Discussione:Adolescenza

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È azzardato definire l'adolescenza come un "tema di carattere prettamente psicologico", sarebbe come dire che, la terza età è un tema prettamente di carattere geriatrico. La fase evolutiva che si definisce adolescenza è un fenomeno complesso e richiede un approccio pluridisciplinare per essere indagato. Una corretta definizione dovrebbe attingere a contributi ulteriori e differenti dalle considerazioni riportate, oltretutto in parte inesatte o del tutto inappropriate. Pur in tema psicologico la seguente definizione: le società occidentalizzate stanno provocando un ritardo sempre maggiore dello sviluppo psicologico mentre in altre zone del mondo pare verificarsi l'opposto; è del tutto priva di fondamento. Non esiste nessun dato di ricerche che a livello empirico confermino un presunto ritardo dello sviluppo psicologico ( vale a dire, ritardo mentale cofermato da batterie di test standardizzate per la valutazione dell' IQ) nelle società occidentalizzate. Oppure, se tali dati esistono manca la fonte.

L'Adolescenza non termina a 18/20 anni.O perlomeno da un punto di vista biologico si',ma da un punto di vista mentale un ventenne non può essere definito "Adulto" e neppure "Giovane Adulto" in quanto la sua crescita interiore non è ancora terminata.Nei paesi più avanzati la legislazione colloca il termine di questa fase dello sviluppo umano a 25 anni,come effettivamente è.

Nel 7° secolo D.C. Isidoro di Siviglia collocava il termine dell'Adolescenza a 21 anni ma erano ben altri tempi;già Dante nel 13° secolo riteneva che questo ciclo di vita finisse proprio a 25 anni.

Mi sembrava che l'articolo fosse impostato troppo su un particolare approccio psicologico, così ho tagliato la parte più freudiana e l'ho incollata sotto "interpretazioni psicoanalitiche", tagliando poi dove faceva riferimento a "sopra". Ho poi aggiunto una parte secondo me importante per relativizzare un po' il discorso, altrimenti troppo incentrato sull'attuale situazione e non sull'umanità in generale. Tra l'altro credo sarebbe da considerare e scrivere che l'età della pubertà sta variando signiicativamente nella nostra società, alzandosi in modo sensibile.--Beechs 01:03, 3 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Che la pubertà si stia alzando è una balla colossale... Anzi, nelle società più evolute pare che i caratteri sessuali secondari si manifestino prima rispetto a un tempo. Forse confondi pubertà con adolescenza: quest'ultima si sta effettivamente innalzando. --84.222.160.125 20:13, 7 dic 2007 (CET)[rispondi]

Dalla voce sembra che i pensieri dell'"adolescente modello" (premettendo che ritengo molto difficile individuarne uno) siano incentrati nella loro quasi totalità su quanto concerne la sessualità. Io penso che un visitatore (come me) possa essere interessato anche ad aspetti diversi riguardanti l'adolescenza, ad esempio i problemi che la fragilità descritta come tipica caratteristica puo far manifestare in quest'età, o il rapporto tra adolescente e società nel mondo odierno...(sono solo e sempi)...se tali argomenti sono invece analizzati in altre voci, allora mi sembrerebbe opportuno, per completezza delle informazioni, aggiungere un link che rimandi ad esse...--151.77.250.136 17:30, 11 dic 2007 (CET)[rispondi]

PSICOBIOLOGIA DELL'ADOLESCENZA

Gli studi dell'ultimo decennio nelle neuroscienze, condotte all'NIMH di Bethesda dal gruppo di Jay Giedd, e poi replicate numerose volte da diversi autori, stanno rivoluzionando il concetto biologico di adolescenza. Attraverso la RMNf (tecniche di visulizzazione cerebrale) è stato possibile individuare come il cervello adolescente abbia uno sviluppo lento e progressivo che inizia intorno agli 11-12 anni e prosegue fino ad oltre i 20 anni. In questo periodo avvengono profondi sconvolgimenti che culmineranno con la maturazione dei lobi prefrontali e frontali, che sono la sede dei processi più adulti e maturi. Come la capacità critica, il senso del giudizio, la maturità affettiva, che quindi non possono essere contemplati e richiesti prima della definitiva acquisizione. Durante gli anni dell'adolescenza quindi, i vari comportamenti che non appaiono comprensibili (impulsività, stranezze, ricerca del rischio, discontinuità) secondo questi studi sono da attribuire alla necessità del cervello di "fare esperienze" che permettano lo sviluppo più completo e più rispondente al singolo individuo. La Fondazione Bambino in Italia sta iniziando una serie di studi e ricerche in Italia su questa straordinaria serie di ipoesi scientifiche. L' adolescenza è insomma una fase di sviluppo psicofisico

Spiegazione delle modifiche[modifica wikitesto]

