Discussione:Carlo Alberto di Savoia

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In data 10 maggio 2018 la voce Carlo Alberto di Savoia è stata sottoposta a un vaglio.
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Testo tutto d'un fiato. Meriterebbe qualche a capo, e magari una paragrafazione--Enzo 15:02, Ago 31, 2004 (UTC)

troppo commemorativo

CONTE DI BARGE E NON DI SARRE[modifica wikitesto]

Ho notato che si cita il fatto che Carlo Alberto sarebbe sfuggito a un posto di blocco austriaco usando il nome di "Conte di Sarre". Errore: il suo passaporto diceva CONTE DI BARGE. In effetti, i Savoia-Carignano erano anche conti di Barge. Carlo Alberto era molto bigotto e non voleva dire bugie...preferiva le meze verità.

Fonti unanimi:

http://books.google.com/books?id=zF0sAAAAYAAJ&pg=PA35&dq=carlo+alberto+conte+di+barge&client=opera&hl=it

http://books.google.com/books?id=j8oNAAAAYAAJ&pg=PA121&dq=carlo+alberto+conte+di+barge&client=opera&hl=it

http://books.google.com/books?id=l5EuAAAAYAAJ&q=carlo+alberto+conte+di+barge&dq=carlo+alberto+conte+di+barge&client=opera&hl=it&pgis=1

ecc. ecc.

Corretto come segnalato

Regime parlamentare[modifica wikitesto]

Il fatto che lo Statuto Albertino renda il Regno di Sardegna e poi quello di Italia una Monarchia parlamentare, come recita l'incipit della voce, non è affatto una cosa così limpida. Storici costituzionalisti come Carlo Ghisalberti (Storia Costituzionale d'Italia ..., Roma-Bari 1974) sfumano di molto questa tradizione storiografica, mentre Ettore Rotelli nei suoi studi più recenti tende a negare che si possa fare una simile affermazione. Credo sia più appropriato limitarsi a dire che lo Statuto "rese il Regno di Piemonte-Sardegna, prima, e l'Italia, poi, una monarchia costituzionale". Sarà una lunga evoluzione della prassi costituzionale a portare alla affermazione del regime parlamentare, che si avrà in modo certo solamente con la Repubblica.

Revisione e ampliamento della voce[modifica wikitesto]

In occasione della revisione della voce ho trovato alcuni brani che mi sembravano fuori contesto e alcuni altri di cui non ho trovato riscontro nelle fonti. Li riporto di seguito.

Fuori contesto:

Nel periodo d'esilio fiorentino sorse la voce popolare circa la sostituzione del primogenito, morto in un incendio, con il figlio di un macellaio, chiamato "Tanaca". Tale voce, in seguito, venne rafforzata dal mostrarsi delle enormi differenze fisiche e caratteriali tra Carlo Alberto e il figlio Vittorio Emanuele ed era così diffusa al punto che a crederci tra gli altri c'era anche una personalità come Massimo d'Azeglio. Di certo la culla andò distrutta divorata dalle fiamme e nello stesso incendio morì la nutrice mentre il bambino riportò solo due lievi scottature. Nello stesso periodo inoltre la regina era incinta del secondogenito che in seguito a questo episodio rischiò di perdere per lo spavento.

La popolare marcia di Radetzky con cui si chiude il concerto di capodanno a Vienna fu proprio composta dal compositore viennese Johann Strauss padre, per celebrare la vittoria austriaca a Custoza sull'esercito piemontese.

Sotto il suo regno nel 1831 fu scritta la Marcia Reale inno del regno d'Italia fino alla proclamazione della repubblica.

Senza fonti:

Il legame di parentela con Vittorio Emanuele I e Carlo Felice era molto tenue: erano cugini lontanissimi (tredicesimo grado di parentela, risalendo al capostipite comune Carlo Emanuele I). Dopo il matrimonio con Maria Teresa d'Asburgo-Lorena di Toscana, nipote della moglie di Carlo Felice, quest'ultimo e Carlo Alberto si trattarono sempre di zio e nipote, com'è d'uso, ma era un'affinità addirittura in doppia acquisizione, e quindi giuridicamente infondata (adfines inter se adfines non sunt).

