Cirrhilabrus scottorum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cirrhilabrus scottorum
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
OrdinePerciformes
SottordineLabroidei
FamigliaLabridae
GenereCirrhilabrus
SpecieC. scottorum
Nomenclatura binomiale
Cirrhilabrus scottorum
Randall & Pyle, 1989

Cirrhilabrus scottorum Randall & Pyle, 1999 è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico; è stato localizzato dall'Isola Pitcairn e nella Grande barriera corallina[3]. Nuota tra i 3 e i 40 m di profondità.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è allungato, appena compresso lateralmente, con la testa dal profilo non particolarmente appuntito. La lunghezza massima registrata è di 13 cm[3]. Gli esemplari femminili sono prevalentemente marroni o grigiastri con il ventre più chiaro; le pinne sono dello stesso colore del corpo e la pinna caudale non è biforcuta.

I maschi adulti sono prevalentemente verdi-bluastri con il ventre giallastro od arancione[3], gli occhi arancioni e la pinna caudale, con il margine arrotondato, dello stesso colore. La pinna dorsale e la pinna anale sono verdi e rosse con una fascia viola scura[4]. Le pinne pelviche sono allungate, ma non formano dei filamenti. Al centro del corpo, in alcuni esemplari, è presente un'ampia macchia rossa di forma ovale.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Di solito nuota in gruppi composti da pochi esemplari[1].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre prevalentemente di piccoli invertebrati acquatici[5] (zooplancton).

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova. Durante il corteggiamento, gli esemplari maschili nuotano con le pinne erette[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché nonostante venga talvolta catturata per essere allevata in acquario, è abbastanza comune nel suo areale[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Rocha, L. & Yeeting, B, Cirrhilabrus scottorum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Cirrhilabrus scottorum, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c d (EN) C. scottorum, su FishBase. URL consultato il 17 dicembre 2013.
  4. ^ Gerald R. Allen, p. 182.
  5. ^ C. scottorum, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 17 dicembre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gerald R. Allen, Field Guide to Marine Fishes of Tropical Australia and South-East Asia, Western Australian Museum, 2009, ISBN 9781920843397.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Pesci: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pesci