Cimitero di Fiesole

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Cimitero di Fiesole
Tipocivile
Confessione religiosacattolica
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFiesole
Costruzione
Periodo costruzione1876-anni 1950
Data apertura1792
ArchitettoMichelangelo Maiorfi
Tombe famoseGiovanni Dupré, Amalia Dupré, Tommaso Bacciotti
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 43°48′30.95″N 11°17′29.83″E / 43.808597°N 11.291619°E43.808597; 11.291619

Il cimitero di Fiesole è il principale luogo di sepoltura del Comune, situato in via del Cimitero, sul versante Nord del colle di San Francesco.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero venne istituito nel 1792, quando vennero dismessi i campisanti presso il Duomo e la chiesa di Sant'Alessandro[1].

Ferdinando Folchi, nel 1879, ricordava come il cimitero fiesolano fosse stato fino a pochi anni prima disadorno, privo di monumenti e memorie degne di nota. In quegli anni il cimitero comunale stava tuttavia assumendo le forme attuali su progetto architettonico di Michelangelo Maiorfi (1876-1880), con l'ampliamento del terreno di sepoltura e la costruzione, a monte, di un fabbricato con loggiato destinato ad accogliere le cappelle monumentali private. Questo progetto sistemava anche i problemi di dislivello esistenti sul sito collinare[1].

Tra il 1913 e il 1915 vennero inoltre eseguite cinque cappelle comunali alla base del loggiato, intitolate a santi legati a Fiesole e al suo territorio: Antonino Pierozzi, Bernardino da Siena, Alessandro di Fiesole, Andrea Corsini e san Romolo. Vennero tutte decorate dalla manifattura Chini, con la partecipazione diretta di Galileo almeno per quella di san Romolo[1].

Lo stesso Chini decorò sontuosamente la cappella privata Fiocchi Lake, poi detta Tumiati, con un gisant in marmo, inserti ceramici smaltati, anche nella cupoletta, e una cancellata in ferro battuto di gusto secessionista[1].

Tra il 1930 e il 1947 venne completata la sistemazione dell'ingresso, con l'aggiunta di una campata al loggiato destinata a contenere i caduti della prima guerra mondiale. Infine negli anni cinquanta fu portato a termine l'ultimo ampliamento, a valle, con un edificio moderno, loculi e piccoli ossari[1].

Nel cimitero sono sepolti alcuni cittadini illustri, sia italiani che appartenenti alla numerosa comunità di stranieri residenti nelle ville fiesolane. Di particolare rilievo sono le cappelle Spence e Dupré: la prima conserva il monumento funebre di Luisa Teresa Renard (moglie del pittore William Blundel Spence residente a villa Medici), tra le opere più significative dello scultore Odoardo Fantacchiotti; la seconda conserva la sepoltura dello scultore Giovanni Dupré e dei suoi familiari, tra cui la figlia e scultrice Amalia. Sulla sepoltura di Giovanni venne posta la copia della Pietà Bichi Ruspoli, da lui scolpita per il cimitero della Misericordia a Siena, mentre Amalia scolpì il monumento per la sorella Luisina, scomparsa in giovane età (1872); vi sono conservati inoltre altre sculture e un dipinto del Cristo risorto di Antonio Ciseri. Un parente del Ciseri dopotutto, Francesco, si trova pure sepolto in questo cimitero, vicino alla cappella centrale già oratorio funebre[1].

Tra le sepolture recenti, si segnala quella di Tommaso (Tommasino) Bacciotti, il bambino morto a due anni a cui i genitori hanno dedicato una fondazione per raccogliere fondi per iniziative di studio, formazione ed assistenza sui tumori cerebrali infantili. Le lapidi funebri dei coniugi Bartolozzi, a destra vicino all'ingresso, hanno medaglioni di Mario Moschi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f [1]

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