché sono l'autore di quel documento e ritengo che fosse citato male, in maniera scorretta e a sproposito. Male, perché quel documento è una sintesi divulgativa di un lavoro scientifico più complesso (che sarebbe quello da citare, se proprio qualcuno lo ritiene necessario (Santarelli, E., Figini, P., 2004. Does globalization reduce poverty? Some empirical evidence for the developing countries, E., Lee, M., Vivarelli (eds.), Understanding Globalization, Employment and Poverty Reduction, ILO, Geneve:247-303). In maniera scorretta, perché proprio per evitare accecamenti ideologici non andrebbero citati solo i risultati "pro-global" come quelli su apertura commerciale e povertà (inseriti da qualcuno in una versione precedente) ma anche i risultati "no-global" che mettono in relazione l'aumento della povertà relativa all'aumento degli investimenti stranieri nei paesi in via di sviluppo e quelli che mettono in relazione l'aumento della povertà assoluta alla diminuzione del ruolo dello Stato nell'economia. A sproposito, perché quando il dibattito è tra Banca Mondiale, Fondo Monetario e Nazioni Unite, citare un lavoro che è poco più di un working paper di uno semi-sconosciuto economista come il sottoscritto mi sembra fuori luogo. Per lo stesso motivo ho aggiunto, tra le citazioni, un volume dell'ILO e uno delle Nazioni Unite: mi sembrano fonti più rilevanti. Nell'intervenire sulla voce globalizzazione, ho inoltre modificato la parte iniziale del paragrafo "economia" adattandolo alla mia visione, che è presa da un altro mio lavoro (che è citato). Così i miei fans sono contenti ;)

nota per admin: pagina da bloccare ?[modifica wikitesto]

Questa pagina dovrebbe essere bloccata sul sorgente poiché ha l'avvisobloccoNPOV. --Twice25 / αω - :þ Lug 8, 2005 15:21 (CEST)

Confermo che il template AvvisobloccoNPOV non sembra funzionare in modo efficiente, almeno per questa pagina... Fede (msg) 05:54, Lug 16, 2005 (CEST)

Nota per gli admin: pagina da bloccare[modifica wikitesto]

La pagina è da bloccare sul sorgente, stando all'avviso posto in testa alla voce. --Twice25 / αω - :þ 17:51, Lug 16, 2005 (CEST)

Mi scuso con Fede, non avevo visto il suo avviso poco sopra ... :)--Twice25 / αω - :þ 17:53, Lug 16, 2005 (CEST)

Teoria Economica[modifica wikitesto]

Il fatto di avere una pagina sulla globalizzazione senza alcun riferimento alle teorie economiche alla base la rende decisamente inadeguta: Per chi è competente darei un paio di suggerimenti: vantaggi comparati di ricardo, convergenza prezzo dei fattori, vantaggi di diversificazione, dimensione efficiente dei mercati riguardo alle multinazionali non possono non essere citati gli spillovers

Voci correlate[modifica wikitesto]

propongo dii aggiungere World Social Forum che è orfanello --L'uomo in ammollo 14:41, Lug 29, 2005 (CEST)


voce inadeguata[modifica wikitesto]

suggeriscodi provare a tradurre la relativa voce inglese che quantomeno da un'idea dell'ampiezza del fenomeno

La voce attuale (su cui andrebbe evidenziato che trattasi di uno stub) è del tutto inadeguata. utente non ancora iscritto


Alexxx Scusatemi se mi sembrava che fosse un forum di discussione e non un ricerca scientifica di scienze naturali...ma qual è il punto di vista neutrale che dovrebbe bloccare la discussione di cui sopra? Tra l'altro, su una tematica che è fra le più controverse come questa...ma che fanno, mi chiedo, nella vita queste persone che escono per reclamare la neutralità dove non può esistere per natura dell'oggetto da discutere. Forse avete interpretato male il senso, allora accettate un piccolo consiglio arguto... manualino di semiotica e, se volete approfondire, un po' di filosofia politica non guasterebbe. Se pensate di aver capito bene il contenuto allora parlate, non uscite dal guscio per non far parlare gli altri. Si attente una risposta da menti allenate per creare, non per negare...ciao ciao


