Discussione:Chirone (astronomia)

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Varie versioni di Wikipedia parlano di un fantomatico satellite Chiron annunciato da Goldschimidt, e di cui non si seppe più niente. Io ho trovato le fonti originali dell'epoca, che raccontano tutta la vera storia. Non essendo abile in queste cose, preferirei che l'articolo fosse aggiornato da un wikipediano esperto (spero che questo messaggio sia accolto anche se non sono registrato). Ecco un riassunto dei fatti: 1) Goldschmidt, celebre scopritore di asteroidi, confidò il sospetto della scoperta di un nuovo satellite di Saturno a Moigno, direttore della rivista divulgativa "Cosmos", raccomandandogli prudenza, perché non era sicuro delle sue misure. Moigno, invece, preso dall'entusiasmo, proclamò la scoperta nel fascicolo del 19 aprile 1861, battezzando l'oggetto "Chiron". pag. 421 vedi https://books.google.it/books?id=zfFIAAAAcAAJ 2) Come il prudente Goldschmidt aveva temuto, subito scoprì che il micrometro l'aveva tradito: il "nuovo" satellite era in realtà il notissimo Giapeto, scoperto nel 1671! L'imprudente Moigno dovette affrettarsi a dare, nel fascicolo successivo del 26 aprile 1861, una mesta e imbarazzata smentita. pag. 449 vedi https://books.google.it/books?id=zfFIAAAAcAAJ 3) Il giorno dopo, uscì il fascicolo di "The Athenaeum" di Londra, che riportò il riassunto della prima comunicazione di Cosmos (senza accorgersi che era già uscita la smentita!). pag. 564 vedi http://books.google.it/books?id=rJlHAQAAIAAJ Athenaeum si accorse mai della comunicazione dell'errore? Ho cercato nei fascicoli di questo giornale fino a tutto il 1862, ma non sono riuscito a trovare altre comunicazioni su questo soggetto. In ogni modo, anche la smentita su Cosmos fu dimenticata, tant'è vero che ancora oggi gira questa storia, in realtà interrotta già nelle prime righe. Trovo che sia giusto chiarire la realtà dei fatti, perché si attribuisce la sventatezza a Goldschmidt, mentre fu di Moigno: se avesse aspettato solo qualche giorno, avrebbe saputo che non c'era alcuna scoperta da proclamare. Fabio Zugno, cultore di astronomia, Padova