Cladonia macrophyllodes

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Cladonia macrophyllodes
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Classe Lecanoromycetes
Ordine Lecanorales
Famiglia Cladoniaceae
Genere Cladonia
Sottogenere Cladonia
Specie C. macrophyllodes
Nomenclatura binomiale
Cladonia macrophyllodes
Nyl., 1875

Cladonia macrophyllodes Nyl. (1875), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.

Il nome proprio deriva dal greco μακρὸς makròs, che significa grande e φύλλον phyllon, che significa foglia, ed il suffisso -odes che proviene dal greco οἴδα, òida, e significa somiglia a, ha l'apparenza di, stando ad indicare la sua somiglianza esteriore con C. macrophylla pur essendo classificati in sezioni diverse.[1]

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema di riproduzione è prevalentemente sessuale. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia,[2] di preferenza una Trebouxia.[3]

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si adatta soprattutto a climi di tipo artico-alpino. Rinvenuta su suoli freddi dove la neve persiste a lungo e in spazi aperti e soleggiati. Predilige un pH del substrato da molto acido a valori intermedi fra molto acido e subneutro puro. Il bisogno di umidità spazia da igrofitico a mesofitico.[2]

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:

In Italia questa specie di Cladonia è abbastanza rara:

  • Trentino-Alto Adige, comune nelle zone montuose, non rinvenuta nelle valli
  • Val d'Aosta, comune nelle zone montuose, non rinvenuta nelle valli
  • Piemonte, abbastanza comune lungo i monti dell'arco alpino, non rinvenuta altrove
  • Lombardia, abbastanza comune lungo i monti dell'arco alpino, e in alcune località prealpine; non rinvenuta altrove
  • Veneto, comune in varie località del bellunese, non rinvenuta altrove
  • Friuli, alquanto rara in alcune località delle parti settentrionali
  • Emilia-Romagna, non è stata rinvenuta
  • Liguria, non è stata rinvenuta
  • Toscana, non è stata rinvenuta
  • Umbria, non è stata rinvenuta
  • Marche, non è stata rinvenuta
  • Lazio, non è stata rinvenuta
  • Abruzzi, non è stata rinvenuta
  • Molise, non è stata rinvenuta
  • Campania, non è stata rinvenuta
  • Puglia, non è stata rinvenuta
  • Basilicata, non è stata rinvenuta
  • Calabria, non è stata rinvenuta
  • Sicilia, non è stata rinvenuta
  • Sardegna, solo un ritrovamento, risalente agli anni '80, nei pressi di Lanusei.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è attribuita alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie e varietà.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Etimologie di nomi botanici, su calflora.net.
  2. ^ a b c ITALIC, sito sui licheni italiani[collegamento interrotto]
  3. ^ Licheni del Wisconsin, su botany.wisc.edu (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  4. ^ Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data

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