Discussione:Fioretto (disambigua)

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Mi sento in dovere di spiegare agli amici wikipediani che questo stub da me iniziato non voleva e non vuole essere una semplice voce da dizionario. Era ed è mia intenzione corredare ogni significato con esempi e citazioni. Purtroppo si è fatta ora tarda ed ho saputo solo ora che domani dovrò partire ed assentarmi per qualche giono. Chiedo quindi scusa prima di tutto pe essermi azzardata a spostare la voce Fioretto a Fioretto e di non aver ancora provveduto a modificare i numerosissimi link in entrata e soprattutto di dover lasciare la voce in sospeso. Sarò ben contenta se qualquno volesse riprendere questo stub e, in mia asssenza continuarlo. Vi assicuro comununque che ho le idee chiare su come deve venire la voce e, se avrete la pazienza di aspettare un po' di giorni continuerò.--Paola (msg) 01:09, 16 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Inserisco qui i contenuti dell'Utente, adatti per una voce da dizionario. --No2 (msg) 20:07, 23 apr 2012 (CEST)[rispondi]
*'''Fioretto''' è un [[segno linguistico]] che può assumere [[significato|significati]] differenti secondo il contesto a cui si riferisce. Uno dei primi significati è quello di piccolo [[fiore]] ed è spesso stato assunto nelle pagine dei [[poeta|poeti]] con un'intenzione [[vezzeggiativo|vezzeggiativa]] o come [[forma]] [[poesia|poetica]]. Si possono trarre in questo caso alcuni esempi, come da [[Dante Alighieri|Dante]] "''I fioretti, dal notturno gelo/ chinati e chiusi, poi che 'l sol li imbianca/ si drizzan tutti aperti in loro stelo.''" <ref>Dante Alighieri, ''La Divina Commedia'', Società Dantesca Italiana, Firenze, 1921, ''Inf.'', 2-127</ref>, da [[Francesco Petrarca|Petrarca]], dal [[Angelo Poliziano|Poliziano]] "''Zefiro già di be' fioretti adorno/ avea de' monti tolta ogni pruina.''" <ref> Angelo Poliziano, ''Le stanze'', a cura di [[Giosuè Carducci]], Bologna, 1912, St. I-54</ref>, dall'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]] e da altri numerosi poeti. Assume [[connotazione]] [[appellativo|appellativa]] se il termine fioretto viene utilizzato per rivolgersi alla [[donna]] [[amore|amata]] come nel caso di [[Matteo Maria Boiardo]] <ref>Matteo Maria Boiardo, Il Canzoniere, a cura di C. Steiner, Torino, 1927, 50-85</ref>, in questi versi del suo [[canzoniere]]: "''Vago fioreto, io non ho vista audace/ che fissamente ardisca de guardarti''". Se usato al [[singolare]], ''fioretto'', può avere il significato di avvenimento o detto memorabile "''Vi dirò ancora un fioretto che, poco innanzi a questo ragionamento che fece col santo frate, avvenne.''" <ref>[[Matteo Bandello]], ''Opere'', a cura di [[Francesco Flora]], 2 vol., Milano, 1952, II-5221</ref> mentre, se usato al [[plurale]], ''fioretti'', si vuole indicare una [[antologia]] o [[florilegio]] oppure una scelta di brani scelti "''Questo Isopetto, che è in lingua latina, fue tratto da quello certi fioretti come piacque allo scrittore''" <ref>''Commento alla Divina Commedia d'Anonimo fiorentino'', a cura di [[Pietro Fanfani]], 3 voll., Bologna. 1866-1874, I- 490</ref>. ==Note== <references/>