De Orbitis Planetarum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La Dissertatio philisophica de orbitiis planetarum (Dissertazione filosofica sulle orbite dei pianeti) è il titolo dell'opera di con la quale Hegel nel 1801 ottenne l'abilitazione all'insegnamento presso l'Università di Jena.[1]

Nel testo Hegel sostiene che il sistema solare abbia cinque pianeti classici e che lo spazio fra Marte e Giove sia vuoto.[2] Il libro fu condannato dalle autorità ecclesiastiche dell'epoca.

Poco tempo prima della pubblicazione, era stato scoperto il pianeta nano Cerere.

Frontespizio[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo completo riportato nel frontespizio è il seguente:

DISSERTATIONI PHILOSOPHICAE
DE
ORBITIS PLANETARUM

PRAEMISSAE THESES
QUAS
RECTORE ACADEMIAE MAGNIFICENTISSIMO
SERENISSIMO PRINICPE AC DOMINO

DOMINO
CAROLO AUGUSTO

DUCE SAXONIAE IULIACI CLIVIAE MONTIUM
ANGARIAE ET GUESTPHALIAE REL.

CONSENTIENTE
AMPLISSIMO PHILOSOPHORUM ORDINE

PRO LICENTIA DOCENDI
RITE OBTINENDA
PUBLICE DEFENDET

DIE XXVII. AUG. A. MDCCCI

GE. WILH. FRID. HEGEL
PHILOSOPHIAE DOCTOR

SOCIO ASSUMTO
CAROLO SCHELLING
WIRTEMB.
IENAE TYPIS PRAGERI ET SOC.

 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hegel, el Idealismo absoluto, su elcorreo.com.
  2. ^ Georg Wilhelm Friedrich Hegel, su encyclopaedia.herdereditorial.com.
  Portale Filosofia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di filosofia