Commissione Cibrario

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Con Commissione Cibrario si identificano almeno tre commissioni istituite dal Regno d'Italia, una prima, sui progetti di legge per l'istruzione pubblica (27 giugno 1867)[1], una seconda, sul riordinamento scientifico e disciplinare delle biblioteche, istituita il 20 luglio 1869 per redigerne un regolamento unitario[2][3], e una terza, sul riordinamento degli archivi di Stato, istituita il 15 marzo 1870 per risolvere alcuni problemi riguardanti gli archivi italiani[4]. Il nome deriva da chi presiedeva entrambe, Luigi Cibrario, allora Ministro di Stato e Senatore del Regno.

La commissione sui progetti di legge per l'istruzione pubblica[modifica | modifica wikitesto]

I commissari erano:

  • Luigi Cibrario
  • Carlo Matteucci
  • Cesare Alfieri
  • Carlo Cadorna
  • Pietro Gioia
  • Michele Amari
  • Federico Sclopis
  • Filippo Linati
  • Antonio Montanari
  • Celso Marzucchi
  • Giuseppe Moris
  • Giuseppe Vacca
  • Giovanni Arrivabene
  • Angelo Sismondi
  • Angelo Sacchi

La commissione sugli archivi[modifica | modifica wikitesto]

La lettera che accompagnava il decreto poneva alla commissione le seguenti domande:

  1. Conviene per l'interesse della scienza, del pubblico servizio e dei privati unire sotto un solo Ministero gli Archivi di Stato che ora abbiamo?
  2. Sarebbe utile la divisione degli Archivi storici dagli amministrativi? Come potrebbe operarsi?
  3. Da quale Ministero devono dipendere gli Archivi storici ed amministrativi?
  4. Esaminata l'istituzione degli Archivi provinciali, quali regolamenti occorrano pei medesimi?
  5. Come devesi esercitare la vigilanza che allo Stato pare competere sulla conservazione degli Archivi comunali, provinciali e degli altri Enti morali.
  6. Devono farsi divisioni di carriera nel Personale degli Archivi per ragione del grado d'istruzione che le diverse occupazioni d'ufficio richiedono?
  7. Quale sarebbe la gerarchia degli Uffiziali d'Archivio?
  8. Potrebbero riunirsi alcuni Archivi e quali?
  9. Devono stabilirsi per tutti gli Archivi norme uniformi d'ordinamento?
  10. Quali regole dovrebbero osservarsi per la pubblicazione, la lettura e la copia dei documenti?
  11. Quali tasse potrebbero proporsi al Parlamento Nazionale per gli atti di cui fosse chiesto lettura, copia od estratto?
  12. Occorrono provvedimenti transitori per la cessazione degli Archivi notarili attuali,secondo lo schema di legge approvalo dal Senato?

Partendo dall'affermazione che «l'archivio deve rappresentare per quanto è possibile la costituzione dello Stato e gli elementi della vita civile», la commissione fu concorde nel definire il metodo storico come unica metodologia da utilizzare per l'ordinamento archivistico. La commissione stabilì la distinzione degli archivi tra "parte antica" e "parte moderna": la prima per designare quella parte di documentazione che, a seguito del decorso del tempo, può essere data in libera consultazione agli studiosi, la seconda per indicare la documentazione da tenere ancora riservata. Si divise invece sulla scelta del Ministero cui attribuire la competenza in materia di archivi, sia per la parte antica che per la moderna: Ministero dell'Istruzione o Ministero dell'Interno. Da sottolineare il fatto che la stessa commissione indicò un termine brevissimo per il versamento in Archivio di Stato, tra i cinque e i dieci anni, con il risultato che l'Archivio di Stato fungeva anche, per così dire, da archivio di deposito perché quella documentazione "recentissima" non era ancora liberamente consultabile. Posta così la questione, gli aspetti "amministrativi" andavano a prevalere su quelli "storici" e ciò fu confermato dalla scelta del Ministero, quello dell'Interno.

I commissari erano:

Amadio Ronchini ne era segretario.

La commissione sulle biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

I commissari erano:

Ernesto Masi ne era segretario.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda senatore CIBRARIO Luigi Giovanni Antonio, su notes9.senato.it. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  2. ^ Archivi di biblioteche: per la storia delle biblioteche pubbliche statali Volume 55 di Sussidi eruditi, Viviana Pistarelli, Ed. di Storia e Letteratura, 2002, ISBN 8884980135, on-line su books.google.com Consultato il 26-10-2009
  3. ^ Decreto del Ministero della pubblica istruzione 20 luglio 1869.
  4. ^ Decreto del Ministero dell'interno 15 marzo 1870.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Sull'istruzione pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Sugli archivi[modifica | modifica wikitesto]

Sulle biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]