Discussione:Capofamiglia

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Questa frase "Il termine capofamiglia viene talora usato nel linguaggio sociologico ed economico per indicare il membro della famiglia il cui lavoro all'esterno rappresenta la principale fonte di reddito familiare" è totalmente priva di fonti. E mi stupirebbe il contrario visto che in un nucleo familiare con due membri aventi pari reddito (o comparabile) non ha proprio senso parlare di "un" capofamiglia. Se si legge la definizione di capofamiglia nel Vocabolario Treccani quast'opzione non è neanche presa in conto. La riporto per comodità:

capofamìglia s. m. e f. [comp. di capo e famiglia] (pl. m. i capifamìglia, pl. f. le capofamìglia). – In passato (fino al 1975), il capo della famiglia, ossia il marito (a cui per legge spettava la patria potestà) o, in mancanza di questo, la madre vedova; in leggi speciali (tributarie, previdenziali, ecc.), la qualifica poteva spettare, in caso di inabilità dei genitori, ad altro familiare, per es. a uno dei figli. Con il nuovo diritto di famiglia tale qualifica viene meno, avendo i coniugi parità di posizione sia nei riguardi reciproci sia nei confronti della prole, ed essendo la patria potestà sostituita dall’esercizio della potestà dei genitori (o potestà genitoriale).