Demoni di fuoco

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Demoni di fuoco
Titolo originaleNight of the Big Heat
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1967
Durata94 min
Rapporto1,66:1
Genereorrore, fantascienza
RegiaTerence Fisher
SoggettoJohn Lymington
SceneggiaturaRonald Liles, Jane Baker e Pip Baker
ProduttoreTom Blakeley
Casa di produzionePlanet Film Productions
FotografiaReginald H. Wyer
MontaggioRod Nelson-Keys
Effetti specialiMartin Gutteridge, Garth Inns
MusicheMalcolm Lockyer
TruccoStella Rivers, Geoffrey Rodway
Interpreti e personaggi

Demoni di fuoco (Night of the Big Heat) è un film del 1967 diretto da Terence Fisher.

Il soggetto è tratto dal romanzo Night of the Big Heat di John Lymington.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In pieno inverno in un'isola pressoché deserta in Scozia si registrano delle temperature veramente inconsuete. I pochi abitanti e qualche ospite non riescono a spiegarsi come mai ci siano 36° in pieno inverno. I primi ad intervenire sono uno scienziato e uno scrittore, i quali scopriranno che la motivazione di ciò è un'invasione aliena. Fortunatamente la pioggia che riusciranno involontariamente a provocare fermerà la minaccia.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è basato su un romanzo che era già stato trasportato sullo schermo nel 1960 in un episodio della serie ITV Play of the Week. La sceneggiatura televisiva venne ripresa con alcune aggiunte per la realizzazione del film.

Le riprese si sono svolte ai Pinewood Studios.[1]

È l'ultimo film a riunire Terence Fisher, Christopher Lee e Peter Cushing.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito in Italia anche con il titolo tradotto in La notte del grande caldo.[3]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«La sceneggiatura indulge su temi abusati: l'approssimarsi della catastrofe innesca nei personaggi di contorno trasgressione o ravvedimento, brutalità o redenzione, e nell'eminente scienziato, abnegazione fino all'estremo sacrificio. Un po' come nella Guerra dei mondi, chi vince non è l'uomo, ma la natura.»

«Un prodotto minore di Fisher, che con S.O.S. I mostri uccidono ancora aveva fatto decisamente di meglio. Per tutto il film c'è un'aspettativa che non arriva mai: avrebbe giovato un finale diverso e meno tirato via, con almeno qualche mostro o creatura strana o aliena. E invece nulla, tutto quello che si vede è un ammasso roccioso pulsante e luminoso che si spegne con l'acqua. Davvero poca cosa.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Hamilton, The British Independent Horror Film 1951-70 Hemlock Books 2013 p 162-166
  2. ^ Franco Pezzini e Angelica Tintori, Peter e Chris - I Dioscuri della notte, Gargoyle Books 2010
  3. ^ a b Demoni di fuoco, su Filmhorror.com.
  4. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Demoni di fuoco, in Fantafilm.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]