Discussione:Comunicazione

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trasferisco qui in discussione la sorta di firma all'articolo posta dal contributore. Segnalo che data la tematica complessa, l'articolo andrebbe controllato per autenticarne l'originalità (non vorrei che in alcune parti fossero stati violati dei copyright) e la validità in termini di contenuto. Io mi sono per ora limitato a spersonalizzare - almeno all'ingrosso e prevalentemente nella prima parte del testo - il modo espositivo in prima persona plurale (che secondo me su wikipedia non sta bene, poichè il modo di scrittura dovrebbe essere asettico, asciutto e nei limiti impersonale). Twice25 21:32, Mag 31, 2004 (UTC)



By "http://www.giammy.com" Gianluca Moro --- This document was translated from LATEX by "http://para.inria.fr/~maranget/hevea/index.html" HEVEA.


Lo stile personalistico è anomalo, i temi trattati possono essere interessanti e toccare la "filosofia" dei contenitori di conoscenze. Si potrebbe mantenere questo scritto come parte di un Dialogo? Altri pareri renderebbero un po' più impersonale la pagina. Ma sarebbe facile/opportuna la sua gestione? Almit39 12:54, Ott 1, 2004 (UTC)

Un tentativo di definizione alternativa[modifica wikitesto]

La comunicazione in Italia è ciò che l'uomo adopera per veicolare informazioni, merci (con la logistica), persone, o anche capitali (spesso tutti questi movimenti sono correlati). Essa è cioé un metodo per muovere tali entità.


Notare che discorda con quella proposta nell'articolo.--Truman Burbank Lug 7, 2005 19:55 (CEST)

Un intervento "radicale"...[modifica wikitesto]

Chiedo scusa in anticipo per il carattere alquanto drastico del mio intervento. Ho ponderato a lungo la possibilità di interventi migliorativi sul vecchio testo per quanto riguarda il mio ambito di competenza (comunicazione interpersonale, conflitto, ascolto). Alla fine ho deciso che, dal mio punto di vista, molto poco della vecchia versione valeva la pena di essere salvato. Questo perché si tratta di un testo scritto nello stile di un saggio o di una riflessione diaristica, ed è molto poco informativo riguardo alla vasta gamma di questioni connesse con il tema. Inoltre sono diversi mesi che il testo non subisce modifiche sostanziali. Ho pensato quindi che fosse tempo di dare una scrollata.... Ho inserito allora una nuova versione dell'articolo nella pagina principale, e per facilitare il confronto con il vecchio testo lo riporto qui in calce. gianni 23:22, Ago 8, 2005 (CEST)

versione dell'articolo antecedente allo 08.08.05[modifica wikitesto]

La comunicazione è tutto ciò che l'uomo adopera per attraversare il tempo e lo spazio: in una parola, il mezzo (in latino medium, utilizzato più frequentemente nella voce plurale, media).

Attraverso la comunicazione si possono veicolare informazioni, merci (con la logistica), persone, o anche capitali; spesso tutte queste cose coincidono. A seconda dei vari attori coinvolti, del tipo di contenuto veicolato, del tipo di comunicazione vengono coinvolte scienze umane oppure scienze esatte, con l'impiego di una notevole quantità di figure professionali. Alle comunicazioni viene accreditata una buona parte dello sviluppo della civiltà umana.

Esiste la comunicazione? E, se sì, in che cosa consiste? L'esperienza di due persone che parlano tra di loro è assai comune nella vita di ciascuno e senza ombra di dubbio pone di fronte ad un esempio di comunicazione: del resto all'essere umano questo è il caso che interessa maggiormente, anche se non è certamente l'unico.

Per esaminare il tema della comunicazione occorre prima di tutto individuare gli elementi caratteristici di questa situazione, in relazione al problema che ci si è posti: si tratta di due persone, ma in realtà ciò che interessa, per il momento, sono le menti di queste persone; sono queste infatti che comunicano, e questa affermazione non si può certo contraddire, non essendo ancora stato definito né il significato di comunicazione, né quello di mente.

