Crassula calcarea

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Crassula calcarea
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
OrdineSaxifragales
FamigliaCrassulaceae
SottofamigliaCrassuloideae
GenereCrassula
SpecieC. calcarea
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRosales
FamigliaCrassulaceae
GenereCrassula
SpecieC. calcarea
Nomenclatura binomiale
Crassula calcarea
N.H.G.Jacobsen, 2014[1]

Crassula calcarea (N.H.G.Jacobsen, 2014) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, endemica delle Province del Capo, in Sudafrica[2].

L'epiteto specifico calcarea si riferisce al suolo calcareo, noto come crostone[3], sul quale è stata scoperta[4][5].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tavola botanica di C. calcarea.

C. calcarea è una pianta biennale di piccole dimensioni, formata da alcune rosette che raggiungono al massimo i 3 centimetri dall'altezza, per un massimo di 20 cm con infiorescenza inclusa. Ramifica di rado, dalla base delle rosette.

Le foglie carnose sono di forma ovata, si sviluppano in coppie angolate a 90° rispetto alle coppie adiacenti e sono leggermente pressate fra di loro, per poi allargarsi al momento della fioritura. Sono glabre, hanno un margine che presenta numerose ciglia globulari e nei pressi di questo, sulla pagina superiore della foglia, si trova una fila di idatodi.

L'infiorescenza a tirso è composta da 5 o 6 fiori sessili, lunghi 2,5–3 mm, disposti lungo l'asse del peduncolo che li sorregge.

Il calice, lungo circa la metà del fiore, è formato da sepali lanceolati e glabri, brevemente fusi tra loro alla base, con le estremità acute e privi di ciglia. La corolla, di forma tubolare, è composta da petali di colore bianco, tendenti al verde chiaro alla base, eretti e dalla forma lanceolata, con la metà superiore che con la fioritura si ripiegherà all'indietro mentre le basi sono fuse tra loro. Gli apici sono ricurvi e presentano un'appendice terminale a forma di casco.

I carpelli sono piriformi, privi di stili e con uno ampio stigma in posizione dorso-laterale[1][6].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Pianta scoperta solo recentemente, essendo stata classificata per la prima volta nel 2014, C. calcarea è attualmente nota per un'unica popolazione che si trova nella località di Grassridge, nei pressi di Port Elizabeth (Provincia del Capo Orientale). Cresce su di un suolo calcareo, in associazione con specie erbose come Acmadenia obtusata e Commelina africana[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) N.H.G.Jacobsen, Crassula calcarea N.H.G.Jacobsen sp. nov. (PDF), in Aloë, vol. 51, n. 2, South African Aloe and Succulent Society, 2014, p. 39.
  2. ^ (EN) Crassula calcarea N.H.G.Jacobsen, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  3. ^ crostone nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) D. Gledhill, The Names of Plants, 4ª ed., Cambridge, Cambridge University Press, 6 marzo 2008, p. 84, ISBN 0-521-86645-6.
  5. ^ (EN) Harold T. Clifford e Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, 4ª ed., Springer Science & Business Media, 29 giugno 2013, p. 59, ISBN 3-540-38432-4.
  6. ^ International Crassulaceae Network, su crassulaceae.ch. URL consultato il 27 dicembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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