Discussione:Arresto di Gesù

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Storicità[modifica wikitesto]

Tutte le altre lingue di Wikipedia non affrontano mai la questione della storicità dell'episodio evangelico. Anche altre fonti tanto generaliste (vedi Treccani), quanto teologiche (esempio) non arrivano a discettare sulla storicità di questo episodio. Quindi si pone un problema di impostazione della voce. Sicuramente da un lato questo dibattito sulla storicità dell'episodio arricchisce la voce, dall'altro però la "ingolfa", perché interrompe a ogni frase la narrazione per inserire osservazioni. Mi sembra che un'impostazione adeguata sia quella di raccogliere tutte le questioni sulla storicità in una sezione a parte.

Un punto ancora da risolvere è se le posizioni presentate, tutte dubbiose, pur con diverse sfumature, sulla storicità siano rappresentative di tutti gli studiosi. Per capire questo punto, si potrebbe partire da questo passaggio della Treccani «La reazione a questa tendenza fu elaborata in modo netto e originale da K. Barth e da R. Bultmann, che si portarono sul versante opposto. La teologia dialettica barthiana sottolineò moltissimo la trascendenza divina di Dio, il "totalmente Altro". Venne fortemente ridimensionato il G. della storia e si pose l'accento sul C. del kerygma, cioè del primo annuncio cristiano. Il motto di questa corrente fu l'affermazione paolina di II Cor. 5,16: "Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto C. secondo la carne, ora non lo conosciamo più così". Fu soprattutto R. Bultmann a sostenere fino alla sua morte questa sottolineatura del C. kerygmatico in discontinuità profonda con il G. della storia, che non apparterrebbe nemmeno al cristianesimo, ma al giudaismo. Il cristianesimo sarebbe iniziato non con il G. storico, ma con la Pasqua, e cioè con la predicazione del C. da parte dei discepoli. Oggi la stessa scuola di Bultmann e gli studî di J. Jeremias sottolineano l'infondatezza di una tale posizione e affermano la continuità tra il G. della storia e il C. del kerygma. L'inizio della fede cristiana è nel G. storico, non nel kerygma postpasquale. Del resto, la stessa predicazione postpasquale rimanda al G. storico come a suo fondamento, così come il significato della morte di G. non è una interpretazione del kerygma, ma di G. stesso. Il G. storico fonda quindi il C. della fede e c'è continuità personale tra il G. della storia e il C. della fede predicato dalla primitiva Chiesa cristiana. Inoltre le decisioni conciliari cristologiche e i pronunciamenti dogmatici sono visti oggi come precisazioni necessarie e inculturate, cioè legate necessariamente alle diverse culture a cui appartengono, di alcuni punti controversi della realtà biblica di G. nella loro corretta espressione nello spazio e nel tempo. Vi è quindi una precisa continuità personale tra il G. trasmesso dal Nuovo Testamento e il C. annunciato dalla tradizione bimillenaria della Chiesa. Quest'ultimo non è un G. sfigurato, ma un G. compreso, vissuto e riespresso alla luce delle molteplici categorie culturali del tempo e dello spazio, per cui a ragione si parla di C. biblico-ecclesiale.»

Questa è la panoramica in cui ci muoviamo: dopo Bultmann, che ha separato il Cristo della storia e il Cristo del kerygma, gli studiosi vedono oggi una continuità tra il Cristo storico e il Cristo come è stato predicato. Quindi l'impostazione della critica storica in qualche modo, se capisco bene, risale a una dicotomia datata.--AVEMVNDI 12:43, 25 feb 2020 (CET)[rispondi]

Omosessuale nudo[modifica wikitesto]

Non si capisce chi abbia avanzato l'ipotesi, visto che lo stesso Brown, come appare dal periodo seguente, la taccia di "volo di fantasia". Non capisco quale sia la rilevanza enciclopedica di questa speculazione, che infatti non compare in nessun'altra edizione di Wikipedia. --AVEMVNDI 18:17, 2 apr 2021 (CEST)[rispondi]