La comunicazione come interazione tra due menti[modifica wikitesto]

Del resto, come in ogni esposizione è pur necessario partire da qualche punto fermo: nel nostro caso si potrebbe affermare che non è dato sapere cosa sia la comunicazione né cosa è una mente; si è però certi che le due cose sono collegate.

In altre parole, si potrebbe dire che la comunicazione rappresenta una interazione tra due menti: una definizione molto semplice, di quattro sole parole, ma che in realtà non vuol dire nulla nascondendo al suo interno tutta la complessità di ciò che il termine interazione e il termine mente possono rappresentare.

A ben guardare, in realtà, si può semplificare un po', dicendo che comunicazione è interazione tra due, anche senza specificare cosa sono i due elementi che interagiscono: come nell'esempio delle due persone che parlano, in quanto fa parte dell'esperienza comune; ma il fatto che siano persone a comunicare è ininfluente, ed ancora si può ridurre la definizione dicendo che "comunicazione è interazione" non essendo rilevante il fatto che ad interagire siano 2 o più elementi.

Non si specifica di quali elementi si tratti, prima di tutto perché -già al primo tentativo - appare in campo un concetto molto più complesso da definire della comunicazione, e poi perché ad interessare sono in questo caso le caratteristiche di questi elementi più che il sapere con precisione di quali elementi si tratti: e la caratteristica fondamentale degli elementi che comunicano è la capacità di interagire comprendendo ciò che viene comunicato.

In effetti, la mente fatta uscire dalla porta sembra rientrare dalla finestra, in quanto una delle caratteristiche principali della mente è proprio quella di interagire con il mondo esterno.

Il tentativo di definire il rapporto esistente tra comunicazione e mente ci porta a considerare il profondo interesse sviluppato, soprattutto nell'ultimo periodo, da una disciplina che di mente si è sempre occupata: la psicologia.

Il legame comunicazione-mente[modifica wikitesto]

Sembra che non ci si riesca a liberare della mente volendo discutere di comunicazione: ma questi due concetti sono realmente legati assieme? Vale la pena di separarli per esaminare il contesto che ne risulta.

Prendendo in considerazione l'idea di una mente completamente isolata da qualsiasi elemento esterno a se stessa è possibile valutare che tale entità si trova nella condizione di non avere alcuna informazione proveniente da una qualsivoglia fonte. Ci si trova di fronte ad una primo oggettivo limite della immaginazione umana: è il caso di una qualsiasi cosa situata in un ambiente chiuso che non soddisfi i criteri esposti poiché si trova a percepire un confine oltre al quale non può andare, ma tale confine è pur sempre uno stimolo proveniente dall'esterno.

In secondo luogo, accettando l'esistenza di una tale entità, non si sarebbe in grado di verificarne l'esistenza in quanto tale verifica impone di osservarla e quindi di entrare in relazione con essa1.

Quindi si può dire che una mente isolata non può esistere, o che comunque, se esiste, non siamo in grado di verificarne l'esistenza2>.

La comunicazione si presenta quindi come un concetto strettamente legato al concetto di mente, o meglio rappresenta un mezzo esplicativo della stessa, un prerequisito necessario allo sviluppo, e quindi alla presenza di una mente.

E come la percezione della mente è condizionata dal mezzo, la comunicazione, che la rende manifesta al mondo esterno, cosí la comunicazione è influenzata dal mezzo usato per comunicare.

La comunicazione in relazione ai metodi di comunicazione[modifica wikitesto]

Parlare di comunicazione ha senso solo individuando il mezzo di comunicazione che si intende utilizzare: se non c'è il mezzo, non c'è comunicazione: questo fatto può considerarsi abbastanza intuitivo vedendo la comunicazione come un passaggio di informazioni tra due persone (continuiamo ad usare l'esempio delle persone, anche se non è detto che la comunicazione non possa coinvolgere elementi diversi3 ).

Dunque, accettanndo una comunicazione in assenza di mezzo, si accetta che alcune informazioni presenti in una persona, ad un certo punto compaiano in un'altra persona, in maniera spontanea e senza alcun collegamento: può essere accettabile una ipotesi del genere? non rivoluziona la nostra concezione di comunicazione? non è assurda? Si è assurda, ma forse è proprio questa l'essenza della comunicazione, e che il mezzo è un puro accessorio, ed in più non sempre le informazioni che vengono comunicate, utilizzano ciò che appare come il mezzo di comunicazione per passare da una persona ad un'altra.

