Commercio del riso

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Il commercio del riso a livello internazionale è caratterizzato dal fatto che i massimi paesi produttori (Cina, India, Indonesia e Bangladesh) sono anche i massimi consumatori. Nelle annate normali pertanto il quantitativo esportabile è costituito da una frazione molto piccola della produzione e, addirittura nelle annate scarse, tali paesi sono importatori netti.[1][2]

Paesi esportatori[modifica | modifica wikitesto]

Paesi decisamente esportatori sono invece quelli dell'Asia sud-orientale (Viet Nam, Thailandia, Myanmar), anzi periodicamente torna la notizia che gli stessi vogliano creare un cartello come quello dell'OPEC[senza fonte]. Nel complesso il peso del commercio internazionale non è paragonabile a quello degli altri cereali (frumento e mais soprattutto) e nelle annate scarse tende addirittura a contrarsi ulteriormente[3]. Ma se in percentuale rispetto alla produzione mondiale il commercio del riso ha una importanza relativamente contenuta, in cifra assoluta ha una dimensione considerevole, intorno ai 25 milioni di tonnellate[4]

Gli Stati Uniti d'America, pur avendo una produzione relativamente modesta, (intorno al 5% della produzione mondiale) sono in grado di esportare notevoli quantità (attorno al 12% del commercio internazionale). La borsa merci che fissa il prezzo del riso a livello internazionale è pertanto quella di Chicago. Le variazioni in aumento, come quella verificatesi nel 2008 rischiano di affamare una quota significativa del sud del mondo. Le tensioni del mercato sono perciò particolarmente seguite.[5]

Dati sul commercio mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Paesi esportatori[modifica | modifica wikitesto]

Solamente il 4% della produzione mondiale di riso, che si avvicina alle 600 milioni di tonnellate, è destinato al commercio internazionale. Quest'ultimo è in crescita circa del 7% per anno.

Commercio del riso nell'Unione europea[modifica | modifica wikitesto]

La produzione del riso nell'Unione europea è dell'ordine di 2,5 milioni di tonnellate di riso lavorato, ma il consumo ascende a 3,5 milioni di tonnellate. Deve perciò importare il 40% dei suoi consumi. Precedentemente le importazioni avvenivano dagli USA, ma furono rilevate presenze di riso OGM non ammesse nell'Unione. I mercati di rifornimento divennero quindi quelli del Sud-Est asiatico.[6] L'Italia da sola ne produce 1,44 milioni di tonnellate, di cui 0,5 destinato all'esportazione [7].

Il commercio del riso in Italia[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte della produzione del riso avviene nella zona di Vercelli, dove ha sede la più importante borsa del riso italiana nel "Palazzo della Casa dell'Agricoltore".[8] Grazie alla costruzione del Canale Cavour tra il 1860 e 1866 la zona si trasformò in un'importantissima regione di coltivazione del riso e in un’area agricola fra le più ricche e avanzate d’Italia[senza fonte], messo in crisi dalla concorrenza asiatica sin dal 1882, quando la qualità Rangoon si vendeva a un quarto del risone locale, portando all'abolizione in Italia del costo forzoso[9].

Verifica della qualità nel mercato del riso italiano[modifica | modifica wikitesto]

In un primo momento chicchi vengono esaminati e individuati i chicchi carenti per forma o colore. Vi è poi la contrattazione del prezzo che stabilisce il prezzo medio di ciascuna varietà di riso. I prezzi stabiliti al mercato del riso di Milano vengono poi adottati come i prezzi indicativi per l'intero mercato italiano.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'India dal 2007 aveva posto il divieto di esportazione del riso, divieto revocato nel 2011 per una produzione eccezionalmente abbondante
  2. ^ Il miglioramento delle condizioni economiche ha portato, però, a far diminuire l'importanza del riso nella dieta di quei paesi, con incrementi nel consumo degli altri cereali e con cibi che assicurino un maggiore apporto di proteine cfr. Antonio Saltini - L’Asia abbandona il riso: è la più grande rivoluzione alimentare della storia
  3. ^ Federico Rampini, La carestia del riso, su Partito Democratico, la Repubblica, 4 aprile 2008. URL consultato il 15 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
  4. ^ Il riso Archiviato il 5 giugno 2006 in Internet Archive.
  5. ^ Corriere.it
  6. ^ da audizione al Senato
  7. ^ (PDF) AIC: ITALIA MAGGIORE PRODUTTORE EUROPEO DI RISO (PDF), su accademiaitalianacucina.it. URL consultato il 24 giugno 2014.
  8. ^ Commercio internazionale: l’esempio dell’Italia, su riso.ch. URL consultato il 15 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
  9. ^ Sulla concorrenza del riso asiatico per la diminuzione del prezzo dei trasporti vedi Antonio Lazzarini Fra terra ed acque dati del 1882
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