Cladonia cornuta

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Cladonia cornuta
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Ascomycota
Classe Lecanoromycetes
Ordine Lecanorales
Famiglia Cladoniaceae
Genere Cladonia
Sottogenere Cladonia
Specie C. cornuta
Nomenclatura binomiale
Cladonia cornuta
(L.) Hoffm., 1791
Sinonimi

Cladonia cornuta v. cylindrica Schrad.

Cladonia cornuta (L.) Hoffm. (1791), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.

Il nome proprio deriva dal latino cornutus, che significa provvisto di escrescenze, cornuto, ad indicare la forma degli apoteci.[1]

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Gli apoteci hanno una o più spesso due protuberanze nella parte alta, dove poi fruttificheranno i soredi. Il sistema di riproduzione è principalmente asessuato, attraverso i soredi o strutture similare, quali ad esempio i blastidi. Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia,[2] di preferenza una Trebouxia.[3]

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie si adatta soprattutto a climi di tipo montano dell'area circumboreale, subartico e subalpino. Rinvenuta su suoli organici ricchi di minerali, ma anche su legno, e in aree a substrato del terreno di tipo siliceo. Predilige un pH del substrato molto acido o con valori intermedi fra molto acido e subneutro. Il bisogno di umidità è mesofitico.[2]

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

La specie, pressoché cosmopolita, è stata rinvenuta nelle seguenti località:

In Italia questa specie di Cladonia è estremamente rara:

  • Trentino-Alto Adige, estremamente rara in quasi tutta la regione
  • Val d'Aosta, estremamente rara in quasi tutta la regione
  • Piemonte, estremamente rara sui monti dell'arco alpino, non rinvenuta nel resto della regione
  • Lombardia, estremamente rara nelle zone alpine e di confine col Trentino; non rinvenuta altrove
  • Veneto, estremamente rara nelle zone alpine e di confine col Trentino; non rinvenuta altrove
  • Friuli, non è stata rinvenuta
  • Emilia-Romagna, estremamente rara lungo l'arco appenninico al confine con la Liguria e la Toscana
  • Liguria, estremamente rara in alcune zone dell'entroterra
  • Toscana, non è stata rinvenuta
  • Umbria, non è stata rinvenuta
  • Marche, non è stata rinvenuta
  • Lazio, non è stata rinvenuta
  • Abruzzi, non è stata rinvenuta
  • Molise, non è stata rinvenuta
  • Campania, non è stata rinvenuta
  • Puglia, non è stata rinvenuta
  • Basilicata, non è stata rinvenuta
  • Calabria, non è stata rinvenuta
  • Sicilia, non è stata rinvenuta
  • Sardegna, non è stata rinvenuta.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è attribuita alla sezione Cladonia;[4] a tutto il 2008 sono state identificate le seguenti forme, sottospecie e varietà:

  • Cladonia cornuta f. cornuta (L.) Hoffm. (1791).
  • Cladonia cornuta f. deformis Anders (1936).
  • Cladonia cornuta f. phyllotoca (Flörke) Arnold
  • Cladonia cornuta f. subatobinata Sambo (1934).
  • Cladonia cornuta f. subdilatata (Hoffm.) Vain.
  • Cladonia cornuta f. subdilatata Asahina (1943).
  • Cladonia cornuta subsp. cornuta (L.) Hoffm. (1791).
  • Cladonia cornuta subsp. groenlandica (Aring;. E. Dahl) Ahti(1980)
  • Cladonia cornuta var. cornuta (L.) Hoffm. (1791).
  • Cladonia cornuta var. excelsa Fr.
  • Cladonia cornuta var. groenlandica Å.E. Dahl (1950).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Etimologie di nomi botanici
  2. ^ a b c ITALIC, sito sui licheni italiani[collegamento interrotto]
  3. ^ Licheni del Wisconsin Archiviato il 16 gennaio 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Phylogeny of the Genus Cladonia s.lat. (Cladoniaceae, Ascomycetes) Inferred from Molecular, Morphological, and Chemical Data

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