Cladonia phyllophora

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Cladonia phyllophora
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Classe Lecanoromycetes
Ordine Lecanorales
Famiglia Cladoniaceae
Genere Cladonia
Sottogenere Cladonia
Specie C. phyllophora
Nomenclatura binomiale
Cladonia phyllophora
Ehrh. ex Hoffm., 1796
Sinonimi

Baeomyces degenerans
Flörke
Cladonia degenerans
(Flörke) Spreng.
Cladonia lepidota
(Ach.) Nyl. non auct
Cladonia trachyna
(Ach.) Nyl.

Cladonia phyllophora Ehrh. ex Hoffm., 1796 è una specie di lichene appartenente alla famiglia Cladoniaceae, dell'ordine Lecanorales.

Il nome proprio deriva dal greco φύλλον, cioè phyllon, che significa foglia, e φὸρον, cioè phoron, che significa portatore, che porta ad indicare la forma ramificata degli apoteci molto simile a fronde di piccolissime foglioline.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema di riproduzione è principalmente sessuale. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia,[1] di preferenza una Trebouxia.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si adatta soprattutto a climi di tipo temperato fresco o montano dell'area circumboreale. Rinvenuta su suoli minerali acidi. Lichene di tipo olartico. Predilige un pH del substrato intermedio fra molto acido e subneutro. Il bisogno di umidità è mesofitico.[3]

La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:

In Italia questa specie di Cladonia è abbastanza rara:

  • Trentino-Alto Adige, da molto rara a poco rara in tutta la regione
  • Val d'Aosta, estremamente rara sui monti, rara nelle valli
  • Piemonte, rara sui monti dell'arco alpino, estremamente rara nel resto della regione
  • Lombardia, rara nelle zone alpine e di confine col Trentino; estremamente rara nelle zone prealpine
  • Veneto, abbastanza rara nelle zone di confine col Trentino, estremamente rara nelle zone pedemontane, non rinvenuta nel resto della regione
  • Friuli, rara nelle zone alpine, estremamente rara nelle zone pedemontane, non rinvenuta altrove
  • Emilia-Romagna, non è stata rinvenuta
  • Liguria, da molto rara ad estremamente rara in tutta la regione
  • Toscana, estremamente rara in tutta la regione ad eccezione delle zone litoranee dove non è stata rinvenuta
  • Umbria, non è stata rinvenuta
  • Marche, non è stata rinvenuta
  • Lazio, non è stata rinvenuta
  • Abruzzi, non è stata rinvenuta
  • Molise, non è stata rinvenuta
  • Campania, non è stata rinvenuta
  • Puglia, non è stata rinvenuta
  • Basilicata, non è stata rinvenuta
  • Calabria, non è stata rinvenuta
  • Sicilia, non è stata rinvenuta
  • Sardegna, non è stata rinvenuta.[3]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie appartiene alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 sono state identificate le seguenti forme, sottospecie e varietà:

  • Cladonia phyllophora f. euphorea (Ach.) J.W. Thomson (1968).
  • Cladonia phyllophora f. phyllophora Ehrh. ex Hoffm. (1796).
  • Cladonia phyllophora f. polyphaea (Ach.) J.W. Thomson (1968).
  • Cladonia phyllophora f. trachyna (Ach.) J.C. Wei (1991).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ITALIC, sito sui licheni italiani[collegamento interrotto]
  2. ^ Licheni del Wisconsin Archiviato il 16 gennaio 2014 in Internet Archive.
  3. ^ a b ITALIC, sito sui licheni italiani, su dbiodbs.univ.trieste.it. URL consultato il 15 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2007).
  4. ^ Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data

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