Il libro di Gallino è "Globalizzazione e disuguaglianze", non come erroneamente scritto nella bibliografia

Si sbaglia a considerare la globalizzazione un fenomeno recente, esso infatti indica un mondo in cui merci, capitali e lavoro si spostano senza troppe barriere. La chiave di questo fenomeno è da rintracciare nei progressi dei trasporti (e dell'abbattimento dei loro costi). Le su radici risalgono alla seconda metà dell'800 (1870 circa). con le due guerre mondiali e lo sviluppo di idee nazionaliste e del protezionismo economico, tale fenomeno ha conosciuto un brusco freno, per poi riprendere negli anni 50 del XX secolo. spesso il linguaggio comune tende ad identificare la globalizzazione con l'introduzione di un nuovo GPT (General purpose technology)identificato con le nuove tecnologie digitali (che ci consentono di condividere il sapere su questo sito). é vero che tali tecnologie hanno facilitato l'integrazione e l'interdipendenza tra gli stati, ma non sono alla base della Globalizzazione. Ancora, la globalizzazione economica consente la diffusione di nuove tecnologie, consente a paesi in via di sviluppo di vendere i loro prodotti e di aumentare le loro possibilità di consumo. é vero che esistono troppe disuguaglianze e che le ragioni di scambio dei paesi in via di sviluppo tendono a peggiorare, ma un mondo più interdipendente è un mondo anche più unito. Oggi le speculazioni internazionali verso PVS tendono a dispiegare i loro effetti sull'economia globale, cosicché tutte le economie pagano per le speculazioni destabilizzanti. Se il movimento cosiddetto no global può coinvolgere tutti i cittadini del villaggio globale è proprio grazie alla globalizzazione. Senza globalizzazione solo i brasiliani potevano partecipare al WSF, con la globalizzazione la società civile mondiale può davvero avere un peso.

Unwiki site[modifica wikitesto]

Salve! Io gestisco un piccolo sito wiki amatoriale con il tema della globalizzazione e della politica mondiale. Non sto facendo spamming, ma un piccolo avviso per chi volesse parlare "non enciclopedicamente" di globalizzazione. Il mio sito è questo: www.unwiki.eu

--Unwiki 15:23, 29 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Titolo aggiunto da --Aeternus

Dichiarare che la globalizazione sia naturale causa dal progresso tecnologico è priva di fondamento,difatti QUALSIASI dizionario non dice questo,che sia la Treccani o che si Encarta.

Era stato fatto un intero paragrafo sui benefici della globalizzazione attribuendo questi studi alle scienza sociali ma prendendo come fonte un'opinione di un economista della University of California in un suo libro.Dati,prego.Oppure bisogna citare la cosa come un parere--Matrixmorbidoso 20:18, 2 gen 2008 (CET)[rispondi]

Il paragrafo non parla dei benefici della globalizzazione, ma degli effetti della globalizzazione sulla povertà. I dati su cui si basa sono della Banca Mondiale, ma non sta a noi interpretarli e trarre conclusioni in quanto non siamo fonte primaria. L'articolo è stato pubblicato su Scientific American che è abbastanza autorevole nella sua categoria (riviste divulgative). Ho riportato il link all'articolo originale, dal quale è possibile vedere il grafico, ma ripeto, non sta a noi interpretare i dati. Ho rimosso le richieste di citazione: mi sembra che l'articolo sia una fonte adeguata (anche se aggiungerne è sempre bene). Se hai fonti che smentiscono, per favore riportale. Allo stato attuale una fonte c'è. --Aeternus 00:40, 3 gen 2008 (CET)[rispondi]

