Diocesi di Valentiniana

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Valentiniana
Sede vescovile titolare
Dioecesis Valentinianensis
Chiesa latina
Vescovo titolarePhilip Pargeter
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Valentiniana
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Valentiniana (in latino Dioecesis Valentinianensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Valentiniana, nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Sono solo due i vescovi attribuiti a Valentiniana. Il nome di Rogaziano figura all'8º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Rogaziano, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[1] Rodibaldo sottoscrisse la lettera sinodale dei vescovi della Bizacena riuniti in concilio nel 646 per condannare il monotelismo e indirizzata all'imperatore Costante II.[2]

Mesnage attribuisce a questa diocesi anche il vescovo Tommaso, che prese parte al concilio di Calcedonia del 451; questo vescovo tuttavia apparteneva alla diocesi di Valentinianopoli, nella diocesi civile d'Asia, sede che Le Quien identifica con Aureliopoli di Asia.[3]

Dal 1933 Valentiniana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 20 novembre 1989 il vescovo titolare è Philip Pargeter, già vescovo ausiliare di Birmingham.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Rogaziano † (menzionato nel 484)
  • Rodibaldo † (menzionato nel 646)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

  • Charles Richard Mulrooney † (24 febbraio 1959 - 5 agosto 1989 deceduto)
  • Philip Pargeter, dal 20 novembre 1989

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 988, Rogatianus 11.
  2. ^ Hefele-Leclerq, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/1, Paris, 1909, pp. 426-430 (in particolare p. 428). La lista dei vescovi in: Giovanni Domenico Mansi, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. X, coll. 927-928.
  3. ^ Sylvain Destephen, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), Paris, 2008, pp. 924-926.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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