Quindi la comunicazione, pur essendo una cosa separata dal mezzo, ne è altamente influenzata: se utilizzo il codice Morse, cercherò di limitare il messaggio allo stretto necessario, cercando di condensare il più possibile, se utilizzo una lettera userò un tono tendenzialmente più formale rispetto ad una telefonata: dove qui posso inserire una battuta, la stessa sarà probabilmente evitata nella lettera: il mezzo influenza la comunicazione, ciascuno in un modo diverso, e quindi si potranno individuare dei mezzi di comunicazione particolarmente adatti a trattare un certo argomento, ma inadatti ad un altro.

Vediamo alcuni mezzi che possono essere usati nella comunicazione, con le loro caratteristiche:

Discussione[modifica wikitesto]

La discussione consente un scambio di idee tra due o più persone, scambio che può essere impostato ad un livello più o meno paritario, nel senso che ci può o meno essere chi conduce la discussione, ma in ogni caso è molto difficile che un colloquio proceda rigidamente a senso unico.

Anche se si tratta semplicemente di una persona che passa delle informazioni, questa ottiene un feedback dall'interlocutore, e più in generale, anche in un rapporto tra insegnante e studente, l'insegnante si trova ad apprendere dallo studente delle informazioni di cui prima non era in possesso.

La prima caratteristica di una discussione è quindi la presenza di un canale di comunicazione bidirezionale.

Un'altra importante caratteristica di una discussione è la non rigidità della stessa: ci può essere una traccia guida che verrà seguita, ma la discussione è di per se aperta a variazioni dipendenti dal contesto, in particolare ci possono essere approfondimenti non previsti in origine, chiarimenti richiesti al volo, spiegazioni saltate perché ritenute inutili. Questo si presta ad una forte adattabilità, ma anche alla possibilità del travisamento della discussione se ricordata a posteriori dai partecipanti alla stessa: la flessibilità della discussione è uno dei suoi punti di forza, ma forse anche il suo maggior punto debole.

Un'altro punto di forza, forse il maggiore, consiste nel fatto che la discussione prevede un rapporto personale tra gli interlocutori, quindi lo scambio di parole è solo una parte del mezzo usato per comunicare, e non è detto che sia la più importante. Nel caso la discusione coinvolga elementi pratici (ad esempio l'esecuzione di una determinata manovra manuale), la dimostrazione pratica può essere molto più significativa di un qualsiasi discorso. E nello stesso tempo, dalla dimostrazione pratica, possono nascere una serie di problemi la cui spiegazione non era stata presa in considerazione, come pure divagazioni o considerazioni, che, pur non essendo strettamente correlate all'argomento in questione, ne possono rendere più comprensibili alcuni aspetti.

Uno dei maggiori limiti della discussione consiste nel fatto che per passare un messaggio, è necessaria la presenza della persona che possiede il messaggio, limitando cosí la velocità di trasmissione dello stesso.

Il libro[modifica wikitesto]

Nella discussione abbiamo quindi una interattività ad una immediatezza che dà una forte flessibilità alla comunicazione, e soprattutto la capacità di affrontare temi difficilmente comunicabili con altri mezzi, ma richiede la contemporanea presenza di entrambi gli interlocutori nello stesso luogo e nello stesso tempo.

Questo grosso limite viene ovviato dal libro: rispetto alla discussione consente di rendere indipendenti quelli che prima erano gli interlocutori, rende il messaggio diffondibile in maniera molto più facile, ma come mezzo di comunicazione ha una serie molto forte di limitazioni: si tratta di un canale a senso unico, da una fonte ad un destinatario generico, a cui manca essenzialmente qualsiasi feedback, e si basa su un mezzo che può trasmettere solo parole ed immagini.

Rispetto alla discussione è un mezzo che passa una informazione molto più distillata, o anche meno immediata.

