Corri più che puoi Charlie Brown

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Corri più che puoi Charlie Brown
Charlie Brown nel logo del film
Titolo originaleRace for Your Life, Charlie Brown
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1977
Durata76 min
Genereanimazione
RegiaBill Melendez, Phil Roman
SceneggiaturaCharles M. Schulz
ProduttoreLee Mendelson, Bill Melendez
Casa di produzioneParamount Pictures, Bill Melendez Productions, Lee Mendelson Film Productions, United Feature Syndicate
Distribuzione in italianoTelevisioni locali
MontaggioRoger Donley, Chuck McCann
MusicheEd Bogas
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Corri più che puoi Charlie Brown (Race for Your Life, Charlie Brown) è un film d'animazione del 1977 diretto da Bill Melendez e Phil Roman. È il terzo lungometraggio cinematografico dei Peanuts dopo Arriva Charlie Brown (1969) e Snoopy cane contestatore (1972), al quale seguirà tre anni dopo Buon viaggio, Charlie Brown (1980).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Charlie Brown e i suoi amici si dirigono in autobus al campo estivo Camp Remote fra le montagne. Durante una sosta in un'area di servizio Charlie Brown viene accidentalmente lasciato indietro e viene accompagnato al campo da Snoopy sulla sua moto. Al campeggio i bambini hanno difficoltà ad adattarsi alla routine quotidiana e alle rigide regole. Vengono inoltre infastiditi da tre ragazzi più grandi e dal loro gatto selvatico Brutus, che imbrogliano nella gara di tiro alla fune e nella corsa nei sacchi, e che possiedono una barca dotata di timone automatico, radar e sonar con cui hanno vinto la corsa sul fiume l'anno precedente.

Per la corsa sul fiume di più giorni, i ragazzi sono divisi in maschi e femmine, mentre Snoopy e Woodstock formano il proprio gruppo. Charlie Brown, il leader dei ragazzi, nonostante la sua mancanza di fiducia cerca di superare tutte le difficoltà prendendo le giuste decisioni. Piperita Patty guida il gruppo delle ragazze secondo principi apparentemente democratici, mettendo al voto anche le questioni più banali, per poi ignorare i risultati delle votazioni quando il voto è pari o quando è in disaccordo. Anche Snoopy e Woodstock partecipano alla corsa issando una vela sul loro salvagente.

Nonostante siano in testa, mentre non prestano attenzione i tre bulli finiscono incastrati in un molo. Gli altri gruppi affrontano temporali e tempeste di neve, e perdono nuovamente il vantaggio quando i bulli sabotano le loro barche e modificano la segnaletica sul fiume. Nel frattempo, Snoopy e Woodstock vengono separati durante un temporale, e Snoopy si mette in cerca del suo amico. I due riescono a ritrovarsi e poco dopo incontrano in una capanna nella foresta gli altri bambini, che stavano anche loro cercando Snoopy. Charlie Brown acquista sempre più fiducia in sé, e quando i tre bulli distruggono la zattera delle bambine, propone loro di formare un'unica squadra, cosa che accettano dopo un voto democratico. Sebbene i suoi amici mettano in dubbio le sue doti di leader, riesce a dimostrare il suo valore liberando la loro barca quano resta bloccata sulla ruota di un mulino ad acqua. Grazie a Charlie Brown i bambini tornano in gara, ma Piperita Patty incita le ragazze a esultare per la loro imminente vittoria, facendo cadere i ragazzi in acqua, per poi fare anche loro la stessa fine nel tentativo di salvarli.

I tre bulli credono di avere la vittoria assicurata, ma dopo aver subito diversi infortuni a causa della loro eccessiva sicurezza, la loro barca è così danneggiata da affondare poco prima del traguardo. Mentre i tre vengono superati da Snoopy e Woodstock, il gatto Brutus distrugge il loro salvagente con una zampata, ma Woodstock costruisce prontamente per sé una barchetta di rami con una foglia per vela. Quando Brutus tenta di afferrare l'uccellino, Snoopy lo mette fuori combattimento con un pugno e Woodstock vince la gara. Mentre i ragazzi salgono sull'autobus di ritorno a casa, Charlie Brown dichiara che dopo questa esperienza crederà di più in se stesso, ma subito dopo l'autobus parte senza di lui, costringendolo a viaggiare di nuovo con Snoopy sulla sua moto.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Corri più che puoi Charlie Brown è stato il primo film dei Peanuts a essere prodotto e distribuito dalla Paramount Pictures. A differenza dei due film precedenti, Charles M. Schulz decise di scrivere un soggetto originale senza basarsi su nessuna storia specifica proveniente dalla striscia. L'idea per la storia gli venne durante una gita di famiglia, durante il quale provò a fare rafting con sua moglie sul fiume Rouge.[1] Tuttavia, alcune gag furono tratte dalla striscia, come quella in cui Snoopy e Piperita Patty saltano sul materasso ad acqua.[2] Per la colonna sonora era stato incaricato il compositore "di fiducia" dei Peanuts Vince Guaraldi, ma morì prima che il film entrasse in produzione e venne quindi sostituito da Ed Bogas.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Date di uscita e titoli internazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • 30 luglio in Finlandia (Kisa on kova, Jaska Jokunen)
  • 13 agosto in Polonia (Charlie Brown i jego kompania)
  • 13 dicembre 1979 in Argentina (Carlitos y su pandilla)
  • 24 dicembre 1982 in Italia (prima TV)
  • 24 dicembre 1998 in Ungheria (prima TV) (Fuss, ha kedves az életed, Charlie Brown!)

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu il primo della serie a non essere distribuito nei cinema italiani, venne infatti trasmesso direttamente in televisione il 24 dicembre 1982 da alcune reti locali,[3] e successivamente replicato da Italia 1 il 26 dicembre 1984.[4] Il doppiaggio venne curato dal Gruppo Trenta.

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

In Italia il film è stato pubblicato in VHS nel 2001 da Paramount Home Entertainment.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne accolto tiepidamente rispetto ai precedenti film della serie. La critica principale fu che nonostante fosse divertente mancasse di mordente, sembrando più un collage di gag unite fra loro che una storia coesa.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Blake Scott Ball, Charlie Brown's America: The Popular Politics of Peanuts, Oxford, Oxford University Press, 2021, p. 162, ISBN 978-0-19-009048-7.
  2. ^ Charles M. Schulz, The Complete Peanuts 1975-1976, Seattle, Fantagraphics Books, 2010, p. 10-13.
  3. ^ Radiocorriere TV, anno 59, n. 51, ERI, 1982, pp. 113-121.
  4. ^ Radiocorriere TV, anno 61, n. 52, ERI, 1984, p. 61.
  5. ^ (IT) Corri piu che puoi, Charlie Brown, collana Peanuts home video, Paramount home entertainment, 2001. URL consultato il 15 novembre 2023.
  6. ^ (EN) Screen: Charlie Brown as Before, in The New York Times, 4 agosto 1977. URL consultato il 1º agosto 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]