David Oyelowo

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David Oyelowo alla prima di Selma - La strada per la libertà (2015)

David Oyelowo, nome completo David Oyetokunbo Oyelowo (Oxford, 1º aprile 1976), è un attore e produttore cinematografico britannico di origini nigeriane, con cittadinanza statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Oyelowo è nato il 1º aprile 1976 a Oxford, Oxfordshire, Inghilterra,[1] da genitori nigeriani.[2][3] Suo padre, Stephen,[4] è originario dello stato di Oyo, nel sud-ovest della Nigeria, e sua madre è Igbo, anche lei del sud-est della Nigeria. Ha ricevuto un'educazione battista.[4] Oyelowo è cresciuto in una tenuta[4] a Tooting Bec, a sud di Londra, fino all'età di sei anni, quando la sua famiglia si trasferì a Lagos,[5] in Nigeria,[6] dove suo padre lavorava per la compagnia aerea nazionale e sua madre lavorava per una compagnia ferroviaria. Oyelowo è cresciuto nell'idolatria degli attori Sidney Poitier e Denzel Washington.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Produttore[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Come doppiatore, Oyelowo è sostituito da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi all'arte drammatica.»
— 31 dicembre 2015[20]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oyelowo for Star Wars: Rebels?, in BelfastTelegraph.co.uk, 24 settembre 2013. URL consultato il 9 maggio 2024.
  2. ^ (EN) Michael Schulman, David Oyelowo and Daniel Craig Face Off in “Othello”, in The New Yorker, 17 novembre 2016. URL consultato il 9 maggio 2024.
  3. ^ a b (EN) Ben Machell, David Oyelowo: ‘It got pretty dark. My wife and I were down to our last $3’, 9 maggio 2024. URL consultato il 9 maggio 2024.
  4. ^ a b c (EN) Upwardly mobile: David Oyelowo on going from Tooting Bec to Tom, su The Independent, 9 febbraio 2013. URL consultato il 9 maggio 2024.
  5. ^ (EN) Sharon Lougher, David Oyelowo is the latest Brit about to take the US by storm, su Metro, 15 febbraio 2013. URL consultato il 9 maggio 2024.
  6. ^ David Oyelowo: Are Nigerian-Brits Taking Over the World?. URL consultato il 9 maggio 2024.
  7. ^ (EN) David Oyelowo, su Golden Globes. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  8. ^ Critics’ Choice Awards 2015, su ELLE, 16 gennaio 2015. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  9. ^ (EN) Condé Nast, Critics Choice Awards 2024: See the Full List of Nominations, su Vanity Fair, 13 dicembre 2023. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  10. ^ (EN) David Oyelowo, su Television Academy. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  11. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015: See The Full Winners List, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  12. ^ (EN) MTV Movie Awards 2015 Winners, su mtv.com, 12 aprile 2015. URL consultato il 19 aprile 2015.
  13. ^ (EN) The 44th NAACP Image Award complete winners list, su Los Angeles Times, 2 febbraio 2013. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  14. ^ Aaron Couch, Arlene Washington, NAACP Image Awards: The Winners, su The Hollywood Reporter, 22 febbraio 2014. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  15. ^ Arlene Washington, NAACP Image Awards: The Winners, su The Hollywood Reporter, 6 febbraio 2015. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  16. ^ Variety Staff, ‘Straight Outta Compton,’ ‘Empire,’ Michael B. Jordan Top NAACP Image Awards, su Variety, 6 febbraio 2016. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  17. ^ (EN) Hilary Lewis,Arlene Washington, Hilary Lewis, Arlene Washington, 2017 NAACP Image Award Winners: Complete List, su The Hollywood Reporter, 10 febbraio 2017. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  18. ^ (EN) T. H. R. Staff, NAACP Image Awards: Full List of Winners, su The Hollywood Reporter, 14 gennaio 2018. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  19. ^ Variety Staff, 2014 SAG Awards: Winners and Nominees, su Variety, 18 gennaio 2014. URL consultato il 31 dicembre 2023.
  20. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 61450, 30 December 2015, p. N14.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN41351271 · ISNI (EN0000 0000 7847 7213 · LCCN (ENnb2003045426 · GND (DE14079543X · BNE (ESXX5404706 (data) · BNF (FRcb150875566 (data) · J9U (ENHE987007431373405171 · CONOR.SI (SL230023523 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2003045426