Questo può rappresentare un vantaggio per il contenuto del libro stesso in quanto l'autore è costretto a riflettere e probabilmente a chiarirsi egli stesso le idee: prima procedere a (de)scriverle, può riordinarle, rivederle, (può dire ehi R., guarda un po' cosa ho scritto, e, quando R. risponde ma non hai mica niente di meglio da fare, buttare via tutto!).

Questo è un processo che alla fine dovrebbe portare alla distillazione del messaggio, cioè a renderlo chiaro per tutti.

In realtà l'autore non potrà mai ottenere la chiarezza di un rapporto personale, soprattutto perché i propri interlocutori sono sconosciuti, e magari non hanno mai preso in considerazione i problemi esposti nel testo in questione, mentre l'autore potrebbe averci riflettuto per anni. Ed inoltre non è detto che, trattandosi di materiale scritto, di cui uno può dire scripta manent, il messaggio sia privo di ambiguità.

Il libro è di per se una struttura lineare che poco si presta alle divagazioni tipiche di una discussione: in questo caso deve essere il lettore che procede alle proprie divagazioni, ai collegamenti incrociati, alle associazioni. Questo è un limite del libro, ma anche una opportunità per il lettore, o forse una selezione naturale del lettore: solo se il lettore è sufficientemente interessato ed ha compreso il messaggio riesce a costruirsi i riferimenti mancanti. E dal punto di vista del lettore, questa fatica in più è sicuramente compensata da una migliore comprensione finale del tutto.

Internet[modifica wikitesto]

E dato che ormai siamo tutti in rete, e tutto è in rete, vediamo di individuare quali sono le caratteristiche di Internet come mezzo di comunicazione: storicamente Internet è nata come un meccanismo per coordinare il lavoro di più persone geograficamente dislocate in maniera tale da rendere impossibili incontri personali. La tipologia di comunicazione che internet doveva sostituire era quindi la discussione, a cui manca però il rapporto personale, come nel libro, anche se a questo si può in parte supplire grazie alla velocità della comunicazione, per cui è possibile ottenere velocemente dei feedback, e modificare al volo la propria esposizione in funzione di questi.

Comunicazione come catalizzazione[modifica wikitesto]

La comunicazione è un catalizzatore

L'idea del catalizzatore è la seguente:

è possibile comunicare con altre persone? SI (anche perché dire di no non mi piace proprio)

date 2 persone che comunicano, il messaggio che viene trasmesso dalla prima persona alla seconda, è uguale a quello che la seconda percepisce,se è in grado di percepire.

SI?? (?? == questo è un si più incerto del precedente, come si può passare questo messaggio su un testo scritto?)

In realtà anche questo è un si perché dire di no non mi piace, però, date tutte le ambiguità che possono esistere nel linguaggio scritto-parlato-mimico-espressivo e qualsiasi altro tipo di linguaggio si voglia includere, anche un no potrebbe essere giustificato.

In fondo però le idee passano da una persona all'altra, magari a volte vengono travisate, però negare completamente la possibilità di comunicazione è abbastanza irreale.

Quindi la risposta può essere un SI? (un po' meno incerto del precedente).

Andando un po' più sul pratico, che con il filosofeggiare troppo mi viene mal di testa, posso pensare a 4 parecchi casi diversi in cui avviene una comunicazione corretta pur attraverso un mezzo altamente ambiguo:

esempio 1: M entra in laboratorio e chiede ad A "dov'è l'affare?" ed A risponde coerentemente alla domanda. Non ti domandare cos'è "l'affare" non è niente di particolare (se non una cosa generica) ma A risponde sapendo in realtà cosa M sta facendo in quel momento e cosa gli dovrebbe servire.

esempio 2: al liceo G e S sono assieme in banchi vicini nell'aula di disegno e capitava ogni tanto mentre facevamo i desegni, che uno dei due chiedesse all'altro "e questa linea quanto lunga la fai": nessuno dei due stava guardando cosa l'altro faceva, ma la risposta era quasi sempre giusta: stavamo lavorando sulla stessa cosa, e quindi anche se non eravamo sincronizzati come velocità era assai probabile che se Simone aveva un dubbio su qualcosa, io lo avessi già avuto, o mi stessa venendo lo stesso dubbio (di certo se la linea era definita, Simone non mi chiedeva niente, quindi in realtà l'ambito di risposta, apparentemente molto ampio (in un disegno ci sono un sacco di linee) era in realtà assai ridotto da condizioni al contorno.5

Ma allora la risposta è SI! (non ci sono più dubbi che si può comunicare)! Questa è una conclusione che mi piace!

