Coordinate: 44°57′41.14″N 7°16′41.58″E

Colle del Crò

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Colle del Crò
Il Colle visto dall'alto
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Piemonte
Provincia  Torino
Località collegateSan Pietro Val Lemina
Pinasca
Altitudine1 155 m s.l.m.
Coordinate44°57′41.14″N 7°16′41.58″E
Altri nomi e significatiColle Cro
Infrastrutturastrada provinciale 167
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Colle del Crò
Colle del Crò

Il Colle del Crò (1155 m[1]) è un passo che collega la Val Lemina alla bassa Val Chisone, in Piemonte.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il panorama dal Colle del Crò

Il colle si trova sullo spartiacque tra il vallone del Grandubbione, una vallata laterale della Val Chisone, e la Val Lemina. È collocato a sud del Monte Fajè (1386 m), oltre il quale lo spartiacque continua con il Colle Colletto e il Monte Sette Confini. Verso sud lo partiacque prosegue in direzione dei monti Balmella e Parpaiola.[2] Nei pressi del punto di valico sono situati vari edifici; le tavolette dell'IGM non danno un nome al colle, presso il quale situano la località Cocca[2]. Cartine più recenti, come quella edita da Fraternali, lo chiamano Colle Cro,[1] ma comunemente il suo nome viene riportato come "Colle del Crò".[3]

Nell'immediato intorno del Colle sono presenti quattro borgate non abbandonate insistenti sui territori di Pinasca e San Pietro Val Lemina: Crò (suddiviso ulteriormente in Cocca, Cioccia e Taluccotto o Talucco Alto), Coccheria, Mercateria e Forte.

Accesso[modifica | modifica wikitesto]

Il colle è raggiungibile per una strada asfaltata, la SP167 dalla Val Lemina che lo collega con San Pietro Val Lemina, e per una strada forestale in gran parte sterrata che lo collega con Pinasca, Dubbione e Pra Martino.

Dal valico partono anche vari sentieri e piste sterrate frequentate dagli appassionati di escursionismo e mountain bike.[3].

Uno dei sentieri conduce alla vicina Falesia del Crò, rinomata tra gli appassionati di arrampicata[4] e conosciuta come "la rocca della cenere", che ospita attualmente circa 40 monotiri[5].

Cartografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 6 - Pinerolese Val Sangone, scala 1:25.000, ed. Fraternali
  • 17 - Torino Pinerolo e Bassa Val di Susa, scala 1:50.000, ed. IGC - Istituto Geografico Centrale

Cartografia storica[modifica | modifica wikitesto]

  • 1700 Carte particulière des environs de Pignerol [1]
  • 1792 Mappa topografica regolare ed in misura del Territorio di Pinasca, esclusivamente al feudo del Gran Dubbione Pinasca. Mappa A [2]
  • 1792 Mappa topografica regolare ed in misura del feudo del Gran Dubbione, territorio di Pinasca Pinasca. Mappa B [3]
  • 1861 Catasto Rabbini - Foglio n.1 mappa originale del Comune di San Pietro Val Lemina [4]
  • 1861 Catasto Rabbini - Foglio IX allegato B mappa originale del Comune di Pinasca [5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Carta dei sentieri e stradale n.6 - Pinerolese Val Sangone in scala 1:25.000, Fraternali, ISBN 9788890278457.
  2. ^ a b Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  3. ^ a b AA.VV. (Provincia di Torino - Assessorato all’Agricoltura, Montagna, Tutela fauna e flora, Parchi e aree protette), Parco naturale provinciale Monte Tre Denti - Freidour (PDF), Hapax, ISBN 978-88-88000-41-1. URL consultato il 4 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2019).
  4. ^ Falesia del Cro | Pinerolo climbing, su pineroloclimbing.it, 14 dicembre 2017. URL consultato il 10 giugno 2022.
  5. ^ Crò (Falesia del), su Gulliver. URL consultato il 10 giugno 2022.

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