Cratere Gassendi

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Cratere Gassendi
TipoCrater
Satellite naturaleLuna
I crateri Gassendi.
Dati topografici
Coordinate17°33′00″S 39°57′36″W / 17.55°S 39.96°W-17.55; -39.96
MagliaLQ-19 (in scala 1:2.500.000)

LAC-93 Mare Humorum (in scala 1:1.000.000)

Diametro111 km
Profondità1,9 km
Localizzazione
Cratere Gassendi
Mappa topografica della Luna. Proiezione equirettangolare. Area rappresentata: 90°N-90°S; 180°W-180°E.
Il cratere(al centro in basso) in un'Immagine Selenocrocatica (Si)

Gassendi è un grande cratere lunare di 111,39 km situato nella parte sud-occidentale della faccia visibile della Luna, vicino a bordo settentrionale del Mare Humorum.

Disegno del cratere tratto dall'Atlante astronomico di Giovanni Celoria del 1890.

Questa formazione è stata inondata dalla lava durante la formazione del mare lunare, quindi di essa è visibile solo il bordo e qualche picco interno. Il bordo esterno è eroso e consumato, anche se è di forma circolare. Lungo il bordo a nord è presente un cratere minore di nome 'Gassendi A' e si unisce ad un sollevamento del terreno nella parte a nordovest del fondo.

Nella parte meridionale del fondo è presente una struttura di tipo dorsum concentrica con il bordo esterno. Il bordo varia in altezza in modo considerevole passando da 200 metri a 2,5 km. Il fondo ha diverse formazioni collinose ed è solcato dalla Rimae Gassendi.

Il cratere è dedicato all'astronomo e matematico francese Pierre Gassendi.

Cratere Gassendi, fotografato da un telescopio amatoriale.

All'epoca del programma Apollo Gassendi fu considerato tra i possibili siti di atterraggio e fu per questo ampiamente fotografato dal Lunar Orbiter 5 e dalla missione Apollo 16: tuttavia non venne mai effettivamente utilizzato a tale scopo.

Crateri correlati[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni crateri minori situati in prossimità di Gassendi sono convenzionalmente identificati, sulle mappe lunari, attraverso una lettera associata al nome.

Gassendi Coordinate Diametro (in km)
A[1] 15°33′S 39°48′W / 15.55°S 39.8°W-15.55; -39.8 (Gassendi A) 32,22
B[2] 14°39′36″S 40°38′24″W / 14.66°S 40.64°W-14.66; -40.64 (Gassendi B) 24,66
E[3] 18°27′00″S 43°37′48″W / 18.45°S 43.63°W-18.45; -43.63 (Gassendi E) 7,14
F[4] 15°01′48″S 45°01′12″W / 15.03°S 45.02°W-15.03; -45.02 (Gassendi F) 7,79
G[5] 16°45′00″S 44°40′12″W / 16.75°S 44.67°W-16.75; -44.67 (Gassendi G) 7,35
J[6] 21°37′12″S 37°06′00″W / 21.62°S 37.1°W-21.62; -37.1 (Gassendi J) 9,11
K[7] 18°46′48″S 43°44′24″W / 18.78°S 43.74°W-18.78; -43.74 (Gassendi K) 5,62
L[8] 20°23′24″S 41°47′24″W / 20.39°S 41.79°W-20.39; -41.79 (Gassendi L) 5,32
M[9] 18°36′36″S 39°09′00″W / 18.61°S 39.15°W-18.61; -39.15 (Gassendi M) 3,07
N[10] 18°04′12″S 39°19′12″W / 18.07°S 39.32°W-18.07; -39.32 (Gassendi N) 3,74
O[11] 21°57′36″S 35°07′48″W / 21.96°S 35.13°W-21.96; -35.13 (Gassendi O) 10,34
P[12] 17°17′24″S 40°45′00″W / 17.29°S 40.75°W-17.29; -40.75 (Gassendi P) 2,34
R[13] 21°56′24″S 37°51′00″W / 21.94°S 37.85°W-21.94; -37.85 (Gassendi R) 4,28
T[14] 19°03′00″S 35°26′24″W / 19.05°S 35.44°W-19.05; -35.44 (Gassendi T) 9,53
W[15] 17°39′36″S 43°43′48″W / 17.66°S 43.73°W-17.66; -43.73 (Gassendi W) 6,36
Y[16] 20°54′36″S 38°30′36″W / 20.91°S 38.51°W-20.91; -38.51 (Gassendi Y) 5

In alcune mappe più antiche il cratere 'Gassendi A' viene indicato con il nome di 'Clarkson', in onore all'astronomo amatoriale e selenografo inglese Roland L. T. Clarkson, ma questo nome non è riconosciuto ufficialmente dalla IAU.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gassendi A, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Gassendi B, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Gassendi E, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  4. ^ (EN) Gassendi F, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  5. ^ (EN) Gassendi G, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  6. ^ (EN) Gassendi J, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  7. ^ (EN) Gassendi K, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  8. ^ (EN) Gassendi L, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  9. ^ (EN) Gassendi M, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  10. ^ (EN) Gassendi N, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  11. ^ (EN) Gassendi O, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  12. ^ (EN) Gassendi P, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  13. ^ (EN) Gassendi R, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  14. ^ (EN) Gassendi T, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  15. ^ (EN) Gassendi W, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.
  16. ^ (EN) Gassendi Y, su Gazetteer of Planetary Nomenclature, United States Geological Survey. URL consultato l'11 aprile 2021.

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