Dialetto sulista

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sulista
Parlato inBrasile
RegioniParaná, Santa Catarina, Mato Grosso do Sul, São Paulo
Locutori
Totalenumero esatto sconosciuto
ClassificaNon tra le prime 100
Altre informazioni
TipoSVO
Tassonomia
FilogenesiIndo-europeo
 Latino
  Portoghese
   Dialetto sulista

Il dialetto sulista è un dialetto della lingua portoghese, parlato negli stati brasiliani di São Paulo, Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul, Goiás, Minas Gerais e Mato Grosso do Sul.[1] [2] [3]

Lo stato in cui vivono più locutori di questo dialetto e quello del Paraná (compresa nella capitale Curitiba, in cui però si tende a parlare un'altra versione del dialetto, e in altre importanti città dello stesso stato) e quello centro-orientale di Santa Catarina. Esiste comunque un cospicuo numero di parlanti anche nel nord e nord-ovest dello stato di Rio Grande do Sul.

Il sulista è caratterizzato da fenomeni di riduzione e armonia vocale che interessano principalmente le vocali medie in posizione pretonica.

Il dialetto è quindi caratterizzato da questi fenomeni:

  • La pronuncia di consonanti nasali che si trovano alla fine di una sillaba (eccezion fatta per la desinenza -am non accentata, che a volte è pronunciata come -ão );
  • La pronuncia della vocale "e" alla fine di ogni parola come /e/, a differenza della maggior parte del Brasile che la pronuncia /i/. [4] Ad esempio: quente si pronuncia /ʹkente/ (invece di /ʹkẽti/, /ʹkẽʧ/ o /ʹkẽjʧ/).

Il sulista possiede anche un suo piccolo lessico, ad esempio le parole vina (la salciccia) o cancha (il campo sportivo) sono lemmi appartenenti solamente a questo dialetto. Va ricordato inoltre che, a causa delle influenze del dialetto azzoriano, nel litorale catarinense viene parlata un'altra versione ancora del sulista, frutto del miscuglio fra i due dialetti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CARDOSO, Suzana Alice Marcelino. Antenor Nascentes e a divisão dialetal do Brasil, Projeto Atlas Linguístico do Brasil - Comitê Nacional, 2010.
  2. ^ TOMANIN, 2003, p. 69.
  3. ^ ALVEZ, 2008, p. 35.
  4. ^ BISOL; COLLISCHONN, 2009, p. 51.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]