A questo punto, però, al giovane principe fu consigliato di rientrare a Torino, nei domini della sua famiglia, dopo che il Congresso di Vienna lo riconobbe Principe Ereditario. In realtà, la famiglia regnante, soprattutto nella figura del fratello del re, non lo vedeva di buon occhio, ma ormai le sue quotazioni come erede al trono erano decisamente salite. La famiglia pensò addirittura di abolire la legge salica per permettere l'ascesa al trono alla figlia di Re Vittorio Emanuele I.

Per facilitare l'opera agli educatori, il principe fu mandato spesso presso il Castello Reale di Racconigi, una delle residenze dei Carignano. In questo periodo il principe sviluppò un forte affetto per la reggia e iniziò una serie di lavori di ampliamento e ristrutturazione che portò avanti anche una volta diventato sovrano. La reggia venne eletta nel 1832 residenza estiva e fa oggi parte del patrimonio dell'UNESCO.

in campo economico dimostrò interesse per la ferrovia valutando con i suoi tecnici la costruzione di una Torino-Genova e di una Torino-Milano che avrebbe dovuto favorire i commerci tra regno sabaudo e il Lombardo-Veneto austriaco. Quest'ultimo progetto prese il via nel 1840 con alcuni pareri contrari da parte austriaca. La ferrovia in ogni caso ebbe il pregio di avviare l'attività siderurgica nel regno ponendo ad esempio le basi di quella che sarebbe stata la Ansaldo a Genova.

A partire dal 1843 [il Piemonte] stipulò trattati commerciali con gli altri stati italiani e le principali nazioni europee. Trattati che sancirono l'avvio del graduale smantellamento del regime protezionistico sabaudo.

In campo militare fondò su suggerimento del maggiore La Marmora un corpo scelto: i Bersaglieri (1836). Come primo comandante del corpo delle Guardie del Corpo del Re che diventeranno i Corazzieri oggi in servizio al Quirinale, chiamò il fedele Carlo Ferrero della Marmora.

rinnovò gli Ordini cavallereschi, fondò l'Ordine Civile dei Savoia e aiutò la Chiesa soprattutto mediante le opere della regina.

Proprio nell'ambito della politica di rinnovamento di Carlo Alberto rientra anche il Caval ëd Brons. Il Re volle celebrare con una statua il personaggio più significativo della storia sabauda, Emanuele Filiberto, fondatore della potenza dinastica e territoriale dei Savoia. Questa statua si trova al centro di piazza San Carlo e fu commissionata nel 1831 a Carlo Marochetti. Il monumento fu fuso in Francia ed esposto al Louvre a Parigi nel 1838 e raffigura il Duca nell'atto di ringuainare la spada dopo la vittoria di San Quintino. Il Re, soddisfatto dell'opera, ricompensò Marochetti con il titolo di Baronetto. Il destino volle che qualche anno dopo, nel 1861, Re Carlo Alberto stesso fosse raffigurato da Marochetti in un'altra statua equestre che oggi si trova in Piazza Carlo Alberto a Torino, davanti al palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano, di proprietà della famiglia di Carlo Alberto fino alla sua ascesa al trono.

Arrivò a promuovere dei convegni scientifici e a firmare primo fra i sovrani italiani, la legge sul diritto d'autore. Sempre in ambito di rinnovamento culturale fondò il Medagliere e la Galleria delle Armi (una collezione di armature dei secoli precedenti).

Il progetto di costruzione delle ferrovie Torino - Genova e Torino - Milano causò attriti con l'Austria in quanto quest'ultima vedeva minacciato Trieste come porto privilegiato per le merci dirette in Germania.

Giunto a Milano il re il 12 aprile [1848] proclamò un plebiscito per l'annessione della Lombardia al Regno di Sardegna che lo avrebbe elevato per qualche tempo anche a signore di Milano, ma che gli avrebbe anche fatto perdere giorni preziosi per l'avanzata dell'esercito, che si arrestò dinanzi alle fortezze del Quadrilatero.

Un inno (Inno al Re, o La Coccarda), musicato dal compositore Luigi Felice Rossi, gli fu dedicato dal poeta risorgimentale fubinese Giuseppe Bertoldi.

[In esilio] Gli fu vicino in questo triste momento anche il fedele amico di sempre Carlo Ferrero della Marmora cui il re donò la propria spada.