Ok.Ho tradotto letteralmente il passaggio che tu hai citato riguardo lo studio della World Bank,specificando che non sono i dati ufficiali forniti dalla banca mondiale ma come è chiaramente scritto è uno studio effettuato da un'economista della banca mondiale.E a campione su quattro stati(messico,marocco,venezuela e costa d'avorio)--Ermetebottazzi 09:53, 3 gen 2008 (CET)[rispondi]

Sarebbe perfetto, se non fosse che c'è un'incomprensione di fondo. Lo studio che hai citato tu ora nell'articolo parla degli effetti ambientali, non degli effetti sulla povertà. Il passaggio a cui mi riferisco io è:

«On the basis of household survey data collected by different agencies, the World Bank estimates the fraction of the population in developing countries that falls below the $1-a-day poverty line (at 1993 prices)--an admittedly crude but internationally comparable level. By this measure, extreme poverty is declining in the aggregate.»

Il grafico non si riferisce solo ai quei quattro paesi. Provo a sistemare e poi ci dai un'occhiata. --Aeternus 12:34, 3 gen 2008 (CET)[rispondi]

organizzare le VOCI CORRELATE[modifica wikitesto]

secondo me per organizzare meglio le voci correlate di un argomento così complesso, su cui hanno scritto un sacco di professori, economisti, ecc... si potrebbe fare una lista di autori con i rispettivi libri....scrivere mondo piatto così da solo senza precisare l'autore non mi sembra il massimo... E' importante soprattutto precisare l'anno, perchè dà la dimensione di come si sono evolute nel tempo le opinioni, le critiche o gli elogi sulla globalizzazion, in relazione agli eventi nel mondo!

es:


T.L. Friedman, "The world is flat", Penguin, London 2006; trad. it. "Il mondo è piatto", Mondadori, Milano, 2006

J. Bhagwati, "In defense of globalization", Oxford University Press, New York, 2004; trad. it. "Elogio della globalizzazione", Laterza, Roma-Bari, 2005

J. Stiglitz, "Globalization and its discontents", Penguin, London, 2002; trad. it. "La globalizzazione e i suoi oppositori", Einaudi, Torino, 2002


(ho segnalato anche Bhagwati da inserire nella lista!)

Internazionalizzazione o globalizzazione?[modifica wikitesto]

Mi sembra riduttivo considerare la globalizzazione come una più o meno diffusa internazionalizzazione delle attività di produzione e di scambio e con questi limiti affermare che anteriormente al primo conflitto mondiale la globalizzazione era persino maggiore di quella attuale [1]. Così come eviterei di considerare la globalizzazione, come conseguenza del solo sviluppo della tecnologia informatica, anche se la tecnologia informatica ne costituisce di fatto il supporto. Fatte queste premesse, mi sembra accettabile indicarla, tra le varie definizioni possibili a seconda della sfaccettatura considerata, come "uno straordinario sviluppo delle possibili relazioni, non soltanto economico-finanziarie, pur preminenti, tra le diverse aree del globo, con modalità e tempi tali da far si che ciò che avviene in un'area si ripercuota anche in tempo reale sulle altre aree, pure le più lontane, con effetti che i tradizionali modelli interpretativi dell'economia e della società non sono in grado di valutare correntemente, anche per la simultaneità tra l'azione ed il cambiamento che essa produce--Rodko (msg) 19:48, 13 mar 2009 (CET)[2].--Rodko (msg) 20:20, 16 mar 2008 (CET)[rispondi]

I no global secondo me sbagliano a dire che la globalizzazione sia un male nei paesi in via di sviluppo. nella mia personale idea penso che sia un bene che le grandi multinazionali "sfruttino" i paesi dell'africa o quelli meno sviluppati, poiche senza di loro molti abitanti dell'africa avrebbero un tenore di vita peggiore a causa dei molti posti di lavoro persi...e di conseguenza se non ci sono soldi in circolazione interno e l'inflazione salira anche perche tutti sappiamo che senza soldi non si puo comprare il "pane"!!!Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.12.47.192 (discussioni · contributi).

