Discussione:Dizione della lingua italiana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Come mai la voce è stata spostata da Ortoepia a Dizione? Dizione indica un modo di pronuncia, non ha valenza positiva o corretta, mentre ortoepia sì. --Wanjan 16:25, 29 gen 2014 (CET)[rispondi]

Sul Devoto-Oli 2008 riporta al lemma "dizione" la definizione "modo di leggere o recitare conforme alle esigenze del testo"... Qualcuno può dare altre definizioni? Questa mi pare proprio non voglia dire nulla... In recitazione, con dizione si intende in genere quegli insegnamenti che indicano le caratteristiche fonetiche standard delle parole italiane (o di altre lingue a seconda; in termini non tecnici, "la pronuncia corretta"; lo dico per esperienza personale, non ho fonti, quindi sarebbe meglio cercarle). Di primo acchito, mi sembra che "ortoepia" e "dizione" possano essere in larga parte sinonimi (anche qui dovremmo cercare una fonte). --SynConlanger (msg) 13:54, 30 gen 2014 (CET)[rispondi]
Ho sostituito dizione con pronuncia, parola utilizzata nei dizionari di pronuncia, per l'appunto. --IlDandy (msg) 02:43, 16 giu 2017 (CEST)[rispondi]
No, hai mai letto un libro professionale su questo tèma? Dimmi qualche fonte. Non si tratta semplicemente della pronuncia ma invece della dizione corretta. --129.206.247.112 (msg) 11:49, 17 giu 2017 (CEST)[rispondi]

bigliétto, egrègio[modifica wikitesto]

Perché la parola bigliétto viene menzionata? Concorde con il primo punto nei suffissi dei diminutivi in "-iett". Però bigliétto e fogliétto non vengono pronunciate [jett], bensì [ʎʎett]. Inoltre, non ci sono due vocali dopo consonante in egrègio, ma solo una, perché la i non viene pronunciata. Indica soltanto la pronuncia della g dolce. --2.245.90.251 (msg) 22:09, 2 lug 2016 (CEST)[rispondi]

Perché zaffiro, zefiro, zafferano, Zacinto sono eccezioni? Non hanno la consonante muta nella seconda sillaba, quindi non contraddicono la regola. --2.245.155.98 (msg) 15:58, 3 lug 2016 (CEST)[rispondi]

sono completamente inesperto di dizione.

   mi chiedevo... viene detto che la z è sonora (dz) nei suffissi dei verbi in -izzare (organizzare).
   quindi il verbo "aizzare" è un'eccezione? Oppure per regole precedentemente evidenziate non lo è?
   grazie. 37.160.54.16 (msg) 15:44, 22 lug 2022 (CEST)[rispondi]
   

Si tratta di due tipi di verbi diversi. Aizzare è un verbo singolo in cui la radice è aizz-, con una sua pronuncia a sé, mentre la desinenza è -are. L'altro tipo riguarda invece una serie di verbi (organizzare, sterilizzare, massimizzare, centralizzare, stabilizzare, socializzare, e molti altri) in cui -izzare è una desinenza (-izz- + -are) formata con l'infisso -izz- di origine greca che si pronuncia con la z sonora. Sono verbi facili da riconoscere perché -izzare è sempre preceduto da un'altra parola (organo, sterile, massimo, ecc). Non si tratta di eccezione perché sono due casi completamente diversi e aizzare solo per puro caso sembra avere l'uscita -izzare.--Ptolemaios (msg) 16:19, 22 lug 2022 (CEST)[rispondi]