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Giuseppe (Granducato di Toscana) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di San Ferdinando e del Merito (Regno delle Due Sicilie) - nastrino per uniforme ordinaria

--Xerse (msg) 22:05, 11 set 2013 (CEST)[rispondi]

Duca di Savoia[modifica wikitesto]

[@ Xerse]: nella riproduzione della lettera-patente che dà ai valdesi libertà di culto (si trova a http://verbaniaprotestante.blogspot.it/2016/02/17-febbraio-una-testimonianza-per-i.html ) Carlo Alberto si definisce tra l'altro "Duca di Savoia". O intendi qualcosa di diverso? (poi è chiaro che anche Vittorio Emanuele II è stato duca di Savoia, almeno fino al 1861) -- .mau. ✉ 14:12, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]

Che fosse stato duca di Savoia non stento a crederlo (anche se sarebbe utile comunque un riferimento), ma che lo divenne dal 1831 è un'informazione che andrebbe supportata da fonte e inserita nel testo della voce.--Xerse (msg) 13:32, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
[@ Xerse]: Perché? Il ducato di Savoia può essere rimasto senza duca alla morte di Carlo Felice? Ci voleva un'investitura ufficiale fatta da qualcun altro? (Non sono domande retoriche. Dal mio punto di vista la successione era automatica, ma magari non è così) -- .mau. ✉ 14:18, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]

Presunta violazione di copyright[modifica wikitesto]