Resta il problema del conciliare l'ambiguità del mezzo di comunicazione con l'esattezza del messaggio che viene passato. Come mai il messaggio passa correttamente anche se il mezzo è ambiguo? L'idea per rispondere a questo è che noi ci troviamo a recepire un messaggio, e ciò che recepiamo dipende in (minima) parte dal mezzo ed in (gran) parte da altri fattori, fra cui in modo preponderante da ciò che sto pensando io in quel momento:

esempio 1: se uno ti fa un bel discorso, magari anche interessante ed esposto chiaramente, ma stai pensando ad altro di certo non ti resterà nulla di ciò che ti viene detto.

esempio 2: se ti viene esposta una cosa che non hai mai sentito dire prima la capirai con difficoltà mentre se ciò che ti viene detto è un qualcosa su cui hai lavorato personalmente, può essere anche 10 anni prima, può essere che ci sia stata una evoluzione in quel campo di cui non eri al corrente, ma è probabile che, pur essendo una evoluzione a cui non hai mai pensato personalmente, tu lo capisca velocemente.

Quindi una comunicazione è veramente efficace quando la stessa riesce a stimolare alcune idee già presenti 6 nella tua testa, anche se magari si tratterà di idee che da sola non avresti elaborato fino alla fine. (CONTROESEMPIO: se ho una idea fissa, tipo questa cosa non si può fare, è molto difficile che la faccia anche se mi spiegano per filo e per segno come farla: prima devo convincermi che si può fare, e poi (forse) la faccio).

In fondo è ciò che fanno i catalizzatori nelle reazioni chimiche: i componenti ci devono essere, ma serve un catalizzatore perché la reazione possa essere portata a termine.

In riferimento alla NOTA 1, avevo usato 'n' perché se dici ad un matematico "n elementi", questo capisce già che sono un certo numero, di solito grande, di elementi: stimolo con l'uso di questo termine un certo settore di conoscenze già presenti nell'interlocutore.


CONCLUSIONE: la comunicazione è un catalizzatore di idee: l'affermazione, ad orecchio suona bene!

P.S. Problemi aperti: ma allora tutti sanno tutto di tutto, basta stimolarli opportunamente????

  1. Vedi Heisenberg, il principio di indeterminazione: qualsiasi osservazione porta ad una perturbazione di ciò che viene osservato
  2. Dio potrebbe essere un esempio di mente di questo tipo: potremmo mai dimostrarne l'esistenza?
  3. si può avere una comunicazione anche tra animali o tra vegetali: vedi il bambu nero, che fiorisce una volta ogni secolo, nella primavera dello stesso anno in tutto il mondo: è questo un caso di comunicazione tra vegetali, o no? O anche tra cose non animate, salvo poi il fatto che tali informazioni non vengono interpretate: un computer può interpretare le informazioni che possiede?
  4. avevo scritto pensare ad n casi diversi
  5. in entrambi i casi la domanda è presentata in forma altamente essenziale, quindi la tua risposta (ESSENZIALITÀ) è corretta e si inserisce bene anche nel mio discorso sulla catalizzazione
  6. Una volta una persona aveva appuntamento con un tizio, e mi chiama perché avvisi il tizio che lui arriverà entro 10 minuti: alla mia domanda ma se arriva tra 10 minuti cosa serve che lo chiami adesso mi ha risposto cosí intanto si mette nell'ottica di idee che mi deve parlare e quando arrivo io è già pronto per la discussione.

