Discussione:Dialetto palermitano

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Ho preferito eliminare la dicitura "paliemmitanu". Piccolo commento: se dobbiamo fare i "tasci" (chi è palermitano mi capisce, per gli italiani: "tamarri") possiamo lasciare "paliemmitanu", altrimenti scriviamo seriamente e con cognizione di causa circa il dialetto palermitano. Vorrei proprio sapere chi ha aggiunto quelle "traduzioni" tra parentesi.

Per ogni chiarimento (che ovviamente non ammetterà ritrattazioni o sconfessioni) si invita a seguire il paragrafo "Palermu vs. Paliemmu" nella discussione che accompagna la pagina sulla città di Palermo.

--- Ma siamo sicuri che CICIRI e di origine spagnola ? Non assomiglia affatto alla parola GARBANZO (che vuol dire cece). Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.71.220.122 (discussioni · contributi).

Va da sé che terra, sempre e cece in palermitano vengono dritti dritti dal latino: ciciri < cicer. Altrimenti dovremmo credere che prima dell'avvento degli spagnoli i palermitani per molti secoli non conoscessero affatto queste parole (e chissà perché gli spagnoli invece sì...). Che esista una coincidenza fonetica tierra-tierra o siempri-siempre è un altro paio di maniche, se è solo per questo in catalano finestra si dice finestra, chissà se la parola italiana viene da laggiù... --Erinaceus (msg) 17:48, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Fonetica del palermitano[modifica wikitesto]

Da non siciliano che però conosce e frequenta l'isola mi stupisco della povertà di questa voce. Manca, ad esempio, qualsiasi accenno alla dittongazione della "e" e della "o", tipica del palermitano di città ("bieddu" al posto del trapanese "beddru", "cacuoggiola" per "cacoggiola" - carciofo - e così via...). Non mi sento per ora in grado di affrontare l'argomento ma credo che sarebbe il caso di farlo. --Gehadad (msg) 16:01, 9 ott 2022 (CEST)[rispondi]