In seguito a segnalazione di [@ Erasmus 89], ho ripristinato una versione precedente. Prima però di oscurare, chiedo conferma ad Erasmus e chiarimenti a [@ Xerse]. --Euphydryas (msg) 15:02, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Grazie [@ Euphydryas] per la cortese attenzione. Ribadisco anche in questa sede che fare il poliziotto non mi piace, però ho notato che in buona parte delle parti in cui era citata quella bibliografia, l'utente ricopiava in parte pedissequamente o rielaborando un poco quanto Bertoldi citava, cosa che considero scorretta nei confronti dell'autore in questione (d'altronde appena scomparso). Allora, io ho segnalato una versione del 2013 ([1])in cui ci sono state molte modifiche (anche buone, dal punto di vista iconografico, etc...) che continuavano a riprendere Bertoldi come fonte. Dopo aver constatato che una sezione, in cui si faceva riferimento alla voce del DBI su Carlo Alberto, riprendeva pedissequamente quanto scritto dall'autore della suddetta voce, ho controllato anche per le citazioni tratte da Bertoldi: alcune riprendevano in toto il libro; altre ribadivano i contenuti del medesimo, riassumendoli. Non potendo assicurarmi personalmente che tutte le fonti fossero state estrapolate letteralmente dal libro (e ritenendo sospetto usare soltanto una fonte anziché più, legate perdipiù ad un personaggio noto come il sovrano piemontese) ho deciso di segnalare in generale quella versione della voce per sicurezza. Questo, fondamentalmente, il contenuto della mia azione. Spero di aver agito correttamente, Erasmus 89 (msg) 15:12, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
Grazie a te, [@ Erasmus 89], per la esauriente risposta. Vedo dalla cronologia che negli ultimi giorni avevi lavorato sulle voce, e spero che tu possa ancora occupartene, perché forse la versione che ho ripristinato non è la più adeguata... Se può esserti utile per recuperare qualcosa, potremmo lasciare la visibilità della crono ancora per qualche momento, prima di oscurare. --Euphydryas (msg) 15:21, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
Credo che le intenzioni di [@ Xerse] fossero in sostanza buone, visto che si è occupato meticolosamente della voce. Possiamo fare così: posso fare copia e incolla della versione "incriminata" su una mia sandbox e poi confrontarla con quella attuale (abbastanza penosa) nel tentativo di migliorarla, questa volta, correttamente...si può fare? Erasmus 89 (msg) 15:25, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
Le regole sul copyright riguardano qualsiasi ns, anche le sandbox, quindi no, non si dovrebbe fare. Potresti invece conservare il testo su un dispositivo del tuo pc, e dopo aver eliminato il più possibile del testo di cui hai riscontrato il copyviol, riportarlo in sandbox per lavorarci con calma. --Euphydryas (msg) 15:41, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
Hai ragione, lo faccio subito allora :) Grazie ancora per avermi guidato in questa procedura. Generalmente collaboro a migliorare voci, non a segnalarle xD Grazie [@ Euphydryas] Erasmus 89 (msg) 15:46, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
✔ Fatto, buon lavoro! --Euphydryas (msg) 17:08, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]
Non ho il libro, da googlebook ho visto qualche snippet di pag 236 https://books.google.de/books?hl=it&id=jxgiAQAAIAAJ&dq=Silvio+Bertoldi%2C+Il+re+che+tent%C3%B2+di+fare+l%27Italia&focus=searchwithinvolume&q=ossequiarlo la mia, sia pur limitata, impressione è che sia stata fatta una parafrasi riassuntiva, senza troppo modificare il costrutto delle frasi e mantenendo i termini chiave, per cui qualcuno può obiettare un copyviol. Personalmente credo che una riscrittura di quelle frasi, senza modificare le informazioni ivi contenute possa eliminare ogni perplessità.--Bramfab Discorriamo 18:34, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Scusatemi se intervengo ma, dato che credo di essere il maggior contributore della voce, vorrei fare un semplice confronto tra la frase che Erasmus 89 ritiene che abbia violato il copyright e quella corrispondente dell'autore Silvio Bertoldi. Questa è la frase che Erasmus89 ha postato nella mia pagina di discussione:
«Gli austriaci, intanto, si erano ritirati sul fiume Mincio, a un passo dalle fortezze del Quadrilatero, mentre il Re il 29 entrava trionfalmente a Pavia dove giunsero a ossequiarlo alcuni inviati del governo milanese. Il 2 aprile il sovrano era a Cremona, il 5 a Bozzolo, il 6 ad Asola, l'8 a Castiglione delle Stiviere e l'11 a Volta Mantovana, a quattro chilometri dal Mincio. Era ormai al fronte.»
Ecco la pagina 236 del testo di Bertoldi (per quanto da me sfruttato):
"Il 29 entrò trionfalmente a Pavia, tra una pioggia di fiori lanciati dai balconi dove sventolavano le bandiere tricolori, mentre da Milano arrivavano a ossequiarlo il conte Borromeo e Antonio Beretta, esaltati a tal punto dal successo ottenuto con le Cinque Giornate da pronosticare imminente l'invasione della Dalmazia... Continuiamo a seguire la marcia del re. Il 2 aprile giunse a Cremona, il 5 a Bozzolo, il 6 ad Asola, l'8 a Castiglione delle Stiviere, l'11 a Volta Mantovana. I bersaglieri si erano già scontrati con gli austriaci sul Mincio, dove si stavano schierando le forze piemontesi."
Possibile che i termini comuni di "trionfalmente" e "ossequiarlo" costituiscono un motivo tale da far scattare il copyviol e annullare 5 anni di lavoro della comunità su di una voce che, non a mio giudizio, era fra le più accurate del progetto Risorgimento? Dopo che avevo dato a Erasmus 89 la mia disponibilità a modificare le frasi che lui riteneva da modificare? Mi sembra una pazzia.--Xerse (msg) 20:03, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Le note da modificare erano troppe e, sinceramente, non avevo tutto il giorno per stare lì ad esaminare ogni singola citazione: seguendo le linee guida di wikipedia, ci si doveva pensare al momento della stesura della voce su come agire e trattare il materiale bibliografico. Io ho agito di conseguenza. La frase che ho postato ti sembra rielaborata originalmente? Rimescoli soggetti, verbi, avverbi e complementi oggetti con sinonimi. Ciò non va fatto, mi dispiace. Si poteva dire così: "Carlo Alberto, appurato che Radetzky e l'esercito imperiale si erano ritirati nel famoso quadrilatero in attesa di rinforzi, poté entrare a Pavia il 29 di aprile dove, raggiunto e accolto da una delegazione del governo provvisorio milanese, decise di proseguire lungo il versante meridionale della Lombardia, giungendo l'11 a Volta Mantovana." Non devi dire tutto quello che dice l'autore, ma riassumerlo, usando sinonimi. Comunque, io sono addolorato perché avete messo buona volontà nel redigere la voce; ma non si può lasciare un testo che riprende più o meno palesemente le parole dell'autore in questione Erasmus 89 (msg) 20:33, 7 feb 2018 (CET)[rispondi]

Ripristanata versione "depurata" da sospette violazioni di copyright[modifica wikitesto]

Avviso l'utente contributore di questa voce, Xerse, che è stata ripristinata la versione da lui stesa e ampliata e "corretta" dal sottoscritto. Fammi sapere se ti aggrada come è stata riportata (la parte dalla Guerra fino alla fine è stata mantenuta, fuorché alcune annotazioni aggiuntive, intatta). Erasmus 89 (msg) 19:17, 28 feb 2018 (CET)[rispondi]

