Discussione:Cadria

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Questa è la pagina di discussione per discutere dei miglioramenti che riguardano la voce Cadria

Annullamenti[modifica wikitesto]

Ho annullato la modifica di 193.204.43.114 in quanto non capisco perchè è stato tolto, senza nessuna motivazione, un paragrafo della voce compresa anche una fotografia! --Cadria (msg) 19:10, 14 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Ho annullato varie modifiche di IP numerico perche i dati riportati sono POV o errati. --Cadria (msg) 21:24, 6 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Sezione cancellata[modifica wikitesto]

Ho cancellato una sezione che riporto qui in discussione:

Un documento del 1700

Un documento conservato presso l'Archivio Comunale di Magasa ci chiarisce l'antico rapporto esistente tra la comunità di Magasa e i Conti Lodron signori feudali della Valvestino rappresentati dal conte Carlo Ferdinando Lodron: "1730 agosto 28, Cadria (Magasa). Nel Nome d'Iddio Signore Nostro Giesù Cristo &.L'anno di nostra salute 1730, inditione 8.ª, in giorno di lunedì li 28 del mese d'agosto, nella villa di Cadria, distretto di Val di Vestino, giurisditione d'Eccellentissimi, Illustrissimi e Reverendissimi respective Signori Conti di Lodrone &, Patroni Gratiosissimi &, et in prato delli heredi q. Pietro Steffani altrimente detto Grigot, presso la casa delli heredi di Domenico Pace, avanti Sua Eccellenza Illustrissima e Reverendissima Monsignor Conte Ferdinando Laterano, Seniore e Reggente di Lodrone &, Signore della Valle di Vestino, Preposito, Canonico Seniore della Catedrale di Trento et, sede vacante, amministratore del Principato di Trento &, Signore et Patrone Gratiosissimo, sono comparsi il spettabile Signor Giovanni Venturini q. Domenico, Vicario presentaneo di Magasa e Capo Maggiore de soldati della suddetta Valle di Vestino, li domini Giovanni q. Bortolo Zeni, Giovanni q. Tomaso Mazza et Giovanni q. Pasino Pace, tutti tre questi Conseglieri, et Antonio q. Francesco Bertola, domino Angelo q. Mattia Steffani, Vicario benemerito, Pietro figlio q. Andrea Gottardi, questi Giurati della Communità di Magasa, et tutti con li premessi Rappresentanti della medesima Communità intervenendo per se stessi et a nome de loro compagni come de tutti li Vicini et homini di detta Communità, per li quali di rato et grato promettono in propriis & sotto le dovute renontie delle leggi in forma & in quanto facia di bisogno e non altrimente, hanno unitamente esposto ritrovarsi nell'ultima rinovatione e confermatione d'investitura benignamente graziata dalla prelibata Eccellenza Reverendissima sotto li 15 settembre 1722 alla predetta Communità di Magasa del luogho et Feudo di Cadria suddetta, come appare da miei rogiti fatti nel Grand Palazzo al Caffaro, a quali &, senza animo di fare innovatione rappresentiamo ritrovarsi diversi patti e capitoli, fra quali il seguente al numero 9°.