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--J B 09:34, 10 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Effetti "verticali" ed "orizzontali"[modifica wikitesto]

Le annotazioni di cui sopra non sono sbagliate in quanto richiamano gli effetti "orizzontali" della globalizzazione. Però si limitano a considerare soltanto uno dei meccanismi classici dell'economia e andrebbero estese anche a scenari più virtuosi di utilizzo delle risorse di cui dispongono alcune aree sottosviluppate. Sarebbe forse meglio dire che la globalizzazione è ancora tutta da precisare, anche dopo averla compiutamente definita, come ha fatto l'economista Giancarlo Pallavicini, nel contributo "Rodko" di cui sopra, in quanto può essere considerata secondo aspetti diversi. Eviterei posizioni da "no global" o "si global", per due ragioni, tra le molte richiamabili. La prima è che, al di la della definizione, ciò che conta è la modalità di applicazione. Se del tutto libera tale modalità può produrre effetti diversi, su intere aree del globo - intese geograficamente o per livello di sviluppo o merceologicamente - da quelli che si avrebbero con una globalizzazione gestita, attraverso regole in grado di valutare e orientare al meglio le sue conseguenze e di agevolare un comportamento virtuoso da parte delle maggiori imprese multinazionali, che di fatto sono tra i grandi protagonisti della globalizzazione, come appare anche dai documenti ufficiali dell'OCSE (o OCED). E' il caso di ricordare che gli effetti della globalizzazione sono sia verticali sia orizzontali, nel senso che, da un lato,producono un'esaltazione della ricchezza e della povertà ampliandone il divario, e, dall' altro lato, diffondono uno sviluppo,inizialmente a macchia di leopardo, che coinvolge anche le aree economicamente meno favorite. Si tratta di riequilibrare gli effetti verticali, a sostegno delle categorie più deboli, e di favorire l' estendersi di quelli orizzontali, soprattutto attraverso coinvolgimenti volontaristici sostenuti da adeguati incentivi finanziari, fiscali ed agevolativi nel rilascio di concessioni per l'utilizzo delle risorse locali. Ma anche questa è un'idea, come tante altre, da approfondire e verificare. Il vero problema è da chi, data l'inesistenza di Istituzioni in grado di svolgere un adeguato ruolo che integri i limiti territoriali di competenza delle norme nazionali. Ed è proprio per questo che è bene sollecitare comportamenti virtuosi volontaristici da parte dei principali protagonisti della globalizzazione (msg) 10:37, 16 apr 2008 (CEST)--Rodko (msg) 09:46, 17 apr 2008 (CEST)[rispondi]

  1. ^ si veda Forum internazionale "Economia e società aperta" promosso dall'Università Bocconi e Corsera a Milano nell'anno 2007 ed a Parigi nel marzo 2008
  2. ^ "Centro Studi Michea" Seminario del 28 aprile 2007, Padenghe del Garda: Giancarlo Pallavicini "Internazionalizzazione dell'economia o globalizzazione?" e Fondazione vaticana "Centesimus Annus", Convegno internazionale "Etica e Finanza", Città del Vaticano, 30 aprile 2000: Giancarlo Pallavicini "La nuova era globale suggerisce una verifica dell'economia e della finanza nella dottrina e nella prassi"

secondo me la globalizazzione fa schifo....................................................................................................................

Tu puoi anche pensarlo, ma ciò non toglie che anche tu ci sei dentro. Peraltro, se usi il Web sei anche tu un utilizzatore delle tecnologie sulle quali poggia la globalizzazione, che non è una scelta, bensì una irreversibile realtà. Che andrebbe certamente regolata a livello globale, con regole definite ed applicate nella multilateralità. Cerca tu per primo di capirala e viverla meglio.Un saluto.--79.51.162.226 (msg) 21:41, 25 feb 2009 (CET)[rispondi]

Ricordo che Wikipedia non è un forum. --Aeternus 16:31, 26 feb 2009 (CET)[rispondi]

GLOBALIZZAZIONE INIZIO[modifica wikitesto]

Il primo tipo di globalizzazione fu creato da Alessandro Magno Lui inizio gia' alla sua epoca a far partire questo fenomeno, basti pensare che quando andava a fare i viaggi di conquista lui portava scienziati, cartografi, medici e altro; iniziando, inconsapevolmente, a far nascere il fenomeno della Globalizzazione.

