Diocesi di Titiasso

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Titiasso
Sede vescovile titolare
Dioecesis Tityassensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Titiasso
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Titiasso
Suffraganea diAntiochia
Erettacirca VIII secolo
Soppressacirca XII secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Titiasso (in latino: Dioecesis Tityassensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Titiasso, identificabile Evrimkale nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Pisidia nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Antiochia.

La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli dal IX secolo fino al termine del XII secolo.[1]

Sono due i vescovi noti di questa antica diocesi: Stefano, che figura tra i vescovi che presero parte al concilio in Trullo nel 692;[2] e Pietro, che partecipò al secondo concilio di Nicea nel 787.[3] Tra i vescovi che presero parte al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio, figura anche Euschemone episkopos Tityos; nessuna sede episcopale è conosciuta con questo nome; potrebbe trattarsi di Titiasso oppure di Tiziopoli.[4]

Titiasso è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; il titolo finora non è stato assegnato.

Cronotassi dei vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano † (menzionato nel 692)
  • Pietro † (menzionato nel 787)
  • Euschemone ? † (menzionato nell'879)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 516, voce Tityassos.
  2. ^ (LA) Concilium Constantinopolitanum a. 691/2 in Trullo habitum, edidit Heinz Ohme, «Acta Conciliorum Oecumenicorum», series II, vol. II/1, Berlino-Boston 2013, p. 84, nº 207.
  3. ^ (FR) Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 50.
  4. ^ (DE) Euschemon, «Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit», edizione online, nº 21813.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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