9°. Che la predetta Communità et Convicini investiti tra il termine di due mesi debbano dare la nota distinta con la diversità di tutti et cadauno dell'effetti e diritti aspettanti a detto Feudo di Cadria con li loro veri possessori, confini et termini, et ciò sotto giuramento della loro fedeltà e specialmente per questo, a fine di sapersi quel che si deve conservare e proteggere da Noi e nostri successori a favore de nostri sudditi et in caso di devolutione per la dovuta ricuperatione delle nostre raggioni e diritti, e mancando della consegna di detta nota prefissa da farsi nel termine sopradetto o trovandosi mancante, s'habbia il presente documento per non fatto ogni qualvolta fusse scoperto essere con malitia o in cosa grave incorsi errori. Ma non essendo sin hora per parte d'essa loro Communità et Homini Rappresentanti data la dovuta essecutione, benché più volte premuta da Sua Eccellenza Reverendissima per mezzo anche de suoi ministri al precitato capitolo 9° e cose in quello contenute, specialmente per la consegna della distinta nota delli effetti, possessori, confini e termini di Cadria medesima, perciò tutti li sudditi Huomini Rappresentanti della Communità di Magasa, ivi con tutta sommissione genuflessi, hanno unitamente supplicato la sopragrande clemenza di Sua Eccellenza Reverendissima voler degnarsi di condonarli la devolutione incorsa e patuita per la trascuragine fin qui usata di non haver adempito a quanto appunto si era convenuto, offerendosi di supplire le loro mancanze nel termine che li verrà dalla prelibata Eccellenza prescritto & et così & con ogni &. Le quali cose intese Sua Eccellenza Illustrissima e Reverendissima, veduta et udita l'umilissima instanza e supplica in voce fatta dalli sopradetti Huomini Rappresentanti, considerata per altro la loro interrota fedeltà e devotione, e per stimolo maggiore a tutti e cadauno della loro Communità di sempre più continuarla et accresserla verso la prelibata Eccellenza, come verso l'Illustrissima et Eccellentissima Sua Famiglia, emulando et imitando l'Illustrissimi et Eccellentissimi suoi Maggiori, come pure seguendo l'innata sua solita generosità, col parere anco de periti ben maturate le cose, di moto proprio e di certa scienza e con animo deliberato, essendosi personalmente incomodata non ostante la grave sua età et multiplicità de gravi suoi interessi sì proprii che alieni per li governi che sostiene, et il tutto per il zelo che ha di conservare li diritti della Sua Famiglia come capo e seniore della medesima, li ha clementemente compiaciuti et gratiati per questa volta senza animo di fare veruna innovatione dell'investitura ultimamente a medesimi gratiata e salva presente scrittura e non altrimente, del condono gratuito della devolutione incorsa in vigore di detto Capitolo sotto il numero 9° nel quale s'era convenuta e successivamente incorsa per non haver data la lista de possessori e confini, quale condonatione si dichiara di farla sotto la conditione seguente: Che preghino ogni giorno per tutti et cadaun cavagliere e dama, come per essa Eccellenza, e che nel termine di tre mesi debba detta Communità di Magasa o suoi Rappresentanti fare e con effetto averla esebita o prodotta una nota o sii lista distinta delli beni et effetti suddetti di Cadria alle mani di me Cancelliere et Attuario infrascritto, la quale lista doverà contenere tutti li nomi e cognomi distintamente delli possessori delle cose suddette e beni et effetti tutti di qualunque sorte, niuno eccettuato, del suddetto luogo di Cadria colle loro misure et estimi, come anche quanto pagano a detta Comunità e quanto rendino d'entrata annua, non omettendo pure li boschi, pascoli &, al qual fine Sua Eccellenza comanda e deputa per parte dell'Eccellentissima et Illustrissima Sua Famiglia, acciò che il tutto passi meglio, me Cancelliere Attuario, al quale dà tutta l'opportuna autorità e singolarmente d'eleggere et acconsentire nell'eletione de periti da fare la stima e misura sopra ordinate, et così & et in ogni migliore forma e non altrimente & et in e sotto la premessa pena irrimissibile della devolutione et altre arbitrarie pecuniarie e corporali o altre che fussero più proprie e di raggione & ogni qualvolta nel termine perentorio prefisso non eseguissero quanto sopra fu concesso sotto pena della devolutione.

Carlo Ferdinando Laterano, del Sacro Romano Impero Conte Seniore e Reggente di Lodron e Castello Romano e Valle di Vestino, Preposito, Canonico Seniore e Amministratore del Principato di Trento, sede vacante.

Actum et pubblicatum die et loco premissis, presentibus illustri et clarissimo domino iuris utriusque doctore Iacobo Sartora, Calliani, Vallis Lagarinae, illustri et clarissimo domino iuris utriusque doctore Ioanne Petro Ropele, Comitatus imperialis Lodroni iurisdictionum Castri Sancti Ioannis et Vallis Vestinae comissario Suarum Excellenziarum Illustrissimarum et Reverendissimarum respective Sacri Romani Imperii Comitum Lodroni &, venerabile clerico Cathedralis Tridentinae Christophoro Cogolo, modo in servitiis praefatae Excellenziae Reverendissimae, domino Ioanne Baptista Marzadri q. Petri de Turano Vallis praedictae Vestini et Benedicto Turinelli, Lodroni, testibus ad haec specialiter adhibitis, rogatis et notis &.

(L.S.) Ego Franciscus Antonius Parisinus, burgi Settauri plebis Condini dioecesis Tridenti &, publicus imperiali aucthoritate notarius et Lodronicae iurisdictionis cancellarius &, praemissis omnibus et singulis dum sic agerentur semperque interfui eaque rogatus ac de mandato respective praelibatae Excellenziae Reverendissimae & fideliter scripsi et publicavi & et praesens instrumentum ab originali suo per mihi fidum scriptorem descriptum et exemplatum et cum eo opportune per me subscriptum, collationatum & in omnibus et per omnia concordare inveni, in quorum fidem me hic authentice subscripsi, apposito meo tabellionatus officii signo &. Ad laudem D(ei) O(ptimi) M(aximi) &.

(S) Ego Franciscus Cavalerius filius q. Hieronimi Cavalerii, Tignali, publicus Veneta et Lodronea autoritate notarius, copiam hanc ab alia simili copia autentica a supradicto Francisco Antonio Parisino, canzelario Lodroni, quamvis aliena manu scriptam, fideliter plene inveni cum ea concordare meque in fide dignus ( ?)

subscripsi ac solito meo tabellionatus signo apposito munivi ad L(audem) D(ei) &”.

--dega180 (msg) 15:14, 16 set 2013 (CEST)[rispondi]