1890-1914 i primi inizi

Giorggio (msg) 14:28, 2 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Questa pagina di discussione[modifica wikitesto]

Salve. So che è strano parlare della pagina di discussione e non della pagina dell'enciclopedia, ma la questione qua è più complicata del solito. Ho modificato questa pagina di discussione in quanto si erano accumulati una serie di vandalismi nell'arco di molto tempo (anni), che io con le mie modifiche ho appena annullato. Per farlo, ho dovuto controllare modifica per modifica nella cronologia di questa pagina, e risistemare a mano i messaggi, mettendoli in ordine cronologico. Non escludo comunque che abbia tralasciato qualcosa.

Scusate se sto abusando della presente pagina, ma dovevo comunicare questa cosa. mi auguro inoltre che in futuro ci sia più controllo delle pagine di discussione. Bye--79.21.235.24 (msg) 22:35, 8 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Ho annullato l'ultima modifica introdotta, in quanto non ha senso cambiare il testo di discussioni pregresse. Se si è cambiato parere o si vuole meglio esplicitare il proprio pensiero, è opportuno farlo con un nuovo commento, che richiami, se del caso, quello precedente. A me sembra più corretto, anche per la completezza della documentazione. Un saluto.--79.44.162.204 (msg) 14:58, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]

bravo... ti do asssolutamente ragione...

Convergenza culturale tra i paesi del mondo?[modifica wikitesto]

Convergenza culturale tra i paesi del mondo?

Mormegil 87.18.196.196 (msg) 06:54, 4 lug 2011 (CEST)[rispondi]

C'è chi crede nel meticciato, chi lo aborrisce, chi lo dichiara fallito (partito conservatore inglese), e chi vede la globalizzazione come strumento di omologazione culturale e colonizzazione economica e non come una vera occasione di crescita economica comune e cosmopolitismo.

Mormegil 87.18.196.196 (msg) 07:28, 4 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Riserva su contenuti[modifica wikitesto]

Leggendo la voce non mi sembra in evidenza l'opinione avversa alla "Globalizzazione", anche perché essa è un percorso ineluttabile, pure in conseguenza dello sviluppo tecnologico ed informatico, peraltro richiamato nella definizione data dall'economista Giancarlo Pallavicini. Non assoluta, ma assunta come valida internazionalmente proprio per il richiamo che essa contiene sullo sviluppo telematico. Ed è proprio per la sua ineluttabilità, alla quale non siamo adeguatamente preparati, che assumono risalto talune osservazioni anche critiche. Nel tempo, realizzata che sia la globalizzazione, si commenterà per quella che sarà. Ma allo stato attuale è un fenomeno ancora da capire, attorno al quale è inevitabile che vengano avanzate critiche. Per questo tolgo la riserva, rimanendo disponibile ad ascoltare e a capire quanto il suo autore vorrà precisare nel corretto dibattito, che dovrebbe sempre accompagnare l'iscrizione di riserve o giudizi di non enciclopedicità. Un cordiale saluto Wikipediano. --188.216.41.203 (msg) 23:31, 16 nov 2014 (CET)[rispondi]

Discorso di Draghi[modifica wikitesto]

Il recente discorso di Draghi illustra alcune caratteristiche e conseguenze fondamentali della globalizzazione mettendo in evidenza delle cifre che penso sarebbe utile ricordare in voce, al di là dei singoli fatti estemporanei che ci possa capitare di ricordare sull'argomento. https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2019/html/ecb.sp190222~fc5501c1b1.it.html --Nemo 20:13, 9 mar 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Globalizzazione. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:47, 15 apr 2019 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 18:52, 9 mar 2022 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:57, 8 nov 2022 (CET)[rispondi]