Claude Maltret

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Claude Maltret S.I. (anche noto con il nome latino: Claudius Maltretus) (Annecy, 3 ottobre 1621Tolosa, 3 gennaio 1674) è stato un gesuita, grecista e teologo francese, noto soprattutto per avere curato l'edizione critica delle opere di Procopio di Cesarea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Claude Maltret nacque a Annecy in Savoia nel Regno di Francia.[1] Entrò nella Compagnia di Gesù il 12 ottobre 1637.[2] Dopo aver completato i suoi studi, fu per undici anni insegnante di lettere e retorica e divenne noto come filologo classico. Fu quindi nominato professore in Sacre Scritture, incarico che ricoprì per i successivi nove anni.

Nel 1662 fu nominato rettore del collège de Montauban.[3] L'anno successivo, pubblicò la sua opera maggiore e più nota, un'edizione delle Storie di Procopio, con una nuova traduzione latina e un commento critico.[4] L'opera, che costituisce la prima edizione completa delle opere di Procopio mai pubblicata, passò attraverso molte edizioni, fu ampliata e integrata con note di altri studiosi e venne inclusa nel Corpus scriptorum historiæ byzantinæ (voll. 2, 1662-1663)[5] e ristampata a Venezia nel 1729 nella Synopsis Historiae Byzantinae.[4] La traduzione latina realizzata da Maltret dei sei libri della Guerra gotica fu riprodotta da Muratori nel primo volume della sua collezione Rerum Italicarum Scriptores.[6]

Dal 1672 al 1674 padre Maltret fu rettore del noviziato di Tolosa, dove morì.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Maltert ha scritto una serie di libri in latino il cui titolo inizia con «Procopii Caesariensis Historiarum» (una collezione «tenuta in grande considerazione»[1]).

  • (LA) Procopii Caesariensis Historiarum Auctiores quam ante et emendatiores, Interprete, etc. (livre 2)
  • (LA) Procopii Caesariensis Historiarum sui temporis de bello Gothico (livre 4)
  • (LA) Procopii Caesariensis Historiarum de Edificiis Justiniani (livre 6)
  • (LA) Procopii Caesariensis Historiarum (livre 8)
  • (LA) Procopii Caesariensis Historiarum sui Temporis (livre 9)
  • (LA) Procopii Caesariensis arcana historia, qui est liber nonus historiarum etc. (edizione del testo della Storia segreta di Procopio, con note critiche e una traduzione latina di Nicolò Alemanni.[7])

Il testo critico greco delle opere di Procopio curato da Maltret fu considerato il testo standard fino a tutto l'Ottocento e fu pubblicato ancora nell'edizione di Procopio pubblicata a Bonn da Wilhelm Dindorf tra il 1833 e il 1838.[8] Dindorf ripropose inalterata anche la traduzione latina di Maltret.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maltret (Claude), in Nouvelle biographie générale depuis les temps les plus reculés jusqu'à nos jours, avec les renseignement bibliographiques et l'indication des sources à consulter, vol. 33, Firmin Didot, 1863. URL consultato il 28 agosto 2016.
  2. ^ (EN) James A. Taaffe, Claude Maltret, Encyclopedia Catholica, 2016
  3. ^ Claude Maltret (1621-1674), su data.bnf.fr, BnF, 2016. URL consultato il 28 agosto 2016.
  4. ^ a b c Domenico Comparetti, La guerra gotica di Procopio di Cesarea; testo greco, emendato sui manoscritti con traduzione italiana, Roma, Forzani e c., tip. del Senato, 1895, prefazione, pp. XIII-XIV (online).
  5. ^ Angelo Pernice, PROCOPIO di Cesarea, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. URL consultato il 14 febbraio 2018.
  6. ^ Ludovico Antonio Muratori, Rer. It. Script. 1723, vol. I
  7. ^ Nella sua edizione della Storia segreta Maltret colmò le lacune del testo greco fino ad allora conosciuto, consistente nei due codici scoperti dall'Alemanni nella Biblioteca Vaticana, servendosi di un testo scoperto presso l'Ambrosiana dal suo confratello Pierre Poussines: «Il P. Poussin, altro dottissimo gesuita, ch'ebbe mano alla pubblicazione di Scrittori bizantini, trovò nell'Ambrosiana la Storia segreta, ne trascrisse le lezioni varie, e principalmente quanto nell'incominciamento mancava ne' codici vaticani: e tutte queste cose mandò al Maltret. Così questi poté in miglior forma riprodurre il testo di Procopio.» Giuseppe Compagnoni, Lettera del Cav. Compagnoni al sig. avvocato Francesco Giovannardi, già Presidente della Corte di Giustizia in Bologna, che serve di prefazione al volgarizzamento della Storia Segreta di Procopio, in Opere di Procopio di Cesarea, Milano, Francesco Sonzogno, 1828.
  8. ^ The Manuscript Tradition of Procopius' Gothic Wars: A Reconstruction of Family Y in the Light of a Hitherto Unknown Manuscript (Athos, Lavra H-73), Maria K. Kalli Walter de Gruyter, 2004, p. 5

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN8452905 · ISNI (EN0000 0001 2119 8579 · CERL cnp00520298 · LCCN (ENnr2006009717 · GND (DE128968990 · BNE (ESXX5566460 (data) · BNF (FRcb103632722 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr2006009717