Dichondra repens

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Dicondra
Dichondra repens
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Dichondra
Specie D. repens
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Solanales
Famiglia Convolvulaceae
Genere Dichondra
Specie D. repens
Nomenclatura binomiale
Dichondra repens
J.R. Forst. & G. Forst., 1775
Nomi comuni

dicondra tapezzante

La dicondra (Dichondra repens J.R. Forst. & G. Forst., 1775) è una pianta appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae.[1]

È una specie erbacea vigorosa e di facile utilizzo usata prevalentemente per la formazione di tappeti erbosi a bassa manutenzione; sopporta molto bene il calpestio e lo schiacciamento perché è in grado di autorigenerarsi e ripararsi rapidamente.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La dicondra è una pianta erbacea perenne dal portamento strisciante che raramente supera i 3–5 cm di altezza. I fusti sono prostrati e le foglie piccole, rotonde, un po' carnose e di un bel verde brillante. La fioritura primaverile produce piccole infiorescenze ascellari di colore giallo-bianco. Esistono inoltre diverse varietà e ibridi dai fiori colorati, o con caratteristiche cascanti accentuate.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa in natura nelle isole Mascarene, nell'Australia meridionale e orientale e in Nuova Zelanda.[1]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Dichondra repens è un'erbacea dalle caratteristiche di una vera e propria pianta infestante. Si può coltivare in tutti i tipi di climi, sebbene prediliga le alte temperature, e in ogni tipo di suolo, sia in posizioni soleggiate che in ombra, e può essere impiegata con successo dove altre tipologie di prato non attecchiscono. Non ha particolari esigenze idriche o nutritive e tende ad espandersi formando dei "cuscini" compatti, dove è più esposta al sole, e a diradarsi nelle posizioni più ombreggiate.
Si moltiplica prevalentemente da seme (anche se in commercio sono molto diffuse le zolle precoltivate).[senza fonte]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

La dicondra si usa per prati o sentieri erbosi, ed inoltre adatta alle fughe o interstizi di lastricati o altri tipi di pavimentazioni. Si può seminare, ma è possibile anche usarla in zolle pregerminate che si diffondono, tramite stoloni, in un paio di stagioni.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Dichondra repens, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 marzo 2024.
  2. ^ Dichondra repens, su ZR-Giardinaggio. URL consultato il 17 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2015).

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