Daniele Formica

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Daniele Formica in una scena del film Dio c'è (1998)

Daniele Formica (Drogheda, 10 giugno 1949Bassano del Grappa, 1º febbraio 2011) è stato un attore, doppiatore, regista teatrale e drammaturgo italiano di origine irlandese[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Drogheda, nella contea irlandese di Louth, da Wilson Formica, violinista irlandese di origini italiane, e da Eugenia Ravasio, cameriera italiana, studiò al Trinity College di Dublino. Sviluppò prestissimo la passione per la recitazione, debuttando, all'inizio degli anni settanta, nel Rabelais di Jean-Louis Barrault. Nello stesso periodo fece le prime apparizioni cinematografiche accanto a Massimo Ranieri e Barbara Bouchet.

Nel 1973 si trasferì in Italia ed entrò nella compagnia del Teatro Stabile dell'Aquila, con la quale portò in scena Maschere di Carlo Goldoni. La sua capacità recitativa convinse anche la televisione, che lo lanciò in diversi sceneggiati televisivi, tra i quali: Lungo il fiume e sull'acqua (1973), L'assassinio dei fratelli Rosselli (1974), Giandomenico Fracchia - Sogni proibiti di uno di noi (1975). Negli anni settanta Formica fu chiamato dalla RAI per leggere i cartelli di alcuni film di Buster Keaton. Nel 1975 è Émile La Flamme nel musical Rose-Marie di Rudolf Friml e Herbert Stothart con Sandro Massimini per la regia di Gino Landi, nel Teatro Stabile Politeama Rossetti per il Teatro Verdi di Trieste. Nel 1976 fu tra gli interpreti della commedia musicale televisiva Dal primo momento che ti ho visto.

Nel 1980 partecipò al varietà televisivo A tutto gag, per la regia di Romolo Siena. L'anno successivo venne chiamato da Mario Monicelli a interpretare Camera d'albergo e partecipò al varietà televisivo Lo scatolone. Il ruolo probabilmente più conosciuto dal grande pubblico lo interpreta nel film a episodi Ricchi, ricchissimi... praticamente in mutande, nella parte del segretario arabo di un Emiro che vuole comprare uno yacht nel cantiere dell'imprenditore Alberto Del Prà (Renato Pozzetto). Nel 1986 e 1987 condusse le due stagioni di Un altro varietà di Antonello Falqui, spettacolo di varietà con Marina Confalone, Rodolfo Laganà, Gli Specchio, Sergio Rubini[2]. Nel 1989 condusse il quiz preserale di Retequattro dal titolo "Telecomando". Nel 1990 sposò Ombretta Bertuzzi mentre la sua carriera continuava in TV col telefilm Linda e il brigadiere con Nino Manfredi. Il 3 giugno 1992 ha condotto su Italia 1 insieme a Lella Costa l'Oscar della Pubblicità. Dal gennaio 1995 ha condotto una striscia quotidiana su Videomusic, "il formicaio"[3].

Recitava sia in italiano sia in inglese. Dopo gli anni novanta, le sue apparizioni televisive si fecero sempre più ridotte (qualche comparsa in telefilm e film tv, o in varietà come Paperissima) e si dedicò prevalentemente a doppiaggi cinematografici. Nel 2008 recitò nelle fiction di Canale 5 Crimini bianchi e I liceali. Come doppiatore, Formica ha doppiato le voci di personaggi minori o malvagi nei film d'animazione, in particolare per Disney e Pixar. Ha doppiato Randall Boggs in Monsters & Co., Gilbert Huph in Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi e Dottor Willerstein in I Robinson - Una famiglia spaziale.

È morto il 1º febbraio 2011 a Bassano del Grappa, a 61 anni, per un tumore al pancreas[4].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Film[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Serie animate[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva RAI[modifica | modifica wikitesto]

Spot pubblicitari[modifica | modifica wikitesto]

  • Testimonial Ford, (1984-1988)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria Novella Oppo, Un irlandese tra gli spot (PDF), su archivio.unita.news, L'Unità, 18 agosto 1989, p. 14. URL consultato il 9 maggio 2021.
  2. ^ Addio a Daniele Formica, ironico gentleman dello spettacolo, su KataWeb, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2 febbraio 2011. URL consultato il 28 novembre 2015.
  3. ^ Laura Putti, Formica dopo il tg, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 7 gennaio 1995. URL consultato il 9 maggio 2021.
  4. ^ E' morto Daniele Formica, su cineblog.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Le teche Rai, la prosa televisiva dal 1954 al 2008
  • AA.VV., Enciclopedia della televisione, Garzanti.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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