Ho visto. La voce conserva l'impianto che aveva e ringrazio Erasmus 89 per gli ampliamenti. Forse la revisione formale ha un po' compromesso la chiarezza, ma ho cominciato a fare qualche piccola correzione di forma e a chiedere alcuni chiarimenti. Proseguo stasera. --Xerse (msg) 14:01, 1 mar 2018 (CET)[rispondi]
Xerse, allora tolgo il wip open e apro il vaglio per la voce. Così anche altri possono partecipare liberamente. Erasmus 89 (msg) 18:46, 1 mar 2018 (CET)[rispondi]

Revisione note[modifica wikitesto]

Ciao [@ Erasmus 89] e [@ Xerse], ottimo lavoro la revisione della voce, vi chiedo però di non scordarvi delle note, ce ne sono diverse attualmente in errore. Grazie per il bel lavoro. --Sanghino Scrivimi 23:40, 1 mar 2018 (CET)[rispondi]

Grazie. Per le note ha provvedutro Erasmus. --Xerse (msg) 14:17, 2 mar 2018 (CET)[rispondi]

Citazione all'incipit e altro[modifica wikitesto]

Le citazioni all'incipit secondo me andrebbero evitate, oppure dovrebbero essere: brevi, chiare e puntuali. Quella inserita non mi sembra particolarmente adatta. Ho fatto qualche altra sistemazione di forma. Proseguo stasera. --Xerse (msg) 14:17, 2 mar 2018 (CET)[rispondi]

Gentile Xerse, La citazione posta nell'incipit risulta essere il motto reale di Carlo Alberto, perché non inserirlo nell'apposita sezione del template monarca "motto reale"? Nel reinserire tale motto come citazione iniziale, ha anche eliminato un'altra profonda citazione del Re, a mio avviso un peccato per la bellezza e il significato della stessa, aggiungendo che nella fonte non è riportata. Approfitto per farLe notare che nel link alla voce dell'enciclopedia Treccani è invece riportata la frase in questione, scritta dal Re al marchese d'Azeglio nel 1845, verso la fine del paragrafo.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.73.54.227 (discussioni · contributi).

Salve Anonimo, il motivo per cui è meglio inserire il motto in testa alla voce è duplice. 1) E' maggiormente visibile: gli utenti sono abituati a vederlo in testa, nell'apposita sezione verrebbe ignorato. 2) E' difficile stabilire cosa sia un "motto reale". Occorrerebbe una fonte che certifichi il motto in questione come "motto reale". Quanto alla citazione e al link le confermo che se cerca nella pagina "siano certi" non trova nulla. Comunque mi fa piacere avere un altro utente attivo sul Risorgimento e sui Savoia. --Xerse (msg) 13:47, 27 ago 2019 (CEST)[rispondi]

Citazione Pio IX[modifica wikitesto]

[@ Erasmus 89]: Amico mio, se la citazione «L'allocuzione segnò la fine del mito neoguelfo [...] Allorché [Carlo Alberto] si rese conto di ciò, il colpo fu tale che Pio IX assunse immediatamente una posizione di condanna nei confronti del Risorgimento e lo scomunicò» è poco chiara e io la riformulo eliminando le virgolette dopo avermi fatto spiegare da te il presunto senso della frase non cambio la citazione (perché ho eliminato le virgolette e quindi non è più una citazione) la sostituisco con una riformulazione. Se a volte non procediamo così la voce diventa un insieme di citazioni avulse dal loro contesto e a volte incomprensibili. Letteralmente la frase citata significa: Quando Carlo Alberto si accorse che l'allocuzione segnò la fine del mito neoguelfo, Pio IX assunse una posizione di condanna nei confronti del Risorgimento. Che significa? Dopo essermi fatto spiegare il significato da te ho riformulato il testo lasciando la fonte ed eliminando la citazione e ho scritto: "l'allocuzione papale sconvolse Carlo Alberto che abbandonò l'ideologia neoguelfa. Ciò portò alla condanna del Risorgimento da parte di Pio IX." Perché non va bene? Tu mi cancelli l'intervento e mi scrivi: "Xerse, non puoi cambiare una citazione!" Infatti, sarebbe assurdo cambiare una citazione, ma io l'ho sostituita con una riformulazione per chiarire il concetto. In quale altro modo possiamo chiarire il concetto poco chiaro espresso nella citazione?--Xerse (msg) 22:06, 11 mar 2018 (CET)[rispondi]

L'alleanza con l'Austria[modifica wikitesto]

Parcheggio qui questa nota riferita a Talamo che risulta incomprensibile nella parte in cui, dopo una frase in francese (!) recita "ma anche l'opposizione di quest'ultima..." riferendosi alla Francia credo.