Fine della vecchia versione dell'articolo

Comunicazione filosofica[modifica wikitesto]

Aggiungo all'incipit il tema della comunicazione filosofica trattato separatamente nelle voci indicate come links interni.--Gierre 06:45, 10 mar 2007 (CET)[rispondi]

La prima voce di it.wikipedia[modifica wikitesto]

Forse non tutti sanno che questa è stata la prima voce creata su it.wikipedia. Questo però non vuol dire che sia un reperto storico da "non toccare". Al contrario, bisognerebbe fare dei miglioramenti a questa voce, che è su Wikipedia da ben 8 anni! Strano che dopo 8 anni questa voce giaccia ancora in condizioni pietose... Sotto i volontari! --Aushulz (msg) 21:21, 28 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Comunicazione (economia)?[modifica wikitesto]

Questa voce parla di un senso specifico del termine in ambito economico. Non sarebbe meglio spostarla in Comunicazione (economia)? E creare una voce generica Comunicazione che esponga il concetto in maniera generale (per comunicazione si intende "the activity of conveying information" dice en.wiki ed è questa la definizione principale di comunicazione). --SynConlanger (msg) 13:27, 8 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Vagliare questa pagina[modifica wikitesto]

Questa pagina è divisa in tre parti, 1) una parte aziendale, 2) il capitolo Comunicazione#Studi e descrizione che è da riscrivere e 3) un modello generale. Prima di tutto bisogna decidere di cosa deve parlare questa pagina, la comunicazione in generale (e si risposta) o aziendale. Se prima non si fa questa scelta non possiamo decidere cosa fare. Quindi?--Pierpao.lo (listening) 13:06, 1 nov 2012 (CET)[rispondi]

IMHO il tuo approccio è corretto: trattiamo la comunicazione in generale, salvo dedicare una sotto-sezione alla comunicazione nel marketing. Questa voce, con una corposa riscrittura, dev'essere la base per quella sotto-sezione (e magari i suoi contenuti possono essere scorporati)--Formica rufa 13:15, 1 nov 2012 (CET)[rispondi]
@Pierpao: posso cancellare l'altra voce in cui hai messo il {{WIP}}? Se c'è qualcosa di utile credo sia il caso che te lo salvi in qualche sandbox per poi usarlo nella nuova voce. Restu20 17:50, 1 nov 2012 (CET)[rispondi]
Scusate, non ho esattamente seguito la discussione e gli spostamenti, quindi dirò semplicemente la mia opinione: sono d'accordo nell'avere una voce generica Comunicazione che tratti del processo di scambio di informazioni. Le informazioni di marketing originali erano abbastanza a mio parere per creare una voce Comunicazione (marketing) con quelle info (come avevo proposto nella discussione sopra). Il fatto è che in tutte le voci di linguistica in cui compare il termine "comunicazione" il link ovviamente portava a Comunicazione dove di comunicazione verbale non si parla/ava affatto. Per questo proposi lo spostamento. Esiste una voce Comunicazione non verbale ma non una voce che sia o contenga informazioni su Comunicazione verbale... Questo fatto andrebbe rimediato. Nel caso, qualcuno potrebbe spiegarmi qui o in un PM cosa è successo finora? Grazie. Scusate l'inconveniente. --SynConlanger (msg) 20:18, 1 nov 2012 (CET)[rispondi]
Prego, tu hai perfettamente ragione ed anche io la pensavo come te, infatti l'avevo spostata, solo che essendo questa la prima pagina di wikipedia, si è deciso di sistemarla, perchè è scritta maluccio e scorporare la parte sul marketing dopo averla sistemata appunto.--Pierpao.lo (listening) 20:32, 1 nov 2012 (CET)[rispondi]

Riguardo all'impostazione della voce considerata "da controllare", ho dato una spulciata alla crono e ho trovato le maggiori riscritture e/o modifiche che potrebbero aver "spinto" la voce a trattare (cito dal dal {{C}}) la voce come una categoria analitica analitica anziché un argomento topico. Questo sia per escludere che la voce non abbia preso "naturalmente" questa direzione, sia per prendere spunto da versioni precedenti della voce per un eventuale riscrizione.

