Darò un milione

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Darò un milione
Il milionario (Vittorio De Sica) e il povero (Luigi Almirante) in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1935
Durata79 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaMario Camerini
SoggettoGiacinto "Giaci" Mondaini, Cesare Zavattini (racconto)
SceneggiaturaMario Camerini, Ivo Perilli, Cesare Zavattini, Ercole Patti (non accreditato)
ProduttoreLibero Solaroli
Casa di produzioneNovella Film
Distribuzione in italianoEIA
FotografiaCarlo Montuori, Otello Martelli
MontaggioFernando Tropea
MusicheGian Luca Tocchi
ScenografiaUgo Blasi
Interpreti e personaggi

Darò un milione è un film del 1935 diretto da Mario Camerini, scritto tra gli altri da Cesare Zavattini, al suo esordio cinematografico, a partire dal racconto Buoni per un giorno di Giacinto "Giaci" Mondaini e dello stesso Zavattini.

Segna il debutto della coppia Vittorio De Sica-Assia Noris, che reciteranno insieme in altre tre commedie di Camerini: Ma non è una cosa seria (1936), Il signor Max (1937) e I grandi magazzini (1939).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Assia Noris e Vittorio De Sica in una scena del film

Un milionario annoiato e stanco della vita, si traveste da povero e decide di offrire un milione a chi compirà un atto di bontà verso di lui. Nonostante il travestimento non riesce a trovare alcuna considerazione. Si commuove solo una ragazza, con la quale fiorisce un idillio.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato girato negli stabilimenti della Cines, irreparabilmente distrutti quello stesso anno da un incendio.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Presentato alla terza edizione della Mostra del cinema di Venezia, ha vinto la Coppa del Ministero delle Corporazioni per il miglior film comico italiano. È stato presentato nuovamente a Venezia nel 2002 all'interno della retrospettiva dedicata ai settant'anni della Mostra.

Distribuito negli Stati Uniti nel 1937,[1] nel 1938 ne è stato realizzato il remake hollywoodiano Chi vuole un milione? (I'll Give a Million), diretto da Walter Lang.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Per Orazio Bernardinelli «il film è fresco spigliato, veloce, e corre alla conclusione senza lentezze e rallentamenti» (Il Messaggero, 31 agosto 1935). Per Mario Gromo è «un film intelligente come pochi, sia pure con qualche squilibrio e alcune incertezze, un film quasi sempre gustosissimo e talvolta piacevolissimo» (La Stampa, 31 agosto 1935).

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) IMDb - Release Dates, su imdb.com. URL consultato il 16-1-2010.

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