«Stipulata il 23 luglio 1831 (una convenzione supplementare venne firmata il 27 marzo 1832, e quattro articoli addizionali nel febbraio 1835), la convenzione prevedeva non soltanto la difesa di entrambi gli Stati "contre toute aggression et entreprise de la part de la France", ma anche l'opposizione di quest'ultima all'ingresso nel Regno sardo di truppe austriache chiamate dal sovrano a causa di una rivoluzione interna o di tentativi di penetrazione da parte di fuoriusciti».

--Xerse (msg) 20:06, 12 apr 2018 (CEST)[rispondi]

I milanesi e Carlo Alberto[modifica wikitesto]

Parcheggio qui la seguente nota esplicativa che sembra confondere le idee:

A favore della rivoluzione non furono tutti i milanesi, ma soltanto gli esponenti della borghesia e dell'aristocrazia liberale, sia che fossero di tendenza monarchica (l'artistocrazia guidata da Casati), sia che fossero di tendenza repubblicana, come l'intellettuale e tecnico Carlo Cattaneo. Difatti, Clark a p. 88 ricorda la scarsa resistenza della popolazione, con «quasi un terzo della popolazione» che «aveva abbandonato la città accodandosi ai soldati piemontesi in ritirata». Più in generale sulla partecipazione delle masse al processo unitario, il giudizio espresso da Montanelli, VIII p. 523: «Ma altrettanto fatale era che le masse, rimaste aliene alla sua formazione, continuassero a sentirsi tali, identificando lo Stato nella borghesia...».

I milanesi che abbandonarono la città non erano indifferenti o contro la rivoluzione, ma abbandonarono la città proprio perché l'avevano fatta e temevano una rappresaglia al rientro delle truppe austriache. Il giudizio espresso da Montanelli non coincide quindi con quanto scritto da Clark che parla addirittura di un terzo della popolazione milanese in fuga(!) --Xerse (msg) 19:19, 6 mag 2018 (CEST)[rispondi]

[@ Xerse]Andrebbe chiarita, probabilmente la differenza sta fra cittadini (abitanti nella città) e la massa contadina della campagna, che a quel tempo era la maggioranza della popolazione lombarda. Credo inoltre che almeno parte del terzo (in accordo a Clark) che abbandonò la città vi ritornò nel tempo. E forse il terzo è da intendersi ristretto alla popolazione maschile--Bramfab Discorriamo 09:59, 7 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Nome di Carlo Alberto?[modifica wikitesto]

Mentre la Wikipedia italiana lo nomina Carlo Alberto Emanuele Vittorio Maria Clemente Saverio di Savoia-Carignano, molte fonti, tra cui la Wikipedia tedesca, lo chiamano Carlo Alberto Amadeo (ovvero Karl Albert Amadeus). Il nome di battesimo Amadeo non appare neanche una volta nell'articolo della WP italiana. È apocrifo, quindi un errore della WP tedesca? Oppure c'è una mancanza nella voce Carlo Alberto?--Cantakukuruz (msg) 15:11, 1 lug 2018 (CEST)[rispondi]

I nomi di Carlo Alberto sono riportati a pag. 25 del libro di Bertoldi citato in Bibliografia e fra questi non compare "Amedeo". --Xerse (msg) 13:08, 5 lug 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Carlo Alberto di Savoia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 05:52, 23 lug 2018 (CEST)[rispondi]

Esilio in Portogallo[modifica wikitesto]

Trasferisco qui un'informazione senza l'appropriata citazione di fonte (manca l'esatta indicazione del testo e il numero di pagina:

Il clima freddo e instabile era sommamente svantaggioso a Carlo Alberto. Roberto Stefano Moro, dispaccio 10 maggio 1849.

--Xerse (msg) 14:04, 17 nov 2020 (CET)[rispondi]

Trasferito qui il motto del monarca per la mancanza di pagina del testo citato nel link: Je atans mon astre https://books.google.com/books/about/Chi_l_ha_detto.html?hl=it&id=HW4b2ZIC3xkC --Xerse (msg) 13:26, 26 mar 2021 (CET)[rispondi]