Discussione:Capracotta

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Elimino la parte relativa al "presunto" terzo posto di Caparcotta fra i comuni più elevati d'Italia in quanto da lista Primi comuni italiani per altitudine (ricavata da D.P.R. 1993) non è fra i primi 20 comuni italiani per altitudine ; è invece vero che è il più elevato del Centro-Sud --Marking72 12:49, 3 ott 2007 (CEST)[rispondi]

>> Il comune più alto dell'Appennino è Rocca di Cambio, seguito da Capracotta e Campotosto, mentre il centro abitato (stabilmente) più alto (non sede comunale) sembra essere Castelluccio di Norcia, tutti sopra i 1400 metri con differenze al più di qualche decine di metri (34m). Onde evitare 'gare' idiote tra i Comuni più alti convenzionalmente si fissa il punto di misurazione di un centro abitato comunale nel luogo esatto dove è il Municipio. Controllate un pò la WebCam di Rocca di Cambio... http://www.roccadicambio.it/webcam.php

Personalità[modifica wikitesto]

Il paragrafo personalità legate a Capracotta può ovviamente comprendere tutte le persone di interesse enciclopedico legate alla città cioè nate o vissute o comunque legate alla città. Naturalmente il legame con la città deve risultare con evidenza nella voce del personaggio. Ogni persona comunque deve venire citata come wikilink; tutte le informazioni aggiuntive oltre al nome vanno nella voce dedicata (ovviamente, visto che esiste apposta la voce dedicata). Raddoppiare le informazioni non è utile e diminuisce la fruibilità dell'enciclopedia. Ho pertanto eliminato dal paragrafo le biografie di diverse persone che, se enciclopediche, avranno eventualmente diritto ad una poropria voce dedicata. Riporto qui l'elenco dei soli nomi, mentre per le informazioni esistenti e relative a queste personalità basta consultare le precedenti versioni della pagina; nulla è stato buttato:

  • Calzella Carfagna
  • Fortunato Conti
  • Stanislao Falconi
  • Nicola Falconi
  • Tommaso Mosca
  • Michele Giuliano
  • Eugenio Di Tella
  • Ruggiero Maria Santilli
  • Di Nucci Mario
--Gac 21:59, 2 ago 2010 (CEST)[rispondi]

A proposito del nome. Dal IX sec. a.C., periodo al quale risale il primo insediamento, come dimostrano gli scavi, fino al 1040 d.C. , l'insediamento non avrebbe avuto un nome? Sarebbero dovuti arrivare i barbari a chiamarlo Capracotta o essi non hanno fatto altro che riprendere il nome già esistente?

E allora... la capra non ha nulla da vedere a Capracotta!

C'è qualcosa di interessante, sull'origine del nome, a 'Cronologia' vers. delle ore 14,38 del 23 Apr.2014. Per comodità viene trascritto il testo:

Il nome Capracotta conserva, intatti, i termini: accadico kapru, villaggio e accadico katu vaso, contenitore, recipiente, concavità ( cfr. greco kòthon, etrusco qutu 'catino' ) e fa riferimento al primitivo insediamento non lontano dall'acqua della località Macchia, che si raccoglieva, come avviene per tutte le sorgenti di montagna, in qualche catino. (Bibliografia: Giovanni Semerano - Le Origini della cultura europea).


"Lo stemma del paesino testimonia, tuttavia, una leggenda. Questa afferma che alcuni zingari vollero costruire un villaggio e accesero un fuoco per arrostire una capra. Ma questa capra saltò sul fuoco e riuscì a fuggire. Nel punto in cui l'animale si fermò esanime, gli zingari decisero di stabilirsi. In realtà, questo rito, più che a riferirsi a un fatto storicamente verosimile (gli zingari arrivarono in Italia soltanto a partire dal XV secolo quando Capracotta contava più di mille abitanti), sembra voler giustificare il carattere eternamente peregrinatorio degli abitanti di Capracotta." Ma come? Ma se abbiamo appena scritto che gli abitanti si stanziano dove la capra si è fermata, come possiamo poi dire che hanno un carattere eternamente peregrinatorio?