Discussione:Gaetano Pitta

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Ma siamo sicuri che il libro su Santa Justa lo abbia scritto Gaetano Pitta? a me risulta che sia un certo Alfredo Pitta invece.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.67.43.33 (discussioni · contributi).

In effetti da qui risulta che l'autore sia "A Pitta", però qui e qui si dice che è stato Gaetano Pitta. Le tue fonti quali sono? --Jaqen[...]]] 19:36, 22 2009 (CEST).

Per quanto riguarda Gaetano Pitta, nato a Lucera il 16 marzo 1857 e morto a Roma il 21 gennaio 1950, la data di pubblicazione del suo giornale "Il Foglietto" è il 19 dicembre 1897 e non 1887. Vedi il periodico “Il foglietto”, che vide la luce nel 1897 sotto la direzione di Gaetano Pitta. [22] e qui (http://www.clubunescolucera.it/index.php?id=93). Di Gaetano Pitta ho trovato nel n° 2 dei "QUADERNI DELLA PRO-LOCO" di Lucera, pubblicato il 24 agosto 1974 (Scrittori e poeti di Lucera, Lucera Editrice C. Catapano - 1974), un breve elenco dei suoi scritti: 1- "AGLI ANZIANI E AI GIOVANI SOCIALISTI DELLA SEZIONE G. MATTEOTTI DI LUCERA", Manifesto del 1946; 2- "PER IL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL FASCIO OPERAIO", Conferenze del 13 ottobre 1895; 3- "COR CORDIUM", Conferenza tenuta agli Ospizi Riuniti di Lucera il 3 aprile 1921; 4- "LA IETTATURA", Conferenza, Lucera 1905; 5- "RICORDI" (in Gaetano Gifuni, Lucera s.d.); 6- "EDMONDO DE AMICIS", Conferenza, Lucera 1909; 7- "PENSIERI POLITICI", Conferenza, m.s.

Ciao e alla prossima.--Santajusta (msg) 13:53, 13 nov 2010 (CET)[rispondi]

Sposto dalla voce il seguente paragrafo visto la non chiara paternità del testo --AKappa (msg) 16:07, 16 mar 2011 (CET)[rispondi]

Santa Justa[modifica wikitesto]

Nel romanzo viene descritta la Quercia di Santa Justa, pianta che prende il nome proprio dal romanzo[1]. Si tratta di un albero secolare di circa 900 anni che si trova nei dintorni di Lucera. La pianta è definita dall'UNESCO come pianta di notevole importanza dal punto di vista storico, culturale e ambientale. La quercia è segnalata anche dal WWF[2].

Il romanzo narra la storia della colonia saracena di Lucera dopo la sconfitta di Manfredi e la presa della città da parte di Carlo I D'Angiò. Il cavaliere Santa Justa altri non è che il marchese Federigo da Montecorvino, la cui figura ricorda molto quella di Robin Hood, avendo egli operato in favore della popolazione vessata dagli Angioini alla destituzione degli Svevi di Federico II[3]. Il romanzo diffonde la figura del protagonista da eroe conosciuto in ambito locale a eroe conosciuto in ambito nazionale.

  1. ^ Massimiliano Monaco, La quercia di Santa Justa, su clubunescolucera.it, UNESCO, 09-12-2008. URL consultato il 10-12-2008.
  2. ^ Ennio Granieri, A Lucera le querce più grandi della Puglia, su meridiano16.com, Meridiano. URL consultato il 10-12-2008.
  3. ^ Sulle orme di Santajusta (PDF), su viaggiaimpara.trenitalia.com, Trenitalia. URL consultato il 10-12-2008.

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