Crocidura pachyura

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Crocidura mediterranea
Crocidura pachyura
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Laurasiatheria
Ordine Soricomorpha
Famiglia Soricidae
Sottofamiglia Crocidurinae
Genere Crocidura
Specie C. pachyura
Nomenclatura binomiale
Crocidura pachyura
(Küster, 1835)
Sinonimi

Crocidura agilis
(Loche, 1867)
Crocidura anthonyi
Heim de Balsac, 1940
Crocidura cossyrensis
Contoli, 1989
Crocidura ibicensis
Vericad and Balcells, 1965
Crocidura ichnusae
Festa, 1912
Crocidura russula ibicensis
Vericad & Balcells, 1965
Crocidura russula ichnusae
Festa, 1912
Crocidura sicula sarda
Cavazza, 1912
Crocidura suaveolens sarda
Cavazza, 1912

Nomi comuni

Toporagno mediterraneo

La crocidura mediterranea (Crocidura pachyura (Küster, 1835)), nota anche come toporagno mediterraneo, è un piccolo mammifero soricide endemico del bacino del Mediterraneo occidentale[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La crocidura mediterranea ha una lunghezza di 60-78 mm ed un peso da adulto di 6-14 gr. Le popolazioni della Sardegna e di Pantelleria sono relativamente più grandi di quelle maghrebine. Le femmine delle popolazioni di Pantelleria sono più grandi dei maschi (dimorfismo sessuale) mentre nelle popolazioni di alcune isole tunisine avviene il contrario[3].
Il profilo laterale del cranio è piatto. I caratteri del cranio e della dentatura sono molto simili a quelli di C. russula con cui è strettamente imparentata.

La pelliccia è di colore grigio-rossastro o marrone scuro con tonalità rossastre sul dorso mentre le parti ventrali sono di colore grigio-scuro; il manto dorsale degrada in quello ventrale senza una netta separazione. Muso, orecchie, coda e zampe sono glabre e di colore dal nero al bruno molto scuro. Le unghie invece sono bianche.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È una specie sinantropica, si ritrova cioè spesso in prossimità delle abitazioni rurali e nei giardini.

È attiva prevalentemente di notte, si costruisce nidi di erba secca e foglie.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di artropodi, con una predilezione per i ragni, i grilli, le larve dei coleotteri, delle formiche e delle termiti. Talora ha abitudini necrofaghe, cibandosi di carogne di piccoli roditori e rettili.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione avviene da febbraio a settembre. La femmina partorisce da 2 a 5 piccoli per volta.[4]

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

Resti di crocidure sono stati trovati in abbondanza nelle borre di barbagianni che è uno dei suoi principali predatori, tanto a Pantelleria[5], quanto in Sardegna[6]. Ad Ibiza, oltre che dal barbagianni, viene predata anche dalla genetta[4].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Areale di C. pachyura

È una specie di origine africana, endemica dell'area mediterranea occidentale.
È diffusa in Nordafrica, dove il suo areale è poco definito, ma comprende sicuramente la Tunisia e l'Algeria orientale, estendendosi forse fino alla Libia occidentale; la località più a sud in cui è stata documentata la sua presenza è l'isolotto tunisino di Kneiss, nel Golfo di Gabès. È presente inoltre in Sardegna e sulle isole di Ibiza e Pantelleria.

Vive in ambienti di prateria, gariga e macchia mediterranea, nonché in aree coltivate e nei pressi di abitazioni rurali, dal livello del mare fino a 800-1000 m d'altezza.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Le ricerche genetiche hanno consentito di distinguere questa specie dalla congenere C. russula, con la quale ha molte caratteristiche comuni e con cui risulta strettamente imparentata dal punto di vista filogenetico.
La formula cromosomica di Crocidura pachyura è 2N = 42, NF = 70-72. Il cariotipo ha quindi 42 cromosomi, come in C. russula, ma le due specie mostrano differenze evolutive nella struttura dei cromosomi, che hanno causato l'insorgenza di una barriera riproduttiva consentendo, per speciazione, la loro differenziazione[7][8]. Studi basati sul sequenziamento del DNA mitocondriale hanno consentito di datare la separazione tra le due specie a 2,2 milioni di anni fa[9].
La dispersione geografica dell'areale e la presenza di numerose popolazioni insulari ha portato, nei secoli passati, a differenti descrizioni della stessa specie con nomi diversi: Crocidura ichnusae Festa, 1912, Crocidura sicula sarda Cavazza, 1912, Crocidura suaveolens sarda Cavazza, 1912, Crocidura russula ibicensis Vericad & Balcells, 1965, Crocidura cossyrensis Contoli, 1989. Oggi sappiamo, in base alle analisi genetiche condotte, che tutte queste entità tassonomiche possono essere ricondotte ad un'unica specie, C. pachyura.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo areale, per quanto ristretto, la specie è comune.
La IUCN red list considera la specie a rischio minimo di estinzione (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Amori, G., Hutterer, R., Kryštufek, B., Yigit, N., Mitsain, G. & Palomo, L.J., 2008, Crocidura pachyura, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 4/12/2019.
  2. ^ Hutterer R.Order Soricomorpha. in: (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Crocidura pachyura, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, pp. 220-311, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Sarà M., I mammiferi delle isole del Mediterraneo, Palermo, L'Epos, 1998, ISBN 978-88-8302-185-5.
  4. ^ a b Alcover J. A., Els Mamìfers des Balears, Palma de Mallorca, Ed. Moll, 1988.
  5. ^ Sarà M. & Zanca L, Nicchia trofica di Tyto alba in ambienti insulari del Mediterraneo, in Naturalista sicil. 1988; 12 (suppl.): 173-180.
  6. ^ Torre A, Variazioni stagionali dell’alimentazione del Barbagianni (Tyto alba) in una zona rurale della Sardegna nord-occidentale., in Suppl. Ric. Biol. Selv. 1987; 12: 265-279.
  7. ^ Vogel P., Maddalena T. & Sarà M, The taxonomic status of Crocidura cossyrensis Contoli,1989 and its relationship to African and European Crocidura russula (Mammalia, Insectivora), in Israel Journ. Zool. 1992; 38(3-4): 424.
  8. ^ Vogel P., Maddalena T. & Sarà M, Crocidura cossyrensis Contoli,1989 (Mammalia, Soricidae) karyotype, biochemical genetics and hybridization experiments, in Revue Suisse de Zoologie, 2004.111 (4):925-934.
  9. ^ Cosson J.F., Hutterer R., Libois R., Sarà M., Taberlet P. & Vogel P, Phylogeographical footprints of the Strait of Gibraltar and Quaternary climatic fluctuations in the western Mediterranean: a case study with the greater white-toothed shrew, Crocidura russula (Mammalia: Soricidae), in Molecular Ecology 2005; 14, 1151–1162, 1843.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]