Decomunistizzazione
La decomunistizzazione[2][3] è il processo di smantellamento dell'eredità delle istituzioni statali comuniste, della cultura e della psicologia nei paesi post-comunisti. Il termine è più comunemente applicato agli ex paesi del blocco orientale e degli Stati post-sovietici per descrivere una serie di cambiamenti legali e sociali nei rispettivi periodi di post-comunismo susseguitesi al termine della guerra fredda.
Legislazione adottata[modifica | modifica wikitesto]
In molti Stati è stata adottata una legislazione che contempla il lustrismo, che consiste nell'epurazione dei gerarchi comunisti e loro collaboratori. In alcuni Paesi la decomunistizzazione prevede il divieto all'utilizzo dei simboli comunisti. Pur condividendo tratti comuni, i processi di decomunistizzazione si sono svolti in modo differente nei diversi Stati.[4][5] In molti paesi europei ex appartenenti al blocco sovietico, di cui 9 sono attualmente membri dell'Unione Europea, è stata vietata, per legge costituzionale, la ricostituzione di partiti comunisti con introduzione pure del reato di apologia del comunismo.[6]
Nazioni coinvolte[modifica | modifica wikitesto]
Le nazioni coinvolte nell'operazione di decomunistizzazione sono:
- Estonia: Commissione internazionale estone per i crimini contro l'umanità e deportazioni sovietiche dall'Estonia
- Germania: Commissariato Federale per gli Archivi della Stasi
- Lituania: Decomunistizzazione in Lituania
- Moldavia: Decomunistizzazione in Moldavia
- Polonia: Istituto della memoria nazionale
- Rep. Ceca: Decomunistizzazione nella Repubblica Ceca
- Romania: Istituto per l'Indagine sui Crimini del Comunismo e la Memoria dell'Esilio Romeno
- Slovacchia: Decomunistizzazione in Slovacchia
- Ucraina: Decomunistizzazione in Ucraina
- Ungheria: Decomunistizzazione in Ungheria
Politici comunisti arrestati o processati[modifica | modifica wikitesto]
- Afghanistan – Mohammad Najibullah
- Bulgaria – Todor Živkov
- Cambogia – Kang Kek Iew, Pol Pot fu arrestato dai suoi stessi compagni
- Estonia - Arnold Meri
- Etiopia - Menghistu Hailé Mariàm, condannato a morte in absentia con 38 gerarchi
- Repubblica Democratica Tedesca – Erich Honecker, Egon Krenz
- Romania – Nicolae Ceaușescu
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (PL) German zastąpi działacza komunistycznego, su radiopoznan.fm. URL consultato il 27 aprile 2022.
- ^ decomunistizzare, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 aprile 2022.
- ^ decomunistazzarsi, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 27 aprile 2022.
- ^ (EN) Lithuanian ban on Soviet symbols, in BBC News, 17 giugno 2008. URL consultato il 27 aprile 2022.
- ^ (EN) Vitaly Shevchenko, Goodbye, Lenin: Ukraine moves to ban communist symbols, in BBC News. URL consultato il 27 aprile 2022.
- ^ apologia di comunismo: Paesi dove il comunismo è illegale
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Anticomunismo
- Antisovietismo
- Destalinizzazione
- Golaniada
- Guerra fredda
- Lustrismo
- Rivoluzioni del 1989
- Memoriale del Muro di Berlino
- Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza
- Monumento alle vittime del Comunismo
- Post comunismo
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su decomunistizzazione