Ciao. L'adolescenza è per definizione (su tutti i dizionari, io ho come riferimento il Garzanti) il periodo di età compresa tra i 12 e i 18 anni d'età, suddiviso a sua volta in prima adolescenza che va dai 12 ai 15 anni, e seconda adolescenza, che va dai 15 ai 18 anni. Di conseguenza, la pre-adolescenza è quel periodo che precede l'adolescenza, normalmente compreso appunto tra i 10 e i 12 anni d'età. Infatti nel nostro paese per preadolescenza si intende quel periodo in cui l'individuo esce dalle scuole elementari ed entra nella scuole medie (quindi appunto tra i 10 e i 12 anni). Time Traveller 2000 (msg) 13:31, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]

Ok, quindi la fonte è il Dizionario Garzanti Italiano. Grazie --TerrorEaCogolemedjikfckxocvjhbgkcvj fodlsmflto (msg) 13:36, 2 feb 2009 (CET)[rispondi]
Un dizionario non è il massimo come fonte autorevole per un argomento tecnico questo che viene trattato da branche come la psicologia, la medicina e la sociologia. PersOnLine 17:47, 5 gen 2010 (CEST)[rispondi]
Mi inserisco in questo dibattito: tengo da un po' questa voce negli OS e vedo che l'età legata alla definizione di adolescenza, senza fonte, viene continuamente modificata. Proporrei di ripristinarla quando ci sarà una fonte, così mettiamo fine a quest'edit war a bassa intensità. Il testo presente nella pagina subito prima della mia modifica era questo:
essa andrebbe dai 12 anni fino ai 25 anni[senza fonte]
--Formica rufa 14:12, 24 ott 2012 (CEST)[rispondi]

Egocentrismo[modifica wikitesto]

Inizialmente, si afferma che "l'egocentrismo infantile è superato"; in seguito, si contraddice tale affermazione ("Vi è un egocentrismo tipico dell'adolescente dato dalla tendenza a rinchiudersi in questo mondo fantastico, che lo può portare a grandi mete, ma anche ad aspre delusioni"). TU

A tal proposito, sempre nella stessa frase... "Mentre il fanciullo lavora di fantasia, ma il suo mondo fantastico è legato alla realtà delle cose concrete, si tratti pure di eroi spaziali o di mostri metà animali e metà uomini, il mondo fantastico dell'adolescente è costituito da ipotesi sociali, etiche, politiche, ecc., non reali, ma logicamente realizzabili". Quindi Matteo Renzi è tutt'ora un adolescente? Battuta sarcastico-satirica a parte, questo passaggio lo trovo alquanto controverso e campato in aria. Chiunque ha delle ipotesi "sociali, etiche, politiche" e via dicendo che possono essere "non reali" ma allo stesso tempo "logicamente realizzabili". Qualsiasi operaio che protesta per la chiusura della sua fabbrica ha delle aspettative logicamente realizzabili sull'avere ancora il proprio lavoro, ma che non sono reali poiché il lavoro lo perderà per certo (di questi tempi, con questi governi italiani ed europei, con questi imprenditori arraffoni e con queste banche sperperatrici). Persino un settantenne può avere delle aspettative "non reali ma logicamente realizzabili", come per esempio vivere oltre i cent'anni. Soltanto una persona irrimediabilmente depressa non ha aspettativa alcuna. Pertanto mi sento di contestare questo passaggio e richiedo di citare la fonte di simile affermazione. --87.2.53.100 (msg) 21:01, 25 apr 2014 (CEST)[rispondi]
Tra l'altro mi pare che anche la storia del "fanciullo con fantasie concrete" non regge molto. Quando io avevo sette anni (e non ero certo un adolescente) sognavo la fondazione degli Stati Uniti d'Europa, il che mi pare qualcosa di logicamente realizzabile e persino avocato da svariati commentatori politici, seppur non concreto. --87.2.53.100 (msg) 21:01, 25 apr 2014 (CEST)[rispondi]

Costruzione sociale dell'adolescenza[modifica wikitesto]

L'individuazione di una lunga fase intermedia tra età infantile ed età lavorativa è relativamente recente. Ciò porta alcuni ricercatori a concepire l'adolescenza come un costrutto sociale, cioè il risultato di attribuzioni di caratteristiche non naturali. Sarebbero cioè le esigenze di controllo delle famiglie, gli obiettivi educativi della scuola e il mercato di speculazione degli operatori che si occupano di quest'età a fare della seconda decade di vita una realtà più sociale che biologica. Vedi ad es. Saltman 2005

questo mi è stato molto utile per un compito gz

mi chiamo ralph.

In questa età i piedi cominciano a puzzare?! Spero sia una trollata. --93.44.56.113 (msg) 12:47, 25 dic 2013 (CET)[rispondi]

Potrebbe invece essere il reclutamento degli adolescenti tra gli adulti una costruzione sociale dei tempi passati dovuta al fatto che serviva manodopera e non soggetti economicamente "passivi". L'adolescenza è un dato di fatto sia dal punto di vista dello sviluppo fisico, fisiologico che psicologico.