  • Primissima versione [1]
  • Grossa riscrizione (-10k) [2]
  • Grossa rimozione contenuti mai rollbakkata (-1,7k) [3]
  • Notevole integrazione (+1,4k) [4]

--MidBi 14:40, 4 nov 2012 (CET)[rispondi]

Template di avviso prima voce[modifica wikitesto]

Non si potrebbe mettere un avviso che indichi che questa è la prima voce scritta su Wikipedia?--Mauro Tozzi (msg) 15:14, 14 mag 2015 (CEST)[rispondi]

Come idea sarebbe carina, però trattandosi di una curiosità, a parte nella pagina Wikipedia:Scherzi e STUBidaggini/WikiRecord, dove già se ne parla, non so in quale sede sia più appropriato dare questa informazione. Forse si potrebbe festeggiare il "Compleanno della prima voce di Wikipedia" con un evento o una segnalazione al Bar, magari il 24 agosto 2019, quando raggiungerà la maturità (almeno in teoria) compiendo 18 anni! :D --Daniele Pugliesi (msg) 20:00, 24 feb 2018 (CET)[rispondi]

Non capisco bene che problemi segnali l'avviso P posto in questa voce. Che significa "Tutto l'argomento è trattato come categoria analitica anziché come argomento topico.", altrimenti detto: cosa andrebbe cambiato? --82.58.191.233 (msg) 17:41, 1 set 2020 (CEST)[rispondi]

L'avviso risale al 2008 ed è stato aggiunto da [@ Filippof], che pingo in modo che possa dare lui stesso chiarimenti sul significato della frase e magari riscriverla in modo da essere più comprensibile. --Daniele Pugliesi (msg) 22:07, 1 set 2020 (CEST)[rispondi]
Riapro questa discussione in quanto anche a mio parere è eliminabile: il testo è stato revisionato nella sua totalità dall'immissione della flag. Segnalo la discussione al progetto di competenza, dopodiché eliminerò la flag in caso di tacito assenso. --Sisittu99 (msg) 10:48, 11 ott 2023 (CEST)[rispondi]
Concordo pure io... pingo nuovamente [@ Ensahequ] e [@ Filippof] nel caso abbiamno ulteriori osservazioni. --Torque (scrivimi!) 11:23, 11 ott 2023 (CEST)[rispondi]

[ Rientro] Eliminato avviso, che effettivamente risale ad altra era. --Φilippoφ (500+ a.k.) - Discutimi 14:28, 11 ott 2023 (CEST)[rispondi]

problema nell'introduzione[modifica wikitesto]

nelle prime righe della pagine viene indicata la comunicazione come il processo che porta un messaggio da un luogo a un altro (o da una persona all'altra) mediante l'uso di un codice. questa concezione è sbagliata e superata già da diverso tempo in effetti. è già stato dimostrato in ambito linguistico che la teoria del codice non è in grado di soddisfare tutti i casi di comunicazione visto che essa avviene anche in assenza di codice o con codice discordante tra le parti coinvolte, cosa assai comune nell'ambito della comunicazione umana. ad ora la teoria più accreditata per il funzionamento della comunicazione umana è quella illustrata nella Teoria della pertinenza elaborata da Sperber e Wilson secondo i quali la comunicazione avviene grazie a delle facoltà mentali che ci permettono di stabilire quali sono gli stimoli utili da produrre o da recepre per comunicare una cosa. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 146.241.144.69 (discussioni · contributi) 17:19, 15 ott 2020 (CEST).[rispondi]

Teorie sulla comunicazione ce ne possono essere infinite. Quella indicata nell'incipit mi sembra molto più comprensibile rispetto a quella citata sopra. Eviterei di utilizzare definizioni così complesse. I contenuti di Wikipedia devono essere compresi dai lettori. Se una teoria è più precisa/corretta di un'altra, ciò va dimostrato anzitutto con una fonte autorevole e non autoreferenziale, ma anche in questo caso, se è troppo complessa, meglio indicare nell'incipit una teoria comprensibile ai più e poi spiegare nel corpo del testo la teoria più complessa.
Per analogia, si pensi ad esempio a tante voci sulla fisica, dove nell'incipit si da anzitutto una definizione più semplice e poi si approfondiscono le varie generalizzazioni, altrimenti bisognerebbe essere esperti in meccanica quantistica e chissà quale altro ambito avanzato della fisica per capire qualsiasi voce di fisica su Wikipedia. --Ensahequ (msg) 13:25, 11 ott 2023 (CEST)[rispondi]