Discussione:Catriceras

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Il genere Catriceras ha avuto una storia particolarmente travagliata, dall'anno della sua proposta (1978) all'anno del suo riconoscimento (prima da parte dei francesi poi da parte degli inglesi), nel 2013. Attualmente ha una grande importanza biostratigrafica e paleogeografica, perchè è tipico della Tetide mediterranea e risulta mancante nel nord Europa. C'è il dubbio che il livello a Catriceras della cava del Pallareto, M. Acuto, sia più antico di quello della sezione inglese di Wine Haven, dove è stato proposto lo stratotipo del limite; perciò sicuramente sono necessari ulteriori studi biostratigrafici per rispondere al dubbio posto. Federico Venturi, ora 18.54 del giorno 7/5/2019. Leggendo il mio precedente intervento del 7/5/019 e non sembrando sufficientemente chiari alcuni concetti importanti preciso meglio le idee su Catriceras e sulla biostratigrafia del limite Sinemuriano - Pliensbachiano. In Inghilterra (Wine Haven, Robin Hood's bay, Yorkshire) il limite Sinemuriano - Pliensbachiano è stato posto nel 2003 e 2006 subito sotto a un livello con Bifericeras donovani e Apoderoceras sp iuv. (aff. ad Apoderoceras subtriangulare); quindi l'inizio del Pliensbachiano si basa sui due generi menzionati. In Appennino (Tetide mediterranea) l'inizio del Pliensbachiano è marcato da Catriceras catriense (+ alcuni generi e specie, i cui esemplari sono stati trovati nello stesso livello di Catriceras; ricordiamo ad es. Omoderoceras cantianense Venturi e al. 2004, Paraderoceras picenum Venturi e al 2004, Periasteroceras medioevolutum Venturi 2010). Confrontando i due livelli (europeo e mediterraneo appenninico) viene da pensare che quello mediterraneo, ricchissimo di fossili quantitativamente e qualitativamente sia più antico, perchè ivi manca Apoderoceras (Eoderoceratidae monospinato) e perchè sono presenti anche ammoniti bispinati e "spoliati" (Omoderoceras "spoliato", Paraderoceras bispinato, Paramicroderoceras bispinato) che ricordano da vicino gli Eoderoceratidae sinemuriani; anche Periasteroceras ricorda le forme sinemuriane. Poichè non è possibile pensare ad un limite diacrono allora non resterebbe che considerare quello appenninico più antico, con il dubbio che la successione inglese non sia in realtà continua per un possibile "hiatus" sedimentario non visto. Federico Venturi, ora 17.52, giorno 8/5/2019. Dal punto di vista filetico alcune note di Wikipedia alla voce dicono che la voce è orfana, ma è orfana perchè l'origine del genere è dubbia, infatti non si è d'accordo con Howarth 2013, riguardo ad alcune questioni molto importanti. Non si è d'accordo sui generi che l'A. pone dentro i Tropidoceratinae; poi non si è daccordo che i Tropidoceratinae derivino dai Polymorphitinae; quindi non si è d'accordo che i Tropidoceratinae vadano posti dentro i Polymorphitidae e non si è d'accordo che i Polymorphitidae derivino dagli Eoderoceratidae. Per cui si deve dire che i Catriceras hanno un'origine incerta, però legata al passaggio Sinemuriano - Pliensbachiano. La ricostruzione paleogeografica dell'epoca (Meister, 2010) mostra che l'Appennino ha le sezioni del passaggio tra i piani, più lontane da quelle dello stratotipo GSSP, di qualsiasi altra località sia europea che mediterranea. Nell'Appennino e nell'Ungheria c'è il Catriceras, in NordEuropa no e manca anche in Tunisia e nel Subbetico. Nella ricostruzione paleogeografica si vede che l'Appennino era sotto l'influenza di correnti superficiali calde equatoriali, che potrebbero aver trasportato embrioni di ammoniti estranei a quelli europei provenienti dalla Tetide orientale. Una situazione poco conosciuta di rilevante interesse, però ancora da indagare. Una cosa su cui si è d'accordo con Howarth è la discendenza dei Tropidoceras (parte media del Pliensbachiano inferiore) dai Catriceras che sono più antichi (parte basale del Pliensbachiano inferiore).Federico Venturi, ora